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F1 FOCUS: McLaren vs Ferrari – L’olimpo dei grandi

La Formula 1 è un connubio di velocità, istinto e adrenalina, capace di emozionare chiunque ami questo sport. Tocca tutte le fasce d’età, dai più piccoli ai più anziani, uniti da un amore per i motori difficile da spiegare a parole. Nel corso delle ultime settimane abbiamo analizzato tutte le scuderie che hanno partecipato all’ultima edizione della classe regina delle monoposto. Ma ora mancano le più vincenti della storia: Ferrari e McLaren. In questo ultimo atto del F1 Focus, sotto esame saranno proprio loro: le prime due in classifica. Una lotta fino all’ultimo Gran Premio, inaspettata all’inizio della stagione. Le premesse erano alte, ma le parole contano poco. La casa italiana e la scuderia inglese hanno reso questo Mondiale un duello infuocato, tenendo gli occhi di tutti puntati su di loro fino all’ultima curva di Yas Marina.
Enzo Ferrari, durante una sua celebre intervista, disse che ogni bambino, disegnando un’automobile, avrebbe usato il colore rosso. Eppure, nella stagione appena conclusa, a risaltare sul gradino più alto del podio è stato l’arancione degli uomini Papaya. La McLaren ha scritto un altro capitolo della sua storia, aggiudicandosi il Mondiale Costruttori, un titolo che mancava dal 1998. La scuderia di Woking, però, non ha sempre avuto le carte in regola per brillare: ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per riuscire a battere una Ferrari davvero in forma. Grande unione e forza di volontà sono stati elementi fondamentali per trasformare il sogno in realtà. Nel corso del campionato, la McLaren ha vissuto numerosi alti e bassi, anche a causa delle incomprensioni tra i suoi piloti. Giovani, talentuosi e affamati di vittoria, ma a volte poco lucidi nel massimizzare i risultati. Un esempio che ha scosso gli animi è stato il Gran Premio d’Austria 2024. Sul tracciato austriaco è andata in scena una delle battaglie più attese degli ultimi anni: quella tra il campione del mondo Max Verstappen e il suo grande amico Lando Norris. I due “amici-nemici” hanno messo a dura prova le sorti di un campionato che sembrava già deciso. Sebbene l’esperienza di un quattro volte campione del mondo abbia avuto la meglio, il giovane inglese non è stato da meno. Tuttavia, l’ansia da “palcoscenico” ha reso la sua stagione più complicata del previsto. Partenze sbagliate nonostante le pole position, errori di valutazione e una serie di episodi che gli sono costati il titolo.Quando, però, riusciva a tenere sotto controllo la pressione, Norris metteva a segno vittorie spettacolari. Un esempio su tutti: Singapore, dove ha dominato la gara. Tra le sei vittorie conquistate, spicca anche quella sul circuito cittadino di Baku. In Azerbaigian, il pilota Ferrari Charles Leclerc aveva brillato al sabato con poker di pole position incredibili, ma la domenica è stata la McLaren a spiccare il volo. Una vittoria che ha sollevato discussioni a causa di un’ala posteriore non del tutto conforme al regolamento. In questi casi, però, non spetta al team decidere, ma alla Federazione. La FIA ha segnato un capitolo importante della stagione con una serie di errori che hanno reso il campionato ancora più discusso e acceso.
Se Norris ha spesso sofferto la pressione, lo stesso non si può dire per l’australiano classe 2001, Oscar Piastri. Durante la stagione, il giovane talento è riuscito a conquistare la sua prima vittoria in carriera, ma la sua reazione è stata di ghiaccio, come se fosse già abituato a quel tipo di emozione. Il mondiale per la McLaren è stato l’encomio perfetto di un progetto portato avanti da Andrea Stella. Un lavoro curato nei minimi dettagli e gestito in maniera davvero esemplare.
