Motori
F1: La Pagella del Gran Premio d’Olanda

La Formula 1 non poteva avere un ritorno più emozionate dopo la pausa estiva. I nostri piloti ci hanno regalato emozioni indescrivibili, ma soprattutto inimmaginabili. La lotta per il titolo mondiale diventa sempre più serrata; grazie ai miglioramenti della McLaren Lando Norris si avvicina sempre di più a Max Verstappen in classifica, il quale ha ultimamente riscontrato difficoltà con la sua vettura, un tempo dominante.
Ecco la pagella piloti del Gran Premio d’Olanda:
Lando Norris: 10
Ottima gara da parte dell’inglese che taglia il traguardo con 20 secondi di vantaggio sul campione del mondo in carica. Semplicemente sublime! Tuttavia, il giovane Lando non merita la lode questa volta a causa dell’immediata perdita della pole position alla partenza del Gran Premio.
Max Verstappen: 9
Un Gran Premio di casa inusuale per Max Verstappen, abituato alla vittoria, soprattutto a casa sua e con i suoi tifosi Orange. Le difficoltà per l’olandese continuano e si fanno sempre più vere; tutti i secondi di distanza dal leader lo rendono veramente incredulo sulle prestazioni della RB20 e sul ormai lontano dominio della scuderia austriaca.
Charles Leclerc: 9.5
Il monegasco ha fatto del suo meglio per far andare al meglio la SF24. Nonostante ci volesse un piccolo miracolo per arrivare sul podio in un circuito su carta non favorevole per la Ferrari, lui lo ha fatto. Ha compiuto quel piccolo gesto di speranza che serviva ai tifosi di Maranello, dopo un momento non molto facile.
Oscar Piastri: 7.5
Gran Premio piatto da parte dell’australiano, ci si aspettava di più da lui, ma la differenza di prestazione rispetto al compagno di squadra è stata molto evidente questa volta. Per di più non c’è stato nessun attacco per tutta la durata della gara.
Carlos Sainz: 8.5
Anche Sainz compie una gara considerevole. Dalla decima casella in griglia arriva sorprendentemente in top 5. Dopo il momento difficile e stressante, a causa del mercato piloti, il futuro pilota della Williams ritorna trionfante.
Sergio Perez: 6.5
Rispetto a prima della pausa estiva porta è abbastanza migliorato, ma continua a essere l’anello debole del team. Tuttavia, la Red Bull aspetta il suo Gran Premio di casa per motivi commerciali per prendere una decisione sul suo futuro; grande favore della scuderia austriaca al messicano.
George Russell e Lewis Hamilton: 6
In questo weekend abbiamo visto una Mercedes diversa, non è stata la stessa vettura dei precedenti Gran Premi. George Russell, dopo una grande qualifica,è riuscito a malapena a stare davanti al compagno di squadra. Mentre Lewis Hamilton è riuscito a rimontare e a guadagnare dei punti, facendo anche dei sorpassi di classe.
Pierre Gasly: 7
Ottima gara del francese, che porta a casa dei punti importanti per la sua scuderia. Si vede già l’effetto dell’arrivo di Briatore nel team con l’ A524 in Q3 e l’incredibile top 10 portata a casa da Gasly.
Fernando Alonso: 6
Alonso fa il possibile con la sua attuale vettura e riesce a conquistare solamente un punto. L’AM24 viene sconfitta anche dall’Alpine di Gasly, molto confidente in questo circuito.
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Oltre il limite: Gran Premio della Repubblica Ceca

Dopo l’ennesimo show mozzafiato di Marc Márquez in Germania, che lo ha visto ancora una volta salire sul gradino più alto del podio, la MotoGP è pronta a infiammare l’asfalto della Repubblica Ceca! Si riaccendono i motori sul leggendario circuito di Brno, a due passi dall’omonima città, per un Gran Premio che promette scintille. Dopo essere stato tolto dal calendario nel 2021, questo iconico circuito torna a far sognare con i suoi 5,403 chilometri di adrenalina pura e le sue 14 curve che promettono spettacolo.
