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F1: Top e Flop del Gran Premio di Spagna

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Foto: Ansa

Il Gran Premio iberico ha calato il sipario, regalando un epilogo per certi versi atteso, ma non privo di colpi di scena. Il team di Woking ha dominato anche in Spagna vedendo Oscar Piastri sul gradino più alto del podio, seguito dal compagno di squadra. Tuttavia, l’elemento più inatteso di questo podio è stato senza dubbio Charles Leclerc, il quale compie una prestazione solida, portando a casa punti molto importanti per il team. Vediamo i Top e i Flop di questo passato Gran Premio: 

Top

Senza dubbio la McLaren si conferma ancora una volta come top di questo weekend. Dopo aver blindato tutte le prove libere e aver posizionato entrambi i piloti davanti in qualifica, la domenica si ripete la magia con una doppietta che dimostra la netta superiorità della vettura. L’australiano guida in modo impeccabile la vettura senza nessuna sbavatura e con una gestione perfetta per tutta la durata della competizione, tenendo così la leadership del mondiale e consolidando la posizione della McLaren anche nel Campionato Costruttori, inviando un chiaro messaggio ai rivali. Nel frattempo, Lando Norris dietro deve un po’ combattere di forza e strategia per non permettere a Max Verstappen di superarlo, ma l’inglese riesce nella sua missione non commettendo passi falsi. Con i nuovi limiti di flessibilità dell’ala anteriore, introdotti in Spagna, tutti si aspettavano che la loro prestazione calasse leggermente ma non è stato così, dimostrandosi ancora la prima forza in pista. 

Successivamente nella lista, troviamo certamente Charles Leclerc, che ha dato il massimo per conquistare il podio, riuscendo. Nonostante la strategia che lo aveva portato a sacrificare la qualifica non si sia rivelata vincente come sperato, questa volta la fortuna gli ha sorriso grazie all’ingresso della safety car quasi alla fine della gara. Questa gli ha permesso di ritornare con delle gomme più performanti che lo hanno fatto salire sul podio. 

La fine della lista top viene completata da Nico Hulkenberg che ha compiuto una performance sorprendente e paziente che lo ha portato a posizionarsi in quinta posizione con la sua Sauber. Un risultato che neanche il tedesco si aspettava, dopo una qualifica che lo aveva relegato nelle retrovie. Eppure, con pura dedizione, ha finalmente conquistato una posizione più che meritata e attesa fin dal 2019, avvicinandosi ai grandi nomi di questo sport e riuscendo persino a superare la Ferrari di Lewis Hamilton a pochi giri dalla fine. 

Flop

Il primo della lista flop è Max Verstappen, perché in questo Gran Premio abbiamo assistito a un “Mad Max” come non si vedeva da tempo, che ha perso il controllo delle sue emozioni dopo una serie di eventi sfortunati. Le gomme hard, in particolare, hanno compromesso irrimediabilmente la sua prestazione fino a quel momento positiva. La frustrazione lo ha portato a compiere una manovra pericolosa nei confronti di George Russell, un gesto inaccettabile per un quattro volte campione del mondo. La penalità di dieci secondi ricevuta ha ulteriormente rovinato la sua gara, facendolo precipitare in decima posizione. Tuttavia, a fine corsa, ha ammesso le sue colpe e si è scusato per l’accaduto.

In seguito vediamo la Williams che subisce un weekend da dimenticare. Già dalle prove libere i piloti non hanno trovato il giusto feeling con le vetture, e il sabato si è confermato un disastro con entrambi fuori dalla top 10 in qualifica, culminato nella deludente diciottesima posizione di Carlos Sainz proprio a casa sua. La domenica per il team inglese non è andata meglio: Alexander Albon è stato costretto al ritiro anticipato a causa di una perdita di potenza della sua monoposto. Lo spagnolo, pur riuscendo a concludere la competizione, è rimasto senza nemmeno un punto.

Anche per la Haas il weekend non ha portato a risultati soddisfacenti, con Oliver Bearman ed Esteban Ocon che si sono posizionati nelle retrovie. Nonostante la quindicesima posizione in partenza Bearman ha cercato continuamente la zona punti, ma ha ricevuto una penalità di dieci secondi per aver abbandonato la pista e averne tratto vantaggio su Liam Lawson al rientro. Dal canto suo Ocon ha compiuto una gara discreta e senza particolari colpi di scena.

Classe 2004. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportiva e grande appassionata del Motorsport.

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MotoGP, GP di Brno: Marc Marquez è il re della Repubblica Ceca! Bezzecchi e Acosta sul podio.

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Marc Marquez non si ferma più. Dopo aver trionfato nella Sprint Race di Brno, il fenomeno di Cervera si prende anche la gara lunga, imponendo il suo ritmo spietato e staccando la concorrenza con una lucidità da vero cannibale. Sul podio con lui salgono un ottimo Marco Bezzecchi, protagonista di una prima metà di gara in testa, e il sempre più convincente Pedro Acosta, ormai presenza fissa nelle zone nobili della classifica.