Un’altra vittoria sfiorata con le punta delle dita. Ayrton Senna una volta disse: arrivare secondi significa essere il primo degli sconfitti. Questa frase rimbomba tra le mura di Maranello. Sulla griglia della Formula 1, una mossa ha prevalso sulle altre, l’arrivo di Sir Lewis Hamilton. Dopo anni passati in sella alla Mercedes, adesso la Ferrari gli offre il cavallo per caricare, ma spetterà a lui trovare la strategia giusta per dare scacco matto al tempo. Per la Rossa, quest’anno sarà un campionato all’insegna della rivoluzione, non solo per l’arrivo di un nuovo pilota, ma anche dal punto di vista prestazionale. La SF-25 (che sarà presentata nel corso della giornata di domani, subito dopo il maxi evento di Londra organizzato dalla F1) non avrà nulla a che fare con la sua versione precedente. In termini di progettazione, la vettura sarà completamente rivoluzionata, ma anche i piloti avranno già un riscontro il 19 febbraio, durante un shakedown sulla pista privata di Fiorano. Da questa line-up composta da Charles Leclerc e Lewis Hamilton ci si aspetta molto, frutto del reciproco rispetto e della volontà di portare in alto il nome della Ferrari. Arrivare secondi e sfiorare il tetto del mondo ha sempre suscitato dispiacere, soprattutto per una scuderia che è la più premiata e acclamata al mondo. Nel corso del 2024, il pilota monegasco ha compiuto imprese che forse nemmeno lui immaginava, ma l’animo da pilota e la voglia di adrenalina hanno preso il sopravvento. E spesso, dall’incertezza, si prendono le decisioni migliori, come in gara a Monza 2024 o ad Austin. Due gare da incorniciare, con una gestione di guida esemplare, lo studio degli avversari e la capacità di anticiparne le mosse. Solo un campione con la C maiuscola sa farlo. Con cinque vittorie in calendario, la scuderia Ferrari è riuscita a tenere testa alla sua rivale fino all’ultimo Gran Premio, chiudendo con un distacco di soli 14 punti. I punti persi sono stati molti, frutto di errori di calcolo e bravate che, nonostante tutto, hanno fatto vivere ai tifosi emozioni fortissime, con i brividi lungo la colonna vertebrale fino all’ultimo respiro. Dal “Sir” ci si aspetta molto, grazie anche alla straordinaria comunicazione che ha saputo instaurare. Il suo arrivo crea un forte impatto emotivo non solo per gli amanti della scuderia di Maranello, ma per tutti gli appassionati di questo sport. Tutto ciò sa di un nuovo inizio, un viaggio verso l’Olimpo già assaporato più volte, ma che spesso ci dimentichiamo quanto possa essere dolce.
Da domani si spegneranno i semafori per dare il via alla nuova stagione di Formula 1, con tutte le livree e i piloti riuniti in un unico circus. Con questo capitolo si chiude questa rubrica, pronti a entrare nel vivo dell’azione, dove ogni curva scriverà una nuova storia.
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MotoGP – Pre-qualifiche Sachsenring: Di Giannantonio da record, beffati i fratelli Marquez

Colpo di scena al Sachsenring: Fabio Di Giannantonio si prende la scena nelle Pre-qualifiche del Gran Premio di Germania con un giro capolavoro in 1:19.071, nuovo record assoluto della pista, beffando in extremis i fratelli Marquez e mandando un messaggio forte e chiaro a tutta la concorrenza. Una prestazione perfetta, arrivata nel momento più caldo della sessione, che ha lasciato tutti a bocca aperta e lo ha proiettato in vetta alla classifica dei tempi.
Alex e Marc Marquez, che fino a quel momento sembravano pronti a contendersi il miglior crono tra di loro, si sono dovuti accontentare della seconda e terza posizione. In particolare Marc, che conosce il Sachsenring come le sue tasche e che qui ha vinto più volte, ha preferito non spingere ulteriormente nel finale, evitando di rischiare inutilmente in vista della qualifica ufficiale. Una scelta di prudenza che potrebbe avergli tolto il gusto della pole provvisoria, ma che dimostra una lucidità da veterano.
Alle spalle del terzetto di testa, buone notizie per Fabio Quartararo, che chiude quarto con una Yamaha finalmente competitiva. Il francese sembra ritrovare fiducia e feeling dopo un avvio di stagione complicato, e si candida per essere tra i protagonisti del weekend. Quinta piazza per Pedro Acosta, sempre più solido e veloce, seguito da un convincente Franco Morbidelli, che dimostra di poter ancora dire la sua in mezzo ai grandi, settima posizione per Marco Bezzecchi, davanti a Jack Miller, Francesco Bagnaia e Brad Binder.
Fuori dai primi dieci, e quindi costretti a passare dalla tagliola del Q1, diversi nomi pesanti. Tra questi spicca Enea Bastianini, autore di una sessione sottotono, che dovrà trovare il giro della vita per entrare in Q2. Anche Maverick Vinales e Johann Zarco, apparsi spenti, saranno chiamati a un sabato da leoni per non compromettere l’intero fine settimana.
Con le qualifiche alle porte e un Di Giannantonio in formato deluxe, il weekend tedesco si apre nel segno della sorpresa. Ma al Sachsenring, si sa, tutto può cambiare in un attimo. E con Marc Marquez che non ha ancora mostrato tutte le sue carte, lo spettacolo è appena cominciato.