In questi anni, il circuito ha subito importanti ristrutturazioni: un nuovo manto d’asfalto è stato posato, promettendo ai piloti una maggiore aderenza e, di conseguenza, la possibilità di spingere le moto al limite per migliori prestazioni. Ma non è solo una questione di velocità: sono state apportate anche importanti modifiche strutturali ad alcune aree del tracciato e le vie di fuga sono state ampliate. Questi interventi hanno permesso di elevare ulteriormente gli standard di sicurezza, rendendo la pista più sicura per tutti i partecipanti.
Gli occhi saranno puntati sul campione dell’Aprilia Jorge Martin, il quale torna in pista dopo essere stato assente per gran parte del calendario a causa di un grave infortunio; tuttavia anche per questo weekend il favorito è lo spagnolo del team Ducati ufficiale che continua a essere in netto vantaggio rispetto i suoi rivali. Invece sarà assente in questo fine settimana Maverick Vinales, a causa di un infortunio alla spalla avvenuto al Sachsenring e al posto suo ci sarà lo spagnolo Pol Espargaro.
Il programma completo del weekend:
Venerdì 18 Luglio
10:45 Prove Libere 1
15:00 Pre Qualifiche
Sabato 19 Luglio
10:10 Prove Libere 2
10:50 Qualifiche
15:00 Sprint Race
Domenica 20 Luglio
9:40 Warm Up
14:00 Gara
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Motogp: Top e Flop del Gran Premio della Germania

Il weekend tedesco al Sachsenring ha offerto uno spettacolo ricco di colpi di scena, con il dominio incontrastato di Marc Márquez da un lato e una serie di cadute sfortunatissime dall’altro. Analizziamo insieme i top e i flop di questo Gran Premio.
Top
Ancora una volta, il Sachsenring si conferma il regno di Marc Márquez. In sella alla sua Ducati ha conquistato pole position, vittoria nella sprint e nella gara domenicale e per non farsi mancare nulla anche il giro veloce. Ha condotto ogni singolo giro del Gran Premio, dimostrando un controllo e una padronanza della sua moto impareggiabile dall’inizio alla fine.
Pecco Bagnaia ha messo in scena una rimonta intelligente e calcolata al Sachsenring, capitalizzando ogni minimo errore degli avversari per assicurarsi un podio fortunato la domenica. Nonostante un weekend che fino a quel momento si era rivelato disastroso – con una qualifica in undicesima posizione e un piazzamento fuori dalla top 10 nella Sprint Race del sabato – il campione italiano è riuscito a ribaltare le sorti e a migliorare significativamente il suo risultato complessivo.
Fabio Quartararo ha vissuto un weekend inusuale al Sachsenring. Contro le sue aspettative, ha conquistato un terzo posto nella Sprint Race, seguito da un quarto piazzamento nel Gran Premio domenicale. Nonostante i buoni risultati, il pilota francese non si è detto soddisfatto, soprattutto a causa dell’ampio distacco che lo separava dal terzo classificato nella gara principale.
Flop
Lorenzo Savadori ha subito una domenica disastrosa dal canto suo. Nei primi giri di gara cade in curva 1, ma riesce a ripartire solo per cadere una seconda volta a fine gara sempre nella stessa zona. La seconda caduta gli causa una penalità di doppio giro lungo da scontare durante il prossimo Gran Premio.
Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi stavano disputando una gara formidabile, entrambi saldamente in zona podio e in lotta per un piazzamento eccellente alle spalle di Marc Marquez. Purtroppo, la loro corsa promettente è stata infranta da una doppia sfortuna: sono caduti, uno dopo l’altro e a pochi giri di distanza, nella medesima curva. Un epilogo amaro che ha vanificato la possibilità di conquistare un ricco bottino di punti, rovinando completamente una prestazione che si preannunciava memorabile.
Motori
Motogp: Il SascherKing vince per la dodicesima volta sul circuito tedesco

Il cielo sopra il Sachsenring è terso, la tribuna è un mosaico di colori, bandiere e adrenalina. Mentre l’inno tedesco risuona potente, i piloti sono già sulla griglia. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni. Marc Marquez viene festeggiato dalla Ducati per le sue 200 partenze in MotoGP, ma non c’è tempo per emozionarsi troppo: tra poco si abbassano i semafori e sarà battaglia vera.