La gara si accende subito, con Bezzecchi che parte fortissimo e si prende la leadership nei primi giri. Ma Marquez, paziente come un predatore in caccia, studia l’avversario e poi lo fulmina a metà gara, salutandolo con un ritmo insostenibile per chiunque. Bezzecchi non molla e chiude secondo, dimostrando una solidità sempre più da top rider.

Il terzo gradino del podio se lo prende Pedro Acosta, bravo a gestire le gomme e a tenere dietro un Pecco Bagnaia in rimonta, che chiude ma senza trovare mai il varco decisivo.     Pecco si consola con punti preziosi, ma in ottica titolo la situazione si fa drammatica: ora Marquez ha 168 punti di vantaggio su di lui.

Dietro i big, ottimo Raul Fernandez, davanti a un ritrovato Fabio Quartararo, sesto con una Yamaha in leggera ripresa. Da applausi Jorge Martin, al rientro dopo l’infortunio: lo spagnolo lotta, soffre e porta a casa un risultato solido che vale molto per il morale.

Se per un Marquez è festa, per l’altro è un disastro: Alex Marquez, secondo nel Mondiale, finisce a terra e dice addio a una gara che poteva valere oro. Stessa sorte per Joan Mir ed Enea Bastianini, con quest’ultimo costretto al ritiro mentre lottava per il podio: una vera beffa per il ducatista.

Con questa vittoria, la decima stagionale, Marc Marquez vola a +120 punti sul fratello Alex e a +168 su Bagnaia. Un abisso, un dominio, una cavalcata che ormai profuma già di titolo. E il numero 93 non sembra intenzionato a rallentare.

Dopo la pausa estiva, il circus della MotoGP tornerà in pista dal 15 al 17 agosto con il Gran Premio d’Austria al Red Bull Ring. Ma intanto, a Brno, è ancora una volta Marc Marquez show: lo spagnolo detta legge, si prende tutto e lancia un messaggio chiarissimo al resto della griglia. La corona 2025? È già in cassaforte, serve solo il sigillo.

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MotoGP, Brno: Marquez si aggiudica la Sprint Race

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Marc Marquez vince la Sprint Race a Brno, in una gara che ha regalato colpi di scena, duelli e tensione… anche nei manometri.

Lo Spagnolo ha dimostrato ancora una volta perché è considerato un fenomeno: dopo aver gestito un problema di pressione alle gomme, ha lasciato strategicamente strada a Pedro Acosta, salvo poi riattaccarlo al penultimo giro con la precisione di un chirurgo e la ferocia di un leone in caccia. Una mossa che ha infiammato il pubblico ceco, accorso in massa per assistere a questo debutto storico del formato Sprint.

Alle spalle del duello tutto spagnolo, c’è spazio per l’azzurro: Enea Bastianini agguanta un ottimo terzo posto, confermando la crescita costante dopo un avvio di stagione in chiaroscuro. Subito dietro troviamo Marco Bezzecchi e Fabio Quartararo, entrambi autori di una gara solida ma senza l’acuto necessario per il podio.

Gira male invece per Pecco Bagnaia: anche lui frenato da problemi alla pressione degli pneumatici, ha faticato a tenere il passo dei primi e ha chiuso in sesta posizione, visibilmente deluso. Dopo la pole position conquistata nelle mattinata, ci si aspettava qualcosa di più dal torinese, ma le variabili tecniche hanno avuto la meglio.

Con questa vittoria, Marquez manda un messaggio chiaro: non è affatto fuori dai giochi, e se la moto lo segue, il talento può ancora fare la differenza.

La MotoGP cambia ritmo. E Marc Marquez, per ora, detta il tempo.

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MotoGP Qualifiche: Bagnaia rompe il digiuno: pole position in Repubblica Ceca

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Finalmente Pecco! Sul tracciato di Brno, in Repubblica Ceca, Pecco si prende con autorità la prima pole position della stagione 2025. Il pilota Italiano ha stampato un tempo di 1:52.303, imprendibile per tutti, e lancia un segnale forte in vista della Sprint del pomeriggio.

Al suo fianco scatterà un agguerrito Marc Marquez, che aveva il potenziale per battere Pecco ma ha visto sfumare tutto all’ultimo respiro: nel tentativo finale è scivolato mentre stava migliorando il proprio riferimento. Terza posizione per un solido Fabio Quartararo, finalmente competitivo dopo un avvio di stagione altalenante.

A ridosso del podio di giornata Marco Bezzecchi, seguito da un convincente Joan Mir, quinto. Più indietro invece Jorge Martin, che rientrava oggi dopo lo stop di tre mesi per l’infortunio rimediato a Lusail: per lui un 12° posto incoraggiante, ma non ancora da protagonista. Subito alle sue spalle Fabio Di Giannantonio, 13° e ancora alla ricerca del miglior feeling con la moto.

Ma il weekend non finisce qui: alle ore 15:00 scatta la Sprint Race, con Bagnaia pronto a difendere la pole da un Marquez assetato di rivincita e da un Quartararo con il dente avvelenato. La battaglia di Brno è appena cominciata.

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