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GP D’AUSTRIA 2025 – TOP E FLOP DEL WEEKEND DI AUSTRIA

Il Red Bull Ring non tradisce mai: tra saliscendi mozzafiato, incidenti al via, rimonte entusiasmanti e strategie al millimetro, il Gran Premio d’Austria ha offerto spettacolo e colpi di scena. McLaren trionfa, Ferrari rialza la testa, Red Bull crolla in casa e Mercedes naviga nell’incertezza. Ecco i tre Top e i tre Flop del weekend più verde del calendario.
TOP
Lando Norris
Il weekend perfetto coronato con la vittoria totale di domenica. Dopo la delusione di Montreal, Norris si prende la scena in Austria con una gara gestita con freddezza, ritmo impressionante e nessuna sbavatura. È la sua terza vittoria stagionale e arriva nel momento in cui serviva di più: rilancia le sue ambizioni iridate e mette pressione al compagno di squadra. Il messaggio è chiaro: non sarà Oscar a vincere da solo.
Gabriel Bortoleto
Alla sua prima stagione completa in F1 , Bortoleto regala al team di Faenza un risultato da sogno: Top Ten e punti pesantissimi conquistati con classe e freddezza. Il brasiliano mostra talento puro, capacità di leggere la gara e nervi saldi nei corpo a corpo. Un diamante grezzo che sta già brillando.
Charles Leclerc
La Ferrari non vince, ma torna competitiva, e Leclerc è il simbolo della riscossa. Weekend concreto, senza strafare, ma con tanta sostanza. Parte bene, resta sempre nel gruppo di testa e approfitta del crollo Red Bull per prendersi un podio importantissimo. In Austria era fondamentale rispondere dopo i problemi di Montreal, e Charles lo fa alla grande.
Flop
Max Verstappen
Una weekend da dimenticare: Verstappen viene colpito da Antonelli ed è costretto al ritiro dopo appena 10 secondi di gara. Il pubblico ammutolisce, Red Bull perde la faccia, e Max saluta l’Austria con uno zero pesantissimo in classifica. Certo, non è colpa sua… ma la frustrazione nel box Red Bull era palpabile.
Yuki Tsunoda
Weekend opaco, fiacco, anonimo. Gara passiva e mai realmente in zona punti, chiusa in sedicesima posizione. Mentre Verstappen si lecca le ferite, Yuki non riesce a portare nemmeno un punto alla squadra nella gara di casa.
Mercedes
Russell fa il massimo e chiude quinto, ma il vero disastro arriva con Kimi Antonelli: il giovane rookie italiano parte bene, ma entra troppo aggressivo in curva 1 e centra Verstappen. Contatto inevitabile, penalità sacrosanta, e poi ritiro. Una giornata storta che però mostra quanto Mercedes stia ancora faticando nel gestire il passo gara.
Il GP d’Austria 2025 mette le cose in chiaro: McLaren è padrona, Ferrari cresce, Red Bull crolla proprio dove un tempo dominava, e Mercedes è smarrita. Piastri e Norris stanno ridefinendo gli equilibri, con una calma glaciale da veterani.
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Motogp: Marco Bezzecchi firma la pole position in Austria

Le qualifiche del sabato hanno regalato emozioni e colpi di scena a non finire. Dopo una Q1 combattuta, Enea Bastianini e Marco Bezzecchi sono riusciti a conquistare l’accesso diretto al Q2, mentre Luca Marini è stato il primo escluso e partirà 13° in griglia. Alle sue spalle scatteranno Jorge Martin, Fabio Di Giannantonio e Fabio Quartararo.
Nel Q2 il protagonista assoluto è stato Marco Bezzecchi, autore di un giro straordinario in 1:28.060 che gli ha consegnato la pole position. Alle sue spalle si è piazzato Alex Marquez, mentre Johann Zarco ha vissuto un sabato da dimenticare. Da segnalare anche la sfortuna di Pedro Acosta che nel tentativo di migliorare il proprio tempo e dopo essere salito fino al quarto posto, è rimasto a piedi, riuscendo però a riportare rapidamente la moto ai box per un ultimo assalto.
