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Attualità

Joe Biden e il viaggio in Italia cancellato

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In un colpo di scena che ha sorpreso molti, la Casa Bianca ha annunciato che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha cancellato il suo atteso viaggio in Italia, previsto dal 10 al 12 gennaio, a causa degli incendi devastanti che stanno colpendo l’area di Los Angeles.

La decisione è stata comunicata dalla portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, che ha sottolineato l’importanza di concentrare le energie e le risorse federali nella risposta all’emergenza in corso.

Il presidente ha deciso di annullare questo viaggio per concentrarsi nei prossimi giorni sulla gestione dell’insieme della risposta federale all’emergenza, ha dichiarato Jean-Pierre

Nel frattempo il bilancio delle vittime degli incendi è salito a cinque, tutte registrate nella zona di Altadena, dove l’incendio Eaton ha preso piede con particolare violenza. Le autorità locali stanno lottando per contenere le fiamme, mentre si intensificano gli sforzi per evacuare le persone nelle aree più colpite e fornire assistenza a chi ha perso tutto.

Il viaggio di Biden in Italia era atteso con grande interesse, non solo per le relazioni diplomatiche, ma anche per gli eventi programmati, tra cui un incontro con Papa Francesco, Sergio Mattarella e Giorgia Meloni.

Tuttavia, la situazione attuale richiede una presenza attiva e un’azione immediata da parte del presidente e della sua amministrazione.

Con Biden impegnato nella risposta all’emergenza, il futuro delle relazioni diplomatiche con l’Europa dovrà attendere, in quanto ovviamente la priorità rimane la sicurezza e il benessere dei cittadini americani.

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Attualità

Cecilia Sala: il racconto del ritorno in patria dal carcere dell’Iran

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Cecilia Sala, la giornalista italiana di 29 anni, dopo 21 giorni trascorsi nel carcere di Evin a Teheran, in Iran è finalmente arrivata in Italia, l’incubo iniziato il 19 dicembre è adesso finito.

Romana e 29 enne, Cecilia Sala è una giornalista italiana che ha trascorso tre settimane nel carcere di Evin a Teheran, in Iran, prima di essere liberata ufficialmente l’8 gennaio.

Ripercorrendo la vicenda, la reporter è stata arrestata lo scorso 19 dicembre, ma la notizia è stata diffusa solo dopo le vacanze natalizie per non ostacolare le trattative tra il governo italiano e quello iraniano per compiere con successo il salvataggio della giovane.

MOTIVO DELL’ARRESTO

Nonostante Sala si fosse recata in Iran per lavoro mostrando con sé il proprio permesso di soggiorno giornalistico per raccontare un’altra storia nel suo podcast Stories presso Chora Media, è stata accusata di aver violato le leggi della Repubblica Islamica.

La giornalista si trovava in Iran dove aveva a raccolto diverse informazioni per il suo podcast Stories di Chora Media, che quasi ogni giorno racconta una storia diversa dal mondo. In più qualche giorno prima dell’arresto, il 16 dicembre, Sala aveva pubblicato un podcast intitolato “Una conversazione sul patriarcato a Teheran” raccontando la conversazione con una 21enne iraniana, Diba, parlando anche della nuova legge sull’hijab. Dopo tre lunghe settimane di prigionia, torna in Italia l’8 gennaio 2025.

LA RIUSCITA DEL GOVERNO ITALIANO

Dopo che Sala è atterrata sul territorio italiano accolta dalla gioia dei propri genitori e del compagno, la prima domanda della conferenza stampa di Giorgia Meloni riguarda proprio il suo caso, in cui la stessa premier ha dichiarato: “Avvisare la famiglia è stata l’emozione provata ieri più grande da quando sono a Chigi“, con queste parole la premier ha espresso il suo ringraziamento speciale al sottosegretario Alfredo Mantovano e il ministro degli Esteri Antonio Tajani per il lavoro svolto, descrivendolo di “complessa triangolazione diplomatica tra Italia, Iran e Stati Uniti.

