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Nel segno di Vlahovic e della Next Gen, la Juventus si prende la vetta della Serie A

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Foto: X Lega Serie A

Dopo la convincente vittoria dello Stadium contro il Como, la Juventus cala un altro tris ed espugna il Bentegodi. Nel primo tempo la rete di Vlahovic stappa la gara, e prima dell’intervallo il gol di Savona chiude virtualmente il match. Nel secondo tempo il sigillo definitivo di Vlahovic, su rigore, per altri tre punti che consegnano la vetta a Thiago Motta, in vista del big match di domenica prossima contro la Roma.

In avvio le due squadre non si scoprono e rimangono molto corte, favorendo una prima parte di gara basata su duelli uomo su uomo. Sospinta dal canto incessante dei tifosi, il Verona approccia in maniera energica, mostrando la stessa personalità vista nella grande vittoria alla prima giornata contro il Napoli. La pressione alta degli uomini di Zanetti non permette alla Juve di sviluppare con lucidità e solo con la crescita in mezzo al campo di Locatelli e il continuo movimento dei tre trequartisti, i bianconeri riescono a rialzare il ritmo e guadagnare terreno. Al 20′ viene annullato un gol a Savona, per evidente posizione di off-side del terzino italiano classe 2003, lanciato dal 1′ da Thiago Motta dopo i 45′ della prima giornata contro il Como -e le condizioni non ottimali di Danilo. La Juventus passa in vantaggio al 27′ quando Duda perde palla nel contrasto con Locatelli, la sfera arriva a Yildiz che serve in area Vlahovic, bravo a controllare e anticipare la conclusione per evitare la chiusura dei tre centrali scaligeri, prima rete del centravanti serbo in questa Serie A dopo la sfortunata prestazione contro il Como (condita da un palo e da un gol annullato). La reazione dell’Hellas arriva dal punto di vista della personalità, con gli scaligeri che rimangono in partita e cercano di costruirsi occasioni per pareggiare, ma la Juventus continua a gestire con parsimonia il possesso e nel momento in cui va in verticale punisce nuovamente: Cambiaso viene servito tra le linee e serve sull’esterno Mbangula, abile nel crossare di prima sul secondo palo dove Savona incrocia di testa sul secondo palo e il contrasto tra Vlahovic e Coppola permette al pallone di entrare in porta senza l’intervento di Montipò.

La ripresa comincia sugli stessi ritmi dell’inizio gara, con ritmi piuttosto blandi e la Juve in pieno possesso del pallone e del risultato, alla ricerca di spazi dove colpire e infliggere il colpo di grazia. Al 51′ Cabal rischia la giocata e riesce a venire fuori con il pallone tra i piedi, servito prontamente in profondità per Mbangula che entra in area e conquista il calcio di rigore a causa dell’intervento in ritardo di Tchatchoua. Dal dischetto Vlahovic incrocia il mancino, spiazza Montipò e fa 3-0. Zanetti prova a riaccendere la miccia ai suoi dopo il tris bianconero, inserendo forze fresche dalla panchina. Il triplo vantaggio permette alla Juve di gestire il possesso con calma olimpica e continuo movimento e interscambio dei ragazzi di Thiago Motta. Nel finale la girandola di cambi di Thiago Motta, che decide di far esordire Kalulu oltre all’ingresso di Douglas Luiz, addormenta ulteriormente la partita, indirizzando definitivamente la gara a favore dei bianconeri.

Altra grande prova di forza della squadra di Thiago Motta, che chiude per la seconda volta la gara senza subire gol e con tre gol all’attivo. Le scelte del tecnico italo-brasiliano con gli innesti dalla Next Gen, e un radicale stravolgimento tattico, conquista la vetta della Serie A. Conferma preziosa per la Juventus, con la continua crescita dei giovani e il ritorno al gol di Vlahovic. Per il Verona una prestazione che non da seguito alla preziosa vittoria contro il Napoli, ma ogni velleità scaligera è stata interrotta dal doppio schiaffo subito nel primo tempo. Domenica il primo grande banco di prova per la Juventus, che ospiterà allo Stadium la Roma di Daniele De Rossi; il Verona farà visita al Genoa per rialzare la testa e continuare a scalare la classifica.

 

Nell’altro match di questo lunedì che conclude questa seconda giornata di campionato, Cagliari e Como pareggiano 1-1. All’Unipol Domus va in scena una bella partita, con le due squadre che non risparmiano tatticismi e spregiudicatezza. Nella prima frazione i sardi si portano in vantaggio grazie al colpo di testa, di rapina, di Piccoli. Nel secondo tempo i lariani pareggiano grazie alla sponda sul secondo palo di Dossena per Cutrone che realizza il primo gol del Como in questa Serie A. Nel finale il Como sfiora più volte il vantaggio, ma non riesce a superare Scuffet. Secondo pareggio consecutivo per il Cagliari di Davide Nicola, mentre per il Como questo è il primo punto al ritorno nel massimo campionato.

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