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Motogp: Francesco Bagnaia vince il gran premio d’Austria

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Francesco “Pecco” Bagnaia ha conquistato una vittoria cruciale nel Gran Premio d’Austria, superando il rivale Jorge Martin e il compagno di squadra Enea Bastianini. Questo successo permette a Bagnaia di prendere il comando solitario della classifica mondiale, con un margine di 5 punti su Martin, consolidando così la sua posizione nella corsa al titolo.

La gara è stata caratterizzata da un duello serrato tra Bagnaia e Martin. Quest’ultimo era partito al comando, ma Bagnaia è riuscito a prendere la testa già al secondo giro con una staccata impeccabile. Da quel momento in poi, il pilota della Ducati ha messo in atto una strategia magistrale, mantenendo un ritmo costante che gli ha permesso di allungare progressivamente su Martin. Sebbene il vantaggio non sia mai stato particolarmente ampio, Bagnaia ha gestito la gara con grande maturità, mantenendo sempre un margine di sicurezza sufficiente per impedire a Martin di tentare un attacco serio nelle fasi finali.

Martin, dal canto suo, ha dimostrato di essere un avversario temibile, mantenendosi sempre nella scia di Bagnaia e cercando di mettere pressione al campione in carica. Tuttavia, la superiorità di Bagnaia nella gestione del consumo delle gomme e nella conservazione del ritmo si è rivelata decisiva. Martin ha dovuto accontentarsi del secondo posto, ma ha mostrato di avere il potenziale per restare in lotta per il titolo fino alla fine della stagione.

Enea Bastianini ha completato il podio con una prestazione solida. Pur non essendo mai stato in lotta per la vittoria, ha saputo mantenere un buon ritmo e una costanza che gli hanno permesso di garantirsi il terzo posto. Questo risultato rappresenta un segnale positivo per Bastianini, che potrebbe rivelarsi un fattore importante nelle prossime gare, sia per i suoi risultati personali che per il ruolo di supporto a Bagnaia nella lotta al titolo.

Marc Marquez ha vissuto una gara dalle due facce. Dopo un errore iniziale, probabilmente dovuto a un problema tecnico, che lo ha costretto nelle retrovie, è riuscito a risalire fino al quarto posto. La sua battaglia con Brad Binder e Marco Bezzecchi è stata una delle più entusiasmanti della gara, con sorpassi decisi e una difesa strenua della posizione. Marquez ha dimostrato ancora una volta il suo talento, nonostante i limiti tecnici della sua Honda rispetto alle Ducati, confermandosi un contendente di alto livello.

Brad Binder ha concluso la gara al quinto posto, al termine di una prestazione solida ma non priva di difficoltà. Il sudafricano ha lottato duramente per mantenere la sua posizione, ma ha dovuto cedere a Marquez negli ultimi giri. Nonostante ciò, il risultato dimostra ancora una volta la sua costanza e capacità di competere ad alti livelli. Marco Bezzecchi, uno dei giovani più promettenti del campionato, ha chiuso sesto. La sua gara è stata caratterizzata da una lotta intensa con Marquez e Binder, e pur non essendo riuscito a salire più in alto, ha comunque mostrato un buon passo e una determinazione che lasciano ben sperare per il suo futuro. Bezzecchi ha dimostrato di avere la velocità per competere con i migliori, e con un po’ più di esperienza potrebbe diventare un protagonista fisso nella lotta per il podio.

Nel gruppo degli inseguitori, Maverick Viñales ha chiuso in settima posizione, dopo una gara in cui ha dovuto faticare per trovare il ritmo giusto. Viñales ha battagliato per gran parte della corsa con Aleix Espargaro e Alex Marquez, che hanno concluso rispettivamente in ottava e nona posizione. Franco Morbidelli ha completato la top ten, ma la sua prestazione è stata altalenante, segno di una stagione difficile in cui fatica a trovare continuità.

Uno degli aspetti più rilevanti della gara è stata la gestione delle gomme. Bagnaia e Martin, entrambi su mescola media sia all’anteriore che al posteriore, hanno saputo mantenere una buona tenuta fino alla fine, segno di un ottimo setup e di una guida intelligente. Inoltre, le nuvole minacciose che si sono avvicinate durante la gara hanno aggiunto un elemento di incertezza, ma fortunatamente la pioggia non è arrivata, permettendo ai piloti di mantenere le loro strategie senza dover affrontare cambiamenti nelle condizioni della pista.

