Motori
MotoGP: L’America chiama e Maverick Vinales risponde
Durante la sera italiana ha preso il via il Gran Premio delle Americhe della MotoGP. Dopo le fantastiche gare di Moto3 e Moto2, i presupposti per una gara bellissima anche nella Masterclass erano già stabiliti.
La gara al Circuit of the Americas è stata un evento avvincente e pieno di colpi di scena che ha visto diversi protagonisti confrontarsi sullo sfondo di un tracciato impegnativo. Maverick Vinales ha dovuto affrontare un inizio travagliato con un contatto alla prima curva che lo ha costretto a una rimonta epica dalla parte bassa della classifica. Grazie a un mix di determinazione, abilità e coraggio, ha saputo risalire posizione dopo posizione fino a prendere il comando della gara e a difenderlo con tenacia fino alla vittoria finale, segnando così un risultato storico per l’Aprilia. La scuderia veneta, con la vittoria di Vinales, ha compiuto un exploit straordinario e tornato al vertice del podio dopo lungo tempo, dimostrando il grande potenziale della moto e la capacità del team di competere ai massimi livelli.
Pedro Acosta, il giovane talento protagonista di una partenza fulminea, ha dato prova della sua brillantezza e della sua capacità di lottare ai vertici della categoria. Nonostante sia stato superato da Vinales, ha mostrato grande determinazione e abilità nella sua performance, confermandosi come una delle stelle emergenti della MotoGP. Enea Bastianini, con la sua guida solida e determinata, è riuscito a centrare un terzo posto significativo, dimostrando di essere un pilota talentuoso e competitivo. La sua costante crescita e la sua capacità di gestire le situazioni tattiche lo hanno portato a battere avversari agguerriti e a conquistare un posto sul podio. L’incidente di Marc Marquez, purtroppo, ha sconvolto le aspettative della gara e ha costretto il pluricampione del mondo a una prestazione al di sotto delle aspettative. Tuttavia, il suo tentativo di rimonta e il suo impegno in pista confermano la sua determinazione e la sua voglia di lottare per il successo.
Francesco Bagnaia, uno dei protagonisti della gara al Circuit of the Americas, ha mostrato una prestazione solida e competitiva nonostante non sia riuscito a salire sul podio. Partito bene e mantenendo una buona posizione nelle prime fasi della gara, Bagnaia ha dimostrato il suo talento e la sua abilità nel gestire le situazioni di gara complesse. Tuttavia, nel corso della competizione ha incontrato alcune difficoltà che lo hanno relegato in posizioni più basse rispetto alle due prime piazze. Nonostante ciò, ha mostrato determinazione e perseveranza nel cercare di risalire la classifica e di lottare fino alla fine per conquistare il miglior risultato possibile. L’azzurro ha dimostrato di avere un grande potenziale e di essere un pilota competitivo nella categoria regina della MotoGP. La sua esperienza e la sua capacità di adattarsi alle sfide presentate dalla pista e dagli avversari lo rendono un concorrente temibile e un punto di riferimento per il futuro della competizione motociclistica.
Jorge Martin, nel Circuit of the Americas ha dato prova di un’eccezionale abilità e determinazione durante la gara. Partito bene e facendo segnare tempi veloci fin dall’inizio. Durante la corsa, Martin è riuscito a rimanere costantemente nel gruppo di testa e a sfidare i piloti più esperti e quotati della categoria. La sua guida coraggiosa e la sua capacità di gestire le situazioni tattiche gli hanno permesso di rimanere competitivo e di difendersi dagli attacchi. Nonostante alcuni momenti di tensione e battaglie serrate in pista, Martin è riuscito a mantenere la calma e a concentrarsi sul suo obiettivo di conquistare un risultato significativo. Il suo impegno e la sua determinazione sono stati evidenti durante tutta la gara, confermando il suo potenziale come pilota di talento in crescita nella MotoGP.
In generale, la gara è stata caratterizzata da duelli intensi, sorpassi audaci e momenti di grande tensione che hanno tenuto gli spettatori con il fiato sospeso. La vittoria di Vinales rappresenta un momento epico per l’Aprilia e segna un punto di svolta nella stagione della MotoGP, confermando il talento e la competitività dei piloti e delle moto in pista.
Motori
GP Las Vegas 2024 FP3:Mercedes si conferma
Mercedes dopo le precedenti sessioni si conferma competitiva nel freddo di Las Vegas facendo tre su tre e piazzandosi davanti a tutti anche nella sessione finale di prove libere, l’ultima prima delle qualifiche.