I motori rombano, i nervi sono tesi. Lo scatto è bruciante. Marc Marquez scatta perfettamente, Bezzecchi come un proiettile si infila subito in seconda posizione alla prima curva. Diggia è aggressivo, tenta di guadagnare terreno ma va largo, rientra terzo. Zarco, scattato bene, perde terreno e scivola in quinta posizione. Bagnaia è indemoniato: guadagna tre posizioni già al primo giro, è settimo, precedendo Quartararo e Marini. La gara prende subito un ritmo feroce. Bezzecchi e Diggia iniziano un duello senza tregua per la seconda posizione. Si sorpassano e si rispondono colpo su colpo, mentre Marc Marquez davanti costruisce pazientemente il proprio vantaggio. Il gruppo si assesta ma la calma è solo apparente. Alle loro spalle, Alex Marquez si fa sotto, e al terzo giro c’è già un duello a tre per il podio provvisorio: Diggia infila Bezzecchi, Alex approfitta per infilarsi ma viene subito respinto da Marco. Le posizioni si scambiano di continuo, il fiato è sospeso in ogni curva. Al quarto giro arriva la prima caduta pesante: Pedro Acosta scivola, travolto da un errore che lo mette fuori gara. Con lui finisce anche Oliveira, coinvolto in un contatto nello stesso frangente. Davanti, Marquez continua a spingere: il suo vantaggio su Diggia cresce a ogni passaggio. A metà gara, il ritmo è martellante, preciso, chirurgico. Il gruppo di testa vede ancora Marc leader, seguito da Diggia, Bezzecchi, Alex Marquez e Bagnaia. L’italiano campione del mondo sta studiando con attenzione i movimenti davanti a sé.
Dietro, anche le retrovie si incendiano: Aldeguer e Miller ingaggiano un duello ruota a ruota per l’ottava posizione. Dopo due giri di scintille, Aldeguer ha la meglio. La battaglia non manca neppure più indietro, con sorpassi e contro-sorpassi a ogni curva. Poi, inizia la serie di colpi di scena che cambia la gara. Al giro 18, Di Giannantonio cade in curva 1. Era secondo. Un errore solitario, ma in contemporanea anche Zarco finisce nella ghiaia. Una doppia caduta che stravolge la classifica. Bezzecchi eredita il secondo posto. Non per molto. Tre giri più tardi, anche Marco Bezzecchi viene tradito dalla stessa curva 1. Cade, lasciando spazio a Alex Marquez e Bagnaia, che ora si ritrovano incredibilmente sul podio. Da dietro, Pecco ha fatto una rimonta intelligente e calcolata, sfruttando ogni occasione. Il Sachsenring diventa una trappola: Mir e Ogura si toccano e cadono entrambi, ancora in curva 1. E nel caos finisce anche Savadori. A quel punto, i ritirati sono tanti e la gara cambia volto. Nelle retrovie, Jack Miller e Luca Marini si affrontano senza risparmiare nulla per la sesta posizione. È un corpo a corpo tecnico e muscolare, di quelli che raccontano tutta la fame di chi non vuole arrendersi neanche per una manciata di punti. Inizia l’ultimo giro. Il pubblico è tutto in piedi. Le cadute hanno fatto fuori alcuni dei protagonisti più attesi, ma Marc Marquez è lì davanti, implacabile, costante, deciso. Alex lo segue con distacco prudente, mentre Bagnaia spreme tutto per avvicinarsi al fratello d’arte, ma ormai non c’è più spazio per cambiamenti.
Marc Marquez taglia il traguardo per primo. Vince con autorità e lucidità una gara che ha visto cadere quasi tutti i pretendenti al podio. Il Sachsenring si conferma il suo feudo, un circuito dove Marc sembra avere una marcia in più. Alle sue spalle, Alex Marquez completa una giornata perfetta per la famiglia, mentre Bagnaia chiude terzo con una delle sue migliori rimonte dell’anno, partito dall’undicesima casella. Applausi, abbracci, bandiere al vento. È festa per Ducati, è festa per i fratelli Marquez, è festa per il motociclismo. Un Gran Premio pieno di colpi di scena, cadute, rimonte e cuore. Al Sachsenring oggi si è scritto un altro capitolo di leggenda.
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