Cronaca
Catania: spara un colpo di pistola per sedare una rissa ma uccide il figlio
L’uomo sarebbe intervenuto con una pistola per sedare una rissa tra i presenti ma, nel tentativo di essere disarmato dal figlio e da alcuni suoi amici, sono partiti due colpi che hanno ucciso il ragazzo e ferito un uomo.
La colluttazione sarebbe avvenuta intorno alle 23:30 di ieri sera in Villa Heaven, presso San Cataldo (Catania), utilizzata per eventi o feste di vario tipo e gestita proprio dall’uomo protagonista della sparatoria (Natale La verde)
LA RICOSTRUZIONE
Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti e dai testimoni presenti in loco, nella villa si stava svolgendo una festa di compleanno con molti ragazzi. Verso le 23 però la situazione è degenerata, in quanto numerose persone si sono lamentate con il gestore proprio per l’eccessivo frastuono causato dalla festa, disturbando la quiete pubblica.
Da lì in poi è scaturita una rissa e il 62enne, al fine di placare gli animi, avrebbe estratto una pistola e sparato alcuni colpi per spaventare i presenti ed interrompere il tutto. In quel momento sarebbe intervenuto il figlio del gestore con alcuni amici per disarmare quest’ultimo e, nella confusione generale, sarebbero partiti 2 ulteriori colpi che hanno ucciso il ragazzo e ferito ad un piede un 31enne.
A nulla è servito il tempestivo intervento dei militari e dei sanitari sul posto, il giovane è deceduto poco dopo e il 62enne è stato arrestato. Le indagini, svolte dal nucleo carabiniere della compagnia di Gravina di Catania, continuano al fine di svelare ulteriori sopralluoghi per far luce sull’esatta dinamica dell’accaduto.
LA VITTIMA
Il ragazzo, ucciso nella sparatoria, si chiamava Carlo La verde, 23enne e figlio del proprietario Natale.
Cronaca
Cacciatore accidentalmente ucciso a Carrù: il suo compagno di caccia stava mirando ad un cinghiale
A Carrù, ieri (nonché giorno di apertura nazionale della caccia al cinghiale), è morto un cacciatore.
Daniele Barolo, agricoltore di 46 anni, è stato accidentalmente ucciso con un colpo di fucile nel petto dal suo compagno di caccia, (insieme a lui in quel momento), che a sua volta stava mirando ad un cinghiale.
I soccorritori non hanno fatto in tempo a sopraggiungere, ed una volta arrivati, ogni tentativo di rianimare il cacciatore sembra essete risultato vano. Stando a quanto dichiarato, dunque, l’uomo è morto sul posto.
Attualmente, il fucile è stato sequestrato dai carabinieri intenti a fare ulteriori indagini per poter comprendere quale traiettoria abbia seguito il proiettile.
Cronaca
La Global Sumud Flotilla segnala dei droni non identificati
Un episodio segnalato dal canale telegram della Global Sumud Flotilla, (spedizione con l’imbarcazione di 44 paesi che sta raggiungendo le coste di Gaza per poter rompere il blocco israeliano) lascia non poche preoccupazioni.
Ecco quanto dichiarato: “Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell’attività aerea ci preoccupa“
L’episodio si è verificato di domenica, più precisamente alle ore 21:09, e gli apparecchi avvistati risultavano essere tre.
Nonostante la rassicurazione fatta alle famiglie dei partecipanti l’attivista brasiliano Thiago Avila, (nonché membro del direttivo) scrive, dalla Familia Madeira “I droni vicini devono essere considerati una potenziale minaccia”
Per questo, alle barche è stata raccomandato di organizzare bene la guardia notturna di stanotte.
Cronaca
Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione
Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.
Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.
La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.
Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.
La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.