Miglior tempo stavolta conquistato da George Russell, con 1:33.570, rifilando due decimi a Oscar Piastri e tre a Carlos Sainz, arrivati immediatamente dopo di lui e conquistando il podio, dimostrando che anche Ferrari e Mclaren sono competitive e preannunciando una gara equilibrata.
Quarta e sesta posizione rispettivamente per Lando Norris e Lewis Hamilton , solo un dodicesimo posto per Charles Lecrerc, il monegasco ha anticipato il suo giro veloce e non ha più avuto modo di migliorare a causa della bandiera rossa provocata da Lance Stroll.
Occhi puntati in casa RedBull, dopo una sessione non entusiasmante con un auto che non riusciva a stare nemmeno in strada, i meccanici sono riusciti a migliorare il veicolo di Max Verstappen concedendogli di arriva in quinta posizione. Completano la Top 10 le Williams di Albon e Colapinto, la Haas di Magnussen e l’Alpine di Pierre Gasly.
Motori
F1: Le due prove libere di Las Vegas, la Mercedes vola col freddo
A cura di Julya Marsala
Le prove libere 1 del GP di Las Vegas hanno preso il via con grande entusiasmo, offrendo uno scenario spettacolare sulla Strip illuminata dalla notte del Nevada.
In apertura, diversi piloti hanno completato un primo installation lap per prendere confidenza con il tracciato, nuovo per molti di loro. Zhou Guanyu è stato il primo a segnare un tempo, successivamente migliorato da Valtteri Bottas e Kevin Magnussen, con quest’ultimo che si è inizialmente portato al comando su gomme medie. Le Ferrari, scese in pista dopo qualche minuto, hanno completato i loro primi giri con tempi ancora alti. Nel frattempo, Max Verstappen ha iniziato il suo lavoro con gomme soft, ma i tempi iniziali non sono stati particolarmente competitivi, mentre George Russell e Lewis Hamilton si sono messi subito in evidenza. Dopo una prima fase di rodaggio, Hamilton ha preso il controllo della sessione, migliorando giro dopo giro fino a stabilire un tempo di riferimento di 1:36.927. Russell lo ha seguito da vicino, consolidando la doppietta Mercedes nella parte centrale del turno. Le Ferrari, con Charles Leclerc e Carlos Sainz, hanno mostrato progressi graduali. Leclerc si è portato in vetta per un breve periodo con un tempo di 1:36.430, ma è stato poi superato da Lando Norris e successivamente dalle due Mercedes. La McLaren ha mostrato buone prestazioni, con Norris che si è piazzato al terzo posto, anche se il team ha segnalato problemi di graining nei primi giri di simulazione passo gara. Sul fronte Red Bull, la sessione si è rivelata complicata: Verstappen ha concluso a oltre un secondo dalla vetta, mostrando difficoltà nel trovare il giusto bilanciamento della vettura. Anche Sergio Perez non è riuscito a entrare nella top five, chiudendo lontano dalle posizioni di vertice. Le Alpine, con Esteban Ocon e Pierre Gasly, hanno registrato tempi competitivi nella parte iniziale della sessione, ma sono scivolate indietro nel corso del turno. Fernando Alonso, in rappresentanza dell’Aston Martin, si è invece attestato nella parte bassa della top ten, senza particolari spunti.
Il finale della sessione ha visto le Mercedes confermare la loro superiorità con una pista ormai gommata. Hamilton ha ulteriormente abbassato il proprio tempo, chiudendo con 396 millesimi di vantaggio su Russell e quasi un secondo su Norris. Leclerc ha concluso quarto, mentre Sainz si è fermato al sesto posto dietro a Verstappen.
A cura di Alessio Longo
Nel corso delle prove libere 2, continua a sorridere, Lewis Hamilton, dopo aver registrato il miglior tempo nella prima sessione di Prove Libere del Gran Premio di Las Vegas, si è confermato anche nelle seconde prove conquistando con 1’33″825 il miglior tempo di questa sessione riscattando il brutto weekend del Brasile e precedendo rispettivamente la McLaren di Lando Norris e la Mercedes di George Russell. Arrivano in quarta e quinta posizione le Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc che mettono a segno una buona prestazione candidandosi ufficialmente per la vittoria della gara. A seguire troviamo l’Alpine di Pierre Gasly e la Haas di Kevin Magnussen, in ottava posizione invece Oscar Piastri con Nico Hulkenberg e Yuki Tsunoda a chiudere la Top 10. Diciassettesimo tempo per Max Verstappen che potrebbe già vincere il Mondiale proprio in questo weekend.