Il momento più sorprendente è arrivato con Marc Marquez, protagonista di una caduta in curva due che ha danneggiato la sua moto. Nonostante l’incidente, il campione spagnolo scatterà comunque dalla seconda fila insieme a Enea Bastianini e Fermín Aldeguer. In prima fila, accanto a Bezzecchi ci saranno Alex Marquez e Pecco Bagnaia, pronti a giocarsi la vittoria domenicale.
Prossimo appuntamento alle 15 per la Sprint Race del GP austriaco
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Oltre il limite : Gran Premio d’Austria

Domenica 17 agosto 2025 la MotoGP torna a infiammare il cuore degli appassionati con il Gran Premio d’Austria, tappa che segna il ritorno in pista dopo la pausa estiva e che promette di aprire una seconda parte di stagione ad altissima tensione. Il palcoscenico sarà ancora una volta il Red Bull Ring di Spielberg, circuito incastonato tra le montagne della Stiria, un tracciato lungo 4,3 chilometri che unisce lunghi rettilinei a staccate violente e curve lente, creando un mix perfetto per sorpassi spettacolari e finali in volata. La pista, con i suoi 65 metri di dislivello e la celebre salita verso la curva 3, è da sempre un banco di prova per i motori e per la capacità dei piloti di trovare il giusto equilibrio tra aggressività e gestione della gara. L’atmosfera si preannuncia elettrica, non solo per la cornice naturale mozzafiato e per il calore del pubblico austriaco, ma anche per le storie e le sfide che arrivano a Spielberg cariche di attese e rivincite.
Il grande osservato speciale sarà Marc Márquez, leader del mondiale e protagonista di una prima metà di stagione quasi perfetta, con un vantaggio consistente in classifica. Eppure, c’è un dato che pesa come un macigno: in Austria, dal ritorno del GP nel calendario nel 2016, non è mai riuscito a vincere. Più volte vicino al successo, il fuoriclasse spagnolo si è visto soffiare la vittoria per pochi decimi o addirittura centesimi, trasformando Spielberg in una sorta di “terra maledetta” che ancora aspetta di essere conquistata. Dall’altra parte della barricata c’è Pecco Bagnaia, dominatore incontrastato del Red Bull Ring nelle ultime stagioni, con tre vittorie consecutive che lo hanno reso il punto di riferimento assoluto su questo tracciato. Per il campione italiano, però, il 2025 non sta regalando la stessa continuità di risultati, e il GP d’Austria sarà l’occasione per rilanciarsi e dimostrare che, almeno tra le curve della Stiria, la corona di re non è in discussione.
Il weekend non sarà solo un appuntamento sportivo, ma anche una festa della storia e della passione per le due ruote. Il Red Bull Legends Parade riporterà in pista nomi leggendari come Dani Pedrosa, Casey Stoner, Andrea Dovizioso e Giacomo Agostini, che sfileranno davanti al pubblico in sella a moto che hanno scritto pagine memorabili del motociclismo, dalle iconiche MV Agusta alle storiche KTM da competizione. Sarà un tuffo nel passato che si intreccia con il presente, in un evento capace di emozionare tifosi di tutte le età.
Dopo le prove libere e le qualifiche, il sabato sarà animato dalla gara sprint, anticipo di un piatto forte che verrà servito domenica con la gara principale sulla distanza di 28 giri. Un tracciato che non perdona errori, un meteo sempre imprevedibile e la presenza di più contendenti al titolo renderanno questo GP un crocevia fondamentale per il campionato. Che si tratti di una nuova vittoria di Márquez, della riconferma di Bagnaia o dell’esplosione di un outsider, il Red Bull Ring è pronto a regalare ancora una volta uno spettacolo ad alto tasso di adrenalina, capace di far dimenticare in un attimo la pausa estiva e di rimettere al centro la pura essenza della MotoGP: velocità, rischio, emozione.
