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F1: Capolavoro Leclerc: sua la pole in Ungheria, McLaren battute

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foto da La Repubblica

Un giro perfetto. Di quelli che restano. Charles Leclerc accende il sabato del Gran Premio d’Ungheria e con una magia sul giro secco si prende la pole position. Sul tortuoso tracciato dell’Hungaroring, il monegasco tira fuori dal cilindro un tempo straordinario, beffando le due McLaren e riportando la Ferrari in prima fila nel momento più caldo dell’anno.

Dietro la Ferrari numero 16, le due McLaren confermano un pacchetto solido e velocissimo: Oscar Piastri si prende la seconda posizione, confermando il suo ottimo feeling col circuito, mentre Lando Norris chiude terzo dopo essere stato protagonista nelle libere. La monoposto di Woking continua a essere la più costante del lotto, ma oggi non è bastato per contenere l’estro di Charles.

Ai piedi del podio virtuale, spunta un ottimo George Russell con la Mercedes, finalmente tornata competitiva sul giro secco. Subito dietro, l’inossidabile Fernando Alonso, ancora una volta in grado di spremere il massimo dalla sua Aston Martin, e Lance Stroll, sorprendente sesto.

Soffre, e non poco Max Verstappen, solo ottavo al termine di una qualifica opaca. Il campione olandese ha faticato con il bilanciamento e domani sarà chiamato alla solita rimonta in stile Red Bull. Peggio è andata a Lewis Hamilton, dodicesimo e fuori già in Q2: per il sette volte iridato, un weekend fin qui in salita. Deludente anche Andrea Kimi Antonelli, quindicesimo e mai realmente in partita.

Con Leclerc davanti e le due McLaren subito alle spalle, il GP d’Ungheria si preannuncia incandescente. Partenza fondamentale su una pista dove sorpassare è un’arte rara, strategia e gestione gomme saranno decisive. Ma intanto, il sabato ha già il suo re: Charles Leclerc, magico come solo lui sa essere.

Classe 2004. Studente in Scienze della Comunicazione all’Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e grande appassionato di calcio, nba e formula 1.

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F1: Lando Norris vince il GP d’Ungheria, disastro Ferrari

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L’aria si riempie del ruggito profondo dei motori per la partenza di questo ultimo Gran Premio prima della pausa estiva. La Ferrari di Charles Leclerc si staglia in pole position, mentre dietro di lui già pronta all’attacco la McLaren numero 81. 

Lando Norris parte molto bene e si attacca al compagno di squadra, ma all’uscita della prima curva viene superato da George Russell e Fernando Alonso; nel frattempo il monegasco mantiene la leadership su Piastri. Nei primi giri vediamo sottotono Max Verstappen, il quale rimane dietro al rookie Gabriel Bortoleto. Arriva la comunicazione che viene assegnata una penalità di 5 secondi per Nico Hulkenberg per essersi mosso prima del segnale. 

Successivamente le due McLaren iniziano a recuperare vantaggio, e attuano una strategia con l’australiano per fare l’undercut su Charles Leclerc; quest’ultimo riesce a mantenere la posizione. Intanto, Lewis Hamilton rimane nelle retrovie, bloccato alle spalle del treno di DRS. 

Pochi giri dopo, sentiamo degli strani team radio da parte di Leclerc, che si lamenta con il suo team temendo un gioco di squadra tra le due McLaren. Tuttavia, poco dopo Norris rientra per il suo primo pit stop. Nel quarantesimo giro Leclerc entra per il suo secondo pit stop con gomma bianca, lasciando la prima posizione al numero 81, che a sua volta si ferma poco dopo.

A causa di un contatto con Lewis Hamilton in curva quattro, Max Verstappen sarà investigato dopo la competizione. La gara per le posizioni di testa si trasforma in una battaglia di strategie. Pochi giri dopo, Oscar Piastri supera facilmente Leclerc, che si trova in difficoltà con un set di gomme dure. Intanto si ritira Oliver Bearman per problemi alla sua vettura, concludendo così la sua prima parte di stagione. 

Le McLaren si mettono quindi a dettare il passo, mentre Russell si avvicina sempre di più a Leclerc. La rossa numero 16 perde il podio su George Russell dopo una dura bagarre, nel quale Leclerc commette delle manovre pericolose che portano ad una penalità di cinque secondi.