L’ESPERIENZA NEL CARCERE A TEHERAN

Dopo l’arrivo a Roma e gli abbracci dei suoi cari, Cecilia Sala ha brevemente raccontato riguardo ciò che l’è accaduto nel carcere iraniano, dicendo: “Avevo perso il senso del tempo, non sapevo più quando era giorno e quando era notte” confermando di essere stata in una cella “stretta e alta, senza letto, con una lampada sempre accesa e una piccola finestrella sul soffitto da cui passava l’aria ma che neanche riuscivo a vedere“. Dopo un po’ di tempo però: “mi hanno spostato in una cella più grande e mi hanno portato gli occhiali. Ero insieme a una donna iraniana che non parlava una parola di inglese, quindi indicavamo gli oggetti nella stanza, lei ne diceva il nome in farsi e io in inglese” aggiungendo che durante le poche telefonate che ha fatto alla sua famiglia: “Ero costretta a leggere un messaggio, i miei mi facevano delle domande ma io non potevo dire di più perché avevo paura che mi facessero interrompere la conversazione.” Infine ha dichiarato: “Ho chiesto una Bibbia. Presumevo che potesse essere un libro che ad Evin avevano in inglese. E perché comunque la Bibbia è un libro molto lungo…“.

LA PUNTATA PODCAST DOPO L’ACCADUTO

Sala ha raccontato la sua esperienza nella puntata del podcast Stories. Questa volta da intervistare è il suo direttore, Mario Calabresi, ascoltando il racconto della giovane, si percepisce subito l’emozione nella sua voce.

Le parole registrate per il podcast dalla giornalista: “Sono confusa ma felicissima di essere tornata a casa. Mi devo abituare, non ho riposato questa notte per la gioia e quella prima ancora per l’angoscia però sto bene e sono molto contenta”. Sala ha poi ricordato che sull’arresto avvenuto in Iran, è in corso un’inchiesta, dicendo: “Non mi è stato spiegato perché mi trovavo in carcere o perché fossi in quella cella. Io in Iran volevo tornare da tanto tempo perché ci sono persone alle quali sono affezionata. Questo lavoro ti permette di conoscere tanta gente e alcune persone bucano lo scudo che ci si crea per evitare di essere investiti dalla sofferenza altrui. Queste ‘fonti’ diventano amici ed ero felicissima di poterli rivedere.”

DICHIARAZIONI

Per di più la reporter ha dichiarato che proprio il giorno prima dell’arresto aveva realizzato per il suo Podcast un’intervista in merito proprio al carcere di Evin e alla condizione di isolamento, dichiarando: “Quella puntata non è mai uscita. Probabilmente verrà pubblicata, un giorno o l’altro“. In più Sala ha raccontato la storia di una comica antiregime che proprio in una cella del carcere di Evin, era riuscita a ridere in un paio di occasioni. Aggiungendo: “Ricordare quel racconto mi ha dato tanta forza nei giorni successivi. Anche io sono riuscita a ridere un paio di volte. La prima è stata quando ho visto il cielo nel cortile della prigione, la seconda quando ho sentito il canto buffo di un uccellino fuori da una finestra. Per scandire le giornate mi davo delle scadenze, mi ripetevo ogni giorno che forse quel pomeriggio mi avrebbero portato in cortile. Cercavo di darmi uno scopo. La cosa che rende più difficile la permanenza in carcere, infatti, è il silenzio. Alcuni giorni mi contavo le dita per passare il tempo o leggevo gli ingredienti del pane, l’unica cosa in inglese che potevo leggere.”

