Motori
Motogp: Marc Marquez da favola al Mugello conquistando un altra vittoria stagionale

Il sole splende alto sopra le colline toscane, l’asfalto rovente del Mugello è pronto ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi della stagione MotoGP. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, il pubblico delle grandi giornate è lì, assiepato sugli spalti, pronto a esplodere per ogni staccata, ogni sorpasso, ogni sfida al limite. Il Gran Premio d’Italia non tradisce mai le aspettative, e questa volta si supera: il circuito toscano regala una gara intensa, tecnica e spettacolare, con un Marc Marquez in versione assoluta leggenda, un Alex Marquez coriaceo e un Fabio Di Giannantonio arrembante che si prende con forza e classe un podio che sa di consacrazione.
Alla partenza, Marc Marquez e Pecco Bagnaia scattano con decisione e si portano subito in testa, affiancati da Quartararo che riesce a tenere il passo nelle prime curve. Le due Ducati ufficiali si affrontano senza risparmio: sorpassi, controsorpassi, staccate al limite e qualche contatto acceso scaldano l’inizio della corsa. Bagnaia prova a imporsi, ma Alex Marquez approfitta della bagarre tra il compagno di marca e suo fratello per infilarsi e prendere il comando della gara. La lotta al vertice si infiamma e Marc Marquez non ci sta: dopo aver sorpassato con autorità Bagnaia, si mette nella scia di Alex e, con un attacco chirurgico, si riprende la testa della corsa con un sorpasso da manuale. Da quel momento, Marc impone un ritmo insostenibile per chiunque. Alle sue spalle, Alex e Bagnaia iniziano una nuova fase di duello: Pecco studia il fratello di Marc da vicino, prova un attacco dopo una leggera incertezza dell’avversario ma non riesce a finalizzare. La pressione aumenta, Bagnaia commette un paio di errori andando largo, mantenendo comunque il terzo posto ma accendendo il radar di Di Giannantonio, che nel frattempo ha superato Bezzecchi e sta salendo con decisione verso le posizioni da podio. L’attenzione è tutta rivolta anche al centro gruppo, dove Morbidelli e Vinales si toccano durante una lotta per la quinta posizione: il contatto provoca la caduta del pilota Ktm e costa all’italiano della VR46 un long lap penalty, che poi esegue in modo errato, aggravando la sua posizione.
La gara prosegue con Marc Marquez che allunga il passo e si costruisce un vantaggio sempre più rassicurante. Alle sue spalle, Alex Marquez riesce a difendersi dagli attacchi sempre più nervosi di Bagnaia, che però deve iniziare a preoccuparsi anche di un Diggia in grandissima forma. Il pilota romano annulla il distacco, resta incollato a Pecco e, al penultimo giro, sferra l’attacco decisivo: una manovra spettacolare alla Casanova, in cui sorprende Bagnaia infilando la sua Ducati con precisione chirurgica. Pecco non riesce a reagire e deve accontentarsi di vedere sfumare il podio sul finale. L’ultimo giro è una passerella di gloria per Marc Marquez, che taglia il traguardo in solitaria e conquista la sua seconda vittoria in top class al Mugello, confermando la straordinaria forma e l’intesa perfetta con la sua moto. Alle sue spalle, un ottimo Alex Marquez chiude secondo dopo una gara coraggiosa e lucida, mentre il terzo posto è tutto meritato per Fabio Di Giannantonio, autore di una gara in crescendo, gestita con intelligenza e chiusa con un sorpasso da incorniciare.
Una giornata perfetta per i fratelli Marquez, un podio che racconta tre storie diverse ma ugualmente intense, e un Gran Premio d’Italia che ancora una volta si conferma tra i più belli del calendario, capace di regalare emozioni, colpi di scena e momenti da ricordare.
Motori
Top & Flop GP di Monza 2025

Il tempio della velocità non tradisce mai. Anche quest’anno il Gran Premio d’Italia ha offerto al pubblico di Monza una domenica ricca di emozioni, con un protagonista assoluto e diverse storie da raccontare.
Top
Max Verstappen
Ancora una volta è lui a scrivere la storia. Verstappen non ha bisogno di fuochi d’artificio: parte, gestisce, martella quando serve e lascia solo le briciole agli avversari. A Monza ha dato l’ennesima lezione di costanza e maturità sportiva, confermando che in questo momento non c’è rivale in grado di impensierirlo davvero. L’olandese ha trasformato l’autodromo in un’arena privata, aggiungendo un altro sigillo a una carriera che sembra non conoscere soste.
Lando Norris
Il pilota inglese ha mostrato di aver fatto il definitivo salto di qualità. Secondo posto conquistato con grinta, ritmo costante e nessuna sbavatura. Lando non ha cercato sorpassi impossibili su Verstappen, ma ha consolidato la sua posizione, difendendo con autorità dagli inseguitori e portando la McLaren a un risultato di prestigio. Una prestazione che dà continuità a quanto di buono visto negli ultimi mesi e lo consacra come leader tecnico ed emotivo della scuderia di Woking.
Andrea Kimi Antonelli
Un nono posto può sembrare poco, ma per un diciottenne alla prima Monza davanti a centinaia di migliaia di tifosi italiani vale come una vittoria. Antonelli ha mostrato maturità, intelligenza tattica e coraggio nei sorpassi, confermandosi una delle sorprese più luminose della stagione. La sensazione è che il futuro della Formula 1 abbia già preso la residenza a Bologna.
Flop
Ferrari
Ogni anno Monza rappresenta il banco di prova più atteso. Ogni anno la Ferrari arriva carica di sogni e promesse, e troppo spesso se ne va con un’amara realtà. Leclerc ha chiuso quarto, vicino al podio ma lontano dalla vittoria, mentre il weekend nel complesso ha confermato che la Rossa, pur competitiva, fatica ancora a tenere il passo di Red Bull e McLaren. I tifosi hanno applaudito, ma lo hanno fatto più per amore che per reale soddisfazione.
George Russell
Quinto al traguardo, ma con una gara quasi invisibile. La Mercedes non vive un momento brillante, ma ci si aspettava da Russell almeno la capacità di infastidire le Ferrari o inserirsi nella lotta per il podio. Invece, il suo GP è stato privo di guizzi, segnato da un ritmo ordinario e da un risultato che sa di occasione persa.
Aston Martin
Se Alonso ha abituato a rimonte eroiche e Stroll a qualche lampo qua e là, a Monza entrambi sono apparsi in difficoltà. La monoposto verde non ha mai trovato la giusta velocità né sul dritto né nel misto, mostrando un pacchetto tecnico in affanno rispetto ai rivali diretti. Il risultato è stato un fine settimana anonimo, che lascia molti interrogativi sul futuro prossimo della scuderia.
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F1: Verstappen imprendibile a Monza, McLaren sul podio, Ferrari ai piedi