A pochi giri dalla fine inizia la sfida finale tra Piastri e Norris; mentre attacca il compagno di squadra l’australiano subisce un bloccaggio e perde la possibilità di sorpassarlo. Grande gara da parte di Fernando Alonso e di Gabriel Bortoleto che sono rispettivamente in quinta e sesta posizione. 

Vince il Gran Premio di Ungheria per la prima volta in carriera Lando Norris, seguito da Oscar Piastri e la Mercedes di George Russell.

 

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F1: Piastri vola al comando nelle terze libere in Ungheria

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Nelle terze prove libere  del Gran Premio d’Ungheria 2025,  McLaren continua a dominare: Oscar Piastri ha infatti piazzato il miglior tempo, prendendosi con autorità la scena di Budapest. L’australiano ha fermato il cronometro su un ottimo tempo di 1.14.916 , precedendo di pochi millesimi il compagno di squadra Lando Norris, leader delle libere nelle ultime uscite.

Charles Leclerc, costante e sempre presente nelle zone nobili della classifica, ha chiuso ancora una volta terzo, confermando il buon momento della Ferrari anche su una pista tradizionalmente più tecnica e tortuosa. Il monegasco sembra avere una macchina bilanciata, ma servirà qualcosa in più per interrompere l’egemonia della scuderia di Woking, che pare aver trovato il setup perfetto.

Dietro al trio di testa spunta un ritrovato Lewis Hamilton, autore di un giro pulito e solido che lo proietta al quarto posto. Il sette volte iridato sembra a suo agio tra i saliscendi dell’Hungaroring, ma la vera notizia arriva subito dopo: Andrea Kimi Antonelli,  ha chiuso quinto, tenendo il passo dei grandi con una freddezza da veterano.

Ma il bello deve ancora venire: alle 16 scatta la qualifica, con in palio la quattordicesima pole position della stagione 2025.

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F1: Lando Norris si consolida nelle prove libere del venerdì al Hungaroring

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Il caldo dell’estate europea incontra le curve tecniche dell’Hungaroring: sta per iniziare il weekend del Gran Premio d’Ungheria, con la prima sessione di prove libere pronta ad aprire le danze. Le squadre sono al lavoro per trovare il giusto equilibrio su un tracciato corto, tortuoso e dal grip variabile, dove ogni dettaglio conta.

La prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria si chiude con un messaggio chiaro: Lando Norris è in forma smagliante, ma la sfida con il compagno Piastri e con le Ferrari è appena cominciata.  Il weekend sul circuito dell’Hungaroring si è aperto sotto un cielo stabile e temperature ideali per girare subito forte. Appena il semaforo è diventato verde, Lewis Hamilton e Oscar Piastri sono stati i primi a lanciarsi, inaugurando la pista. E da lì è partita subito una danza di tempi che ha raccontato molto più di una semplice FP1. George Russell ha dato il primo squillo, portandosi in testa con un 1:19.111, segno di una Mercedes determinata a reagire. Ma la McLaren ha risposto subito con forza: prima Piastri, poi Norris hanno segnato i riferimenti, con l’inglese che ha abbassato il crono fino a un eccellente 1:17.631. Da lì, il controllo del comando non è più sfuggito dalle mani di Lando, che è riuscito poi a migliorarsi ancora fino a 1:16.052, lasciando tutti a distanza di sicurezza. Leclerc ha provato a reagire: prima in testa con una SF-24 ancora sporca di vernice aerodinamica, poi costretto ad inseguire. Alla fine ha chiuso terzo, ma riducendo il gap a soli due decimi. Un segnale incoraggiante per la Ferrari, che ha mostrato un buon passo anche con Oliver Bearman, autore del sesto miglior tempo. Solida anche la sessione di Andrea Kimi Antonelli, settimo, a dimostrazione di una Mercedes che nonostante le difficoltà, continua a spingere con il talento dei suoi giovani. La sorpresa più piacevole è però venuta da Isack Hadjar: il rookie di casa RB ha stampato un giro notevole, issandosi in quarta posizione davanti ad Hamilton, mettendosi in mostra tra due nomi pesanti. Ottimo anche Lance Stroll, che ha chiuso in decima posizione, portando un po’ di ossigeno in casa Aston Martin. Nel frattempo, non sono mancati i problemi. La Stake ha vissuto una sessione difficile, con Aron costretto al ritiro per guasto tecnico durante la Virtual Safety Car e Bortoleto lontano dalle posizioni che contano. Alpine in ombra con Gasly e Colapinto nelle retrovie, mentre Verstappen  ha chiuso solo nono, alle prese con un assetto da perfezionare e con il ritorno al muretto del suo storico ingegnere Gianpiero Lambiase, di nuovo al lavoro dopo due weekend di assenza. Negli ultimi minuti, come da copione, spazio alle simulazioni di passo gara. Norris ha confermato un ritmo consistente, sullo stesso livello di Leclerc a parità di gomma. Più lento Hamilton, che però ha lasciato intendere margini di miglioramento. Il primo round è andato a Norris. Ma la partita è appena iniziata e l’impressione è che McLaren, Ferrari e – forse – una Mercedes in crescita, ci regaleranno un altro weekend combattuto fino all’ultima curva.