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F1: Top e Flop del Gran Premio d’Ungheria

Si è appena conclusa la prima parte del calendario di Formula 1, che ha visto un’altra doppietta della McLaren e un ottimo podio per George Russell. Ma il Gran Premio d’Ungheria non è stato privo di delusioni. Analizziamo insieme i top e i flop di questo weekend.
Top
La McLaren si è dimostrata ancora una volta una forza inarrestabile, firmando un weekend da protagonista assoluta. La scuderia ha dominato le prove libere, mettendo in mostra un passo gara superiore, per poi cogliere il massimo risultato anche in gara, pur partendo da una posizione non di vertice. La chiave del successo è stata la combinazione perfetta tra l’efficienza della vettura, una strategia aggressiva e l’eccellenza dei suoi piloti. Lando Norris ha dato prova di grande maturità: dopo una partenza complicata, ha saputo mantenere la calma, ha gestito le gomme con maestria e ha sferrato l’attacco al momento giusto, conquistando una meritata vittoria. Oscar Piastri non è stato da meno, disputando una gara pulita e aggressiva che, pur non portandolo sul gradino più alto del podio, ha mostrato ancora una volta il suo talento cristallino.
Gabriele Bortoleto, il rookie del giorno, ha dimostrato un talento eccezionale fin dalle qualifiche, culminate in una gara magistrale. Ha saputo gestire la pressione, tenendo dietro un campione del mondo come Max Verstappen e attaccando contemporaneamente Fernando Alonso, nonostante il primo pit stop avvenuto al quarantesimo giro.
Infine è d’obbligo menzionare il weekend che ha fatto per un po’ tornare speranza ai tifosi di Charles Leclerc. Dopo aver conquistato una pole position assolutamente inaspettata, ha guidato il gruppo con sicurezza per oltre metà gara. Nonostante il timore che le due McLaren stessero attuando una strategia per metterlo in difficoltà, è riuscito a resistere strenuamente fino al quarantesimo giro. A quel punto, un probabile problema al telaio lo ha costretto a un’inevitabile guida difensiva e alla conseguente perdita di posizioni, perdendo purtroppo il podio. Indubbiamente il team avrebbe potuto gestire il problema in modo più efficace, ma il pilota monegasco ha dato il massimo per conquistare il podio con la sua Ferrari.
Flop
Questo fine settimana, il team Red Bull ha faticato più del solito, entrando in una classifica a cui non è abituato. I problemi interni al team hanno probabilmente influito sulle prestazioni della vettura, che non si è dimostrata all’altezza delle sue antenate che dominavano i campionati scorsi. Nonostante le difficoltà, Max Verstappen ha cercato di fare la differenza, regalandoci sorpassi spettacolari e audaci. Tuttavia, anche la sua determinazione non è bastata per superare il nono posto. Dall’altra parte del box, Yuki Tsunoda non ha ancora trovato il giusto feeling con la sua monoposto, venendo eliminato già in Q1 e terminando la gara nelle ultime posizioni.
L’Alpine sta attraversando un momento difficile, con una vettura che non riesce a essere completamente competitiva e dei piloti che non riescono a dare ovviamente il massimo in queste condizioni. L’ingresso di Franco Colapinto nel team, arrivato a sostituire Jack Doohan dopo sole due gare, aveva creato aspettative di miglioramento che, finora, non sono state ripagate. L’argentino non ha ancora messo a segno nessun colpo di scena. Anche Pierre Gasly, pilota di esperienza da cui ci si aspetterebbe molto di più, continua a faticare, non riuscendo a superare il Q1.
Infine, Lewis Hamilton che sta attraversando un periodo difficile. Nelle qualifiche non è riuscito a superare il Q2, partendo dalla dodicesima posizione, e la sua delusione era evidente nelle interviste del sabato. In gara non è riuscito a recuperare posizioni, arrivando al traguardo esattamente dove era partito, dietro a Isack Hadjar.
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