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Attualità

La Spagna domina ma l’Italia esce a testa alta, gli azzurri vengono eliminati dalla Kings World Cup Nations

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Non c’è partita alla Kings League Arena di Milano, nella sfida decisiva l’Italia non riesce a imporsi e viene eliminata in maniera definitiva dalla competizione da parte di una grande Spagna con il punteggio finale di 8 a 5, con i catalani che fin da subito si impongono giocando di squadra e mettendo gli azzurri in grande difficoltà, grazie anche alla loro esperienza acquisita nelle precedenti edizioni di Kings League.

Nell’Italia si vedono tante idee confuse e poca organizzazione coma già osservato nella prima partita, non basta il ritorno in squadra di Leonardo Bonucci ed Emiliano Viviano ad evitare l’assedio Spagnolo, complice anche una prestazione abbastanza deludente da parte proprio delle due stelle, tra cui un brutto errore da parte di Viviano che regala il secondo goal della partita alla Spagna. Tra i migliori in campo invece spicca Domenico Rossi, che con tre reti realizzate di cui una dal doppio valore, cerca di riaccendere la squadra dando spettacolo e cercando di guidare tutti verso una rimonta spettacolare dal 5 a 0 al 6 a 5.

Purtroppo gli azzurri devono arrendersi e a rinunciare al sogno nel finale quando la Spagna, grazie a un gol valevole doppio, chiude definitivamente la pratica e condanna l’Italia alla sua seconda sconfitta consecutiva e alla eliminazione dal torneo.

Il Mondiale della Kings League perde così il suo paese ospitante dopo solo due partite, lasciando tanta delusione a tutti i fan italiani che speravano in un risultato sicuramente diverso.

🇪🇸 SPAGNA 8
🇮🇹 ITALIA 5

1-0 Guti (p. Sh.) 1′
2-0 Guti 3′
3-0 Eric Ruiz (p.) 18′
4-0 Gilles Vidal 19′
5-0 Guti 20′
5-1 Rossi 20’+1
6-1 Nico Santos 21′
6-2 Blur (p.) 21′
6-3 Rossi 23′
6-5 Rossi (x2) 38′
8-5 Javi Espinosa 40’+2

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Attualità

Netflix: in arrivo la categoria per i film di “sottofondo”

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Non ci è nuovo il fatto che  l’attenzione delle persone è scesa drasticamente con l’uso massiccio e sempre in aumento dei social, così la piattaforma di streaming ha pensato di sfruttare questo aspetto, come? semplice, con l’aggiunta di film e serie tv scelti appositamente per essere guardati mentre si fa altro.

Secondo @nplusonemag, una delle richieste più comuni dei dirigenti di Netflix, come riportato anche da alcuni sceneggiatori che lavorano alle produzioni originali della piattaforma, sarebbe proprio quella di inserire una serie di dialoghi in cui i personaggi annunciano quello che stanno facendo, in questo modo le persone hanno la possibilità di seguire anche se non stanno prestando attenzione a quello che sta succedendo sullo schermo.

CASUAL VIEWING

A favorire questa idea e ad alimentare il favoritismo ai “film più facili da consumare” è la categoria Casual Viewing: una raccolta di titoli non troppo impegnativi che vengono suggeriti per i momenti in cui si vuole mettere qualcosa che funge da sottofondo, quasi da ascoltare e basta.

IL CINEMA FUGGENTE

Se, come spiegato da @wtavlin prima dell’inizio delle piattaforme streaming il cinema si distingueva dalla televisione per la sua necessità di attenzione, ora sembra totalmente al contrario e si nota sempre di più che la settima arte stia diventando come una sorta di usa e getta, mettendo la qualità in secondo paino per favorire lo streaming.

Nonostante si fa riferimento solamente ad una categoria di prodotti che riguardano film e serie tv specifici, se si pensa che sempre più prodotti, che impiegano investimento, tempo e denaro, vengono realizzati come se fossero un simile degli audiolibri con immagini, queste tendenze non faranno altro che accrescere negativamente le nostre abitudini e, in visione futura, non ne trarremo niente di buono né noi né il cinema e nemmeno le pellicole di qualità.

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