Con questa vittoria, Bagnaia non solo si conferma tra i principali favoriti per il titolo, ma dimostra anche una grande capacità di gestire la pressione, soprattutto nei momenti chiave del campionato. La sua leadership solitaria nel mondiale, seppur con un margine esiguo, gli dà un vantaggio psicologico importante in vista delle prossime gare. La lotta per il titolo rimane aperta e incerta, con Bagnaia e Martin destinati a sfidarsi fino all’ultimo giro di questo avvincente campionato, dove la differenza la faranno non solo il talento, ma anche la strategia e la capacità di adattarsi alle condizioni variabili della pista.

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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F1: Oscar Piastri conquista la seconda vittoria in carriera sul circuito dell’Azerbaijan

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Il Gran Premio di Azerbaijan si è svolto in una splendida giornata a Baku, con le scuderie pronte a battagliare sotto il sole. Le strategie di gara proposte dalla Pirelli indicavano un’unica sosta come la scelta ottimale, con la possibilità di alternare le mescole medie e dure. I primi otto in griglia hanno optato per la gomma media, mentre altri, come Albon e Norris, hanno scelto la dura, puntando su una strategia più conservativa.

Alla partenza, Leclerc ha subito preso il comando, riuscendo a sopravanzare Piastri, seguito da Perez, che è riuscito a passare Sainz alla seconda curva. Verstappen, intanto, ha attaccato Russell, cercando di recuperare posizioni. La battaglia tra i piloti nelle prime posizioni si è subito accesa, con Piastri che, pur non riuscendo a superare Leclerc nelle prime fasi, si è mantenuto molto vicino, sempre in zona DRS. Perez, dal canto suo, ha cercato di avvicinarsi ulteriormente, mantenendo sotto controllo i rivali.

Leclerc ha iniziato a imporre il suo ritmo, facendo registrare giri veloci, mentre Piastri cercava di rimanere in scia. Tuttavia, con il passare dei giri, la pressione del pilota McLaren è diventata sempre più evidente. Leclerc ha approfittato della situazione per allungare leggermente, guadagnando un margine di alcuni secondi. Dietro di loro, Perez ha mantenuto un certo distacco, con Sainz, Russell e Verstappen che continuavano a lottare per le posizioni intermedie. Le prime soste ai box hanno portato i primi scossoni nella classifica, con Leclerc che ha effettuato il suo pit stop, ripartendo davanti a Piastri, mentre Perez, con una strategia diversa, si trovava momentaneamente più indietro. La sfida tra Piastri e Leclerc è diventata sempre più intensa, con l’australiano che ha iniziato a preparare l’attacco decisivo. Finalmente, al ventesimo giro, Piastri è riuscito a trovare il varco giusto, sorpassando Leclerc e prendendo il comando della gara.

Da quel momento, la gara si è trasformata in un serrato duello tra i due, con Leclerc che ha provato più volte a riprendersi la prima posizione, senza però riuscirci. Piastri, con una guida impeccabile, ha difeso la sua leadership, chiudendo ogni varco possibile. Nel frattempo, Perez si è avvicinato ulteriormente, mentre Russell e Verstappen si sono scambiati le posizioni, con il pilota della Mercedes in grande forma. A pochi giri dalla fine, un incidente tra Sainz e Perez ha portato all’ingresso della Virtual Safety Car, neutralizzando così le emozioni finali. Questo ha garantito a Piastri una vittoria meritatissima, con Leclerc che ha dovuto accontentarsi della seconda posizione, mentre Russell è riuscito a salire sul podio in terza posizione.

La vittoria di Piastri in Azerbaijan rappresenta un grande traguardo per il giovane pilota della McLaren, mentre Leclerc e Ferrari continuano a mostrare segni di miglioramento, pur non riuscendo a concretizzare il successo. Il Gran Premio si è concluso in un’atmosfera carica di tensione e soddisfazione, con molti spunti di riflessione per le gare future.

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F1: Charles Leclerc fa il poker a Baku. Quarta pole position consecutiva

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Charles Leclerc ha conquistato la pole position nel Gran Premio dell’Azerbaigian, la quarta consecutiva sul circuito di Baku e la 26ª in carriera. Una prestazione eccezionale per il pilota della Ferrari, che ha dominato una sessione di qualifiche carica di emozioni e colpi di scena.