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MotoGP – Marc Marquez al comando nelle Prime Libere in Germania

Marc Marquez e Sachsenring, una storia d’amore che sembra non conoscere tramonto. Il numero 93 torna a far tremare la concorrenza siglando il miglior tempo nelle FP1 del venerdì con un convincente 1:20.372. Un crono che ha tutta l’aria di un avvertimento, per ricordare a tutti che questo è il suo regno.
A seguire, si è fatto notare un sorprendente Jack Miller, subito competitivo sul passo e autore del secondo tempo, anche grazie all’utilizzo della gomma nuova nel finale. Terzo un Marco Bezzecchi finalmente in palla, anche lui autore di una zampata nel time attack conclusivo. Per entrambi, una boccata d’ossigeno in un campionato finora opaco.
Più staccati ma comunque solidi, troviamo poi Johann Zarco, Maverick Viñales e un brillante Fabio Di Giannantonio, tutti racchiusi in pochi millesimi. Il gruppo è compatto, ma il distacco da Marquez resta visibile: il catalano sembra avere un margine, e la sua confidenza sulla pista tedesca si conferma spaventosa.
Chiudono la top ten Joan Mir, Fabio Quartararo, Francesco Bagnaia e Miguel Oliveira. Per Pecco Bagnaia, una sessione di studio: tempi discreti, ma senza mai tentare un vero giro da qualifica. Tattica o difficoltà?
Notizie meno confortanti per Alex Marquez, solo 14° e visibilmente sofferente: le sue condizioni fisiche verranno rivalutate nelle prossime ore dopo alcuni segnali preoccupanti. Luca Marini, al rientro dopo l’infortunio, chiude 17°, ancora lontano dal ritmo dei migliori ma comprensibilmente in fase di rodaggio.
In attesa delle FP2, il messaggio è chiaro: Marc Marquez c’è, ed è più motivato che mai. Sul suo circuito preferito, lo spagnolo vuole rilanciarsi e fare la voce grossa. Per tutti gli altri, sarà già un successo provare a tenergli testa.
E come sempre, al Sachsenring non si regala nulla.
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Oltre Il Limite: Gran Premio di Sachsenring

Dopo la tappa ad Assen, la MotoGP torna subito in azione con un altro appuntamento cruciale: il Gran Premio di Germania, in programma sul tortuoso e insidioso tracciato del Sachsenring. Adesso, la MotoGP arriva nel suo regno naturale: quel Sachsenring dove Márquez ha già trionfato 8 volte, e dove punta ora al nono sigillo. Sarà il favorito indiscusso? Forse sì, ma il 2025 ci ha già insegnato che i pronostici possono saltare in ogni curva.
Il circuito tedesco, immerso nella verde Sassonia, misura 3,671 km con 13 curve, di cui 10 a sinistra: un vero e proprio toboga tecnico, dove i piloti restano piegati a sinistra per oltre due terzi del giro. Il famigerato settore del Wasserfall, la curva in discesa affrontata quasi in apnea, resta uno dei tratti più mozzafiato dell’intero campionato. Niente lunghi rettilinei, niente velocità da radar: qui contano la costanza, la fluidità e la resistenza mentale.
La classifica è più aperta che mai. Il campionato vive una fase di grande equilibrio, con più protagonisti in grado di giocarsi la vittoria su ogni tracciato. Alcuni cercano conferme, altri il rilancio, mentre i rookie stanno facendo sentire il fiato sul collo ai veterani. Il Sachsenring, con il suo layout unico e le insidie tecniche che lo caratterizzano, potrebbe diventare un punto di svolta per chi saprà interpretarlo al meglio.
Con il calendario che entra nel vivo e la pressione che cresce gara dopo gara, ogni punto inizia a pesare come un macigno. La gestione delle gomme, l’adattamento alle condizioni meteo e la lucidità nelle fasi finali saranno elementi decisivi in un weekend dove non ci sarà spazio per l’errore.
Il Sachsenring si prepara così a scrivere un nuovo capitolo di una stagione incandescente. I motori sono caldi, le tribune gremite, la pioggia in agguato. Tutti gli ingredienti per un altro spettacolo da vivere con il fiato sospeso.
Programma del weekend
Venerdì 11 luglio
Moto3 FP1 – 09:00
Moto2 FP1 – 09:50
MotoGP FP1 – 10:45
Moto3 FP2 – 13:15
Moto2 FP2 – 14:05
MotoGP Pre-Qualifiche – 15:00
Sabato 12 luglio
Moto3 FP3 – 08:40
Moto2 FP3 – 09:25
MotoGP FP2 – 10:10
MotoGP Qualifiche – 10:50
Moto3 Qualifiche – 12:50
Moto2 Qualifiche – 13:45
MotoGP Sprint Race – 15:00
Domenica 13 luglio
Moto3 Gara – 11:00
Moto2 Gara – 12:15
MotoGP Gara – 14:00
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