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Motogp: Pagella Piloti del Gran Premio di Barcellona
Una gara che ha riscritto la storia! La stagione di Motogp 2024 si è appena conclusa con un duello all’ultimo respiro che ha visto trionfare Jorge Martin, incoronato nuovo campione del mondo. Tuttavia, Pecco Bagnaia non è da meno. Il campione uscente, pur non riuscendo a difendere il titolo, ha dimostrato una costanza e una determinazione fuori dal comune. Con 11 vittorie in gara e 7 successi nelle sprint, il pilota piemontese ha scritto pagine indelebili nella storia della MotoGP, entrando di diritto tra le leggende di questo sport.
Ecco di seguito le pagelle del Gran Premio di Barcellona:
Pecco Bagnaia: 10 e Lode
Weekend da incorniciare per il pilota italiano Bagnaia il quale conquista la pole position, la sprint race e la gara. Ha dominato in lungo e in largo il Gran Premio di Barcellona e ancora una volta la sua Ducati gli ha permesso di esprimere il suo grande talento. Un gesto di grande sportività da parte del campione italiano, che pur nella delusione per non aver conquistato il titolo, ha dimostrato di essere un grande sportivo, capace di apprezzare il successo altrui.
Marc Marquez: 9
Dopo il weekend anonimo sembrava destinato a una gara altrettanto anonima, invece Marc Marquez ha sfoderato una performance inaspettata e ha conquistato la terza posizione nel campionato su Enea Bastianini. Un altro capitolo della sua carriera si chiude. La collaborazione tra Marquez e il team Gresini giunge al termine, ma ha portato a momenti indimenticabili per i tifosi e a risultati straordinari per il pilota spagnolo. Nella prossima stagione lo spagnolo sarà pronto a nuove sfide nel team ufficiale Ducati al fianco di Pecco Bagnaia.
Jorge Martin: 10 e Lode
Un terzo posto che vale un titolo mondiale. La più bella dimostrazione di come la costanza e la strategia possano fare la differenza. Jorge Martin ha dimostrato di avere una lucidità e una freddezza mentale fuori dal comune, sapendo gestire al meglio ogni gara e puntando sempre all’obiettivo finale. Un trionfo che premia la sua intelligenza tattica e la sua capacità di adattarsi a ogni situazione.
Alex Marquez: 8
Un quarto posto che sa di vittoria. Alex Marquez ha chiuso la stagione in crescendo, mostrando un talento cristallino e una determinazione che lo proiettano verso un futuro radioso. Nonostante il podio gli sia sfuggito per un soffio la sua crescita è stata evidente.
Aleix Espargaro: 7.5
L’ultimo giro, l’ultima bandiera a scacchi, l’ultimo applauso. Aleix Espargaro conclude con una meritata quinta posizione la sua carriera ricca di emozioni e di successi. La prima parte della sua gara viene contraddistinta da una dura lotta contro Enea Bastianini e da un grande gesto verso il suo grande amico Martin, difendendolo dall’attacco del numero 23.
Brad Binder: 7
Dopo una qualifica difficile Binder supera ogni aspettativa. Con una gara attenta e precisa chiude in sesta posizione davanti anche al suo compagno di squadra.
Enea Bastianini: 5
La seconda posizione nella sprint alza la prospettiva della gara di domenica per Bastianini, ma le cose non vanno come previsto. Parte bene difendendo il compagno di squadra Bagnaia, ma dopo una lunga lotta con Aleix Espargaro perde terreno e molte posizioni. Così il pilota italiano saluta la Ducati e guarda davanti a una nuova stagione con la KTM.
Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi: 5
Entrambi i piloti compiono una competizione discreta. Possono sicuramente fare di più, ma a seguito di un difficile fine settimana a Montmelò i due non sono riusciti a fare meglio di così.
Pedro Acosta: 5.5
Un avvio di gara promettente per il pilota spagnolo che arrivato verso la fine della competizione perde tutta la scintilla iniziale e conclude nella parte bassa della top 10. Tuttavia, questa prima stagione lo ha fatto conoscere come un talento puro e naturale. Il prossimo anno lo vedremo al fianco di Brad Binder.
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