Le qualifiche sono iniziate con i piloti pronti a sfidarsi, ma già nei primi momenti si è verificato un episodio che ha penalizzato Leclerc: il monegasco è stato sanzionato con una reprimenda per aver rallentato troppo poco sotto bandiera gialla durante le prove libere 3. Nonostante questo contrattempo, Leclerc ha subito mostrato di avere un ottimo passo, dominando le fasi iniziali della Q1.

Durante il primo tentativo, Sergio Perez ha segnato il miglior tempo, con Leclerc e Verstappen subito dietro, seguiti da Carlos Sainz e Franco Colapinto, autore di un’ottima prestazione. Con il passare dei minuti, Leclerc è salito in cattedra, migliorando il suo tempo e portandosi al comando della sessione, seguito da George Russell, mentre Max Verstappen ha rischiato l’eliminazione, ma è riuscito a salvarsi all’ultimo istante.

La Q1 si è conclusa con l’eliminazione clamorosa di Lando Norris, che non è riuscito a trovare il giusto ritmo per qualificarsi tra i primi quindici, lasciando così spazio agli altri contendenti. Daniel Ricciardo, Valtteri Bottas, Guanyu Zhou e Esteban Ocon sono stati anch’essi eliminati, chiudendo prematuramente la loro sessione.

Nella Q2, la lotta per accedere alla top ten si è intensificata. Oscar Piastri ha inizialmente impressionato con il miglior tempo provvisorio, ma presto Verstappen ha preso il comando, facendo segnare un giro veloce. Perez e Leclerc hanno risposto, piazzandosi alle sue spalle. Con un ultimo giro perfetto, Leclerc ha chiuso la sessione al secondo posto, a soli 14 millesimi dall’olandese, garantendosi così l’accesso alla fase finale delle qualifiche.

La Q3, decisiva per l’assegnazione della pole, ha visto subito le Ferrari protagoniste, con Leclerc e Sainz in testa dopo il primo tentativo. La lotta per la pole è diventata serrata, ma l’ultimo giro ha visto ancora una volta Charles Leclerc fare la differenza. Con una guida impeccabile, il pilota della Ferrari ha firmato il miglior tempo, battendo Piastri, Sainz, Perez e tutti gli altri contendenti. Da segnalare anche un clamoroso errore della Williams, che ha fatto uscire Alex Albon con un convogliatore per raffreddare il motore ancora installato. Questo errore ha comportato una penalizzazione per unsafe release, ma non ha impedito al pilota di qualificarsi tra i primi dieci.

Con questa pole, Leclerc si conferma il re delle qualifiche di Baku, pronto a partire davanti a tutti nella gara di domani, in programma alle ore 13:00 (ora italiana).

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F1: FP3 Sorprendente Russel, RedBull ritorna al passo

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foto da: Automotore.it

E dal nulla spuntò George Russell. Nel terzo turno libero di Baku, la sessione in cui si prepara la qualifica, l’inglese della Mercedes si è portato in cima alla classifica che vedeva leader la Ferrari di Charles Leclerc. Russell ha segnato il tempo di 1’42″514 mentre il monegasco poco prima aveva realizzato il crono di 1’42″527, Una differenza di 13 millesimi. Russell e Leclerc hanno viaggiato fortissimo e si sono messi alle spalle le due McLaren-Mercedes. Lando Norris è risultato terzo, ma a 223 millesimi, un soffio davanti al compagno di squadra Oscar Piastri.

Red Bull sembra essere tornata in affanno dopo l’exploit del primo turno libero di venerdì. Max Verstappen è quinto con un distacco di tre decimi e mezzo da Russell mentre Sergio Perez è settimo a mezzo secondo dal leader. Carlos Sainz non ha fatto meglio del sesto tempo dopo anche essere stato ostacolato da Perez. Buona sessione per la Williams-Mercedes con Alexander Albon ottavo e Franco Colapinto nono divisi da poco meno di due decimi. Su un tracciato complicato come Baku.

Esteban Ocon non ha percorso neanche un giro. Oliver Bearman ha sporcato il suo primo weekend in F1 con la Haas andando a picchiare, banalmente, contro le barriere della curva 1 al suo secondo giro. Ricordiamo che Bearman con la Ferrari

 

 

 

 

 

foto da: X @F1

foto da: X @F1

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