Dopo una prima sessione che ha visto la McLaren dettare il ritmo con Norris e Piastri, la Formula 1 torna in pista per le prove libere 2 del Gran Premio d’Ungheria. Sarà un turno fondamentale per tutti: con temperature più simili a quelle che troveremo in qualifica e in gara, i team lavoreranno sul passo lungo, sul bilanciamento e sulla gestione delle gomme, aspetto sempre cruciale su un tracciato tecnico e tortuoso come quello di Budapest.

I semafori si sono accesi alle 17:00 in punto, e sin dai primi minuti la pista ha mostrato una buona evoluzione, con tempi in costante miglioramento. In apertura è George Russell a prendere il comando con un 1:17.442, seguito a ruota da Hadjar e Tsunoda, ma si tratta solo del primo giro lanciato. I valori iniziano a stabilizzarsi dopo i primi 10 minuti: Leclerc sale in cattedra con un ottimo 1:17.181, mentre Hamilton, pur con un gran primo settore, si ferma in quarta posizione. Ma poi arrivano le McLaren. Lando Norris lancia il guanto di sfida con un primo tempo di 1:16.525, confermando quanto di buono visto nella FP1. Nel secondo tentativo migliora ulteriormente, portandosi a oltre tre decimi di vantaggio sul compagno di squadra Piastri, che resta però il più vicino a seguirne il passo. Leclerc non riesce a colmare il gap, restando terzo a quattro decimi. Ancora più distante Max Verstappen, relegato a metà classifica e rallentato da una sessione confusa, in cui arriva persino a trovare un asciugamano all’interno della vettura, a testimonianza di una Red Bull che al momento non sembra perfettamente focalizzata. Tra le sorprese di giornata, Stroll porta l’Aston Martin in alto con un brillante terzo tempo prima della fase centrale, mentre Alonso si conferma efficace salendo in quinta posizione. Bene anche Antonelli, più volte tra i primi cinque e autore di buoni long run successivamente. Intorno alla metà della sessione, le squadre montano le soft nuove per le simulazioni qualifica: Piastri fa segnare 1:15.915, ma Norris gli risponde e si riprende la vetta con margine. Negli ultimi 15 minuti, come da prassi, tutte le squadre passano al programma gara: meno giri lanciati, più attenzione sul degrado e sul ritmo. In un circuito come Budapest, dove i sorpassi sono notoriamente difficili, partire davanti è fondamentale, ma anche il passo può fare la differenza in caso di safety car o strategie alternative. La Ferrari ha scelto di differenziare il lavoro: Leclerc gira con gomma media, Hamilton con la morbida. I tempi dello stratega britannico sono più veloci, ma entrambi raccolgono dati preziosi su configurazioni e consumi. La Scuderia sembra più interessata a capire i margini di miglioramento rispetto alla pura prestazione da qualifica. Nel complesso, la McLaren si conferma la macchina da battere sul giro secco, ma il ritmo in configurazione gara è ancora tutto da decifrare. Dietro, Verstappen è chiamato a una vera e propria rimonta tecnica e mentale, mentre Mercedes, pur non brillando, sta cercando una base solida su cui costruire.

Tutti i riflettori ora puntati su domani: la terza sessione di libere sarà decisiva per rifinire il setup, ma soprattutto per preparare una qualifica che, su questa pista, può valere mezzo Gran Premio.

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