Il Gran Premio d’Italia 2025 ha confermato ancora una volta lo strapotere di Max Verstappen, capace di dominare sul circuito di Monza con la solita freddezza strategica e una gestione perfetta delle gomme. L’olandese della Red Bull ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, controllando la gara sin dallo spegnimento dei semafori e resistendo al tentativo iniziale delle McLaren.
La scuderia di Woking ha comunque ottenuto un risultato di grande prestigio: Lando Norris secondo e Oscar Piastri terzo. L’australiano, dopo un pit-stop complicato che lo aveva temporaneamente portato davanti al compagno, ha intelligentemente restituito la posizione a Norris, rispettando le gerarchie e dimostrando spirito di squadra. Entrambi hanno confermato la solidità di una McLaren che si candida ormai stabilmente come seconda forza del Mondiale.
Dietro il podio, le Ferrari hanno lottato ma senza mai impensierire Verstappen: Charles Leclerc ha chiuso quarto, sfruttando un buon passo con gomma media nella parte centrale di gara, mentre la rossa ha mancato il podio ancora una volta davanti al proprio pubblico. In quinta posizione George Russell, consistente per tutta la corsa, ha avuto la meglio sul compagno Lewis Hamilton, solo sesto e mai realmente competitivo nei confronti dei primi.
Il pubblico italiano ha potuto applaudire anche Andrea Kimi Antonelli, capace di portare a casa un prezioso nono posto, consolidando la sua crescita in Formula 1 con una gara solida e priva di errori.
La corsa ha invece riservato amarezze per Nico Hülkenberg, fermato da un problema tecnico prima ancora del via, e per Fernando Alonso, costretto al ritiro a metà gara per un guasto che ha interrotto il weekend dell’Aston Martin.
Con questo successo, Verstappen consolida ulteriormente la sua leadership iridata, lasciando poche speranze agli avversari: la Red Bull continua a viaggiare su un altro pianeta, mentre Ferrari e McLaren si contendono soltanto le briciole di un dominio che sembra destinato a durare.
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Motogp: Alex Marquez conquista la vittoria a Montmelò

Il Gran Premio di Catalogna parte in modo esplosivo con un’ottima partenza di Alex Marquez, che si mette subito a dettare il passo. Tuttavia, il fratello, in sella alla Ducati ufficiale, non si lascia sfuggire l’occasione di lottare per la leadership. Per i primi giri, il numero 93 si mantiene saldamente in testa, ma al quarto giro Alex lo supera con delle traiettorie incredibili, aprendo ancora una volta la battaglia tra i due fratelli. Hanno avuto una partenza altrettanto notevole Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. Dalla nona posizione, Bastianini si è subito messo all’inseguimento del podio, mentre Bagnaia ha recuperato immediatamente dieci posizioni, dimostrando una determinazione incredibile.
Continua il weekend sfortunato per Marco Bezzecchi, il quale a causa di un contatto con Franco Morbidelli, è caduto, finendo a terra anche Fabio Di Giannantonio; i due piloti si ritirano dalla gara. Intanto Bastianini riesce a prendere con forza la terza posizione su Pedro Acosta.
A metà gara, l’inseguimento di Marc Marquez sul fratello del team Gresini si fa sempre più serrato. Il numero 73 non può permettersi il minimo errore se vuole mantenere il vantaggio. A pochi giri dalla fine, il Gran Premio si conclude anche per Franco Morbidelli, costretto al ritiro dopo un incidente in curva dieci. Nel frattempo, il rookie Ai Ogura si fa notare lottando e superando Bagnaia per la settima posizione, dimostrando grande talento.
Alex Marquez vince il Gran Premio catalano con forza, dopo una lunga battaglia con il fratello Marc Marquez, sul secondo gradino del podio e infine un fantastico Enea Bastianini.
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Foto: SkySport
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