Calcio

Il Super Commento della 2ª giornata di Serie A

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Grafica: Julya Marsala

Il commento completo di tutte le partite, con la Top11 alla fine, della seconda giornata di Serie A.

Parma – Milan

Il Parma di Pecchia ha dimostrato quanto può essere complicato giocare al Tardini, imponendosi contro il Milan. La partenza lampo dei ducali ha colto impreparata la retroguardia rossonera sin dai primi minuti di gioco e Man ha avuto l’occasione di fare due su due in campionato approfittando della dormita della difesa. Durante tutto il primo tempo si è visto un Milan molto disorganizzato in fase offensiva e traballante nelle retrovie. Il debutto di Pavlovic ha fatto vedere più luci che ombre, il difensore serbo nonostante qualche pallone perso di troppo a centrocampo, si è dimostrato solido nelle marcature e molto rognoso, in più ha sfiorato il gol in due occasioni nel primo tempo dimostrandosi un gande saltatore e un giocatore di carattere. Nel momento in cui i rossoneri sembravano entrati in partita, il Parma si è prontamente chiuso per poi ripartire, sfiorando il raddoppio diverse volte al termine della prima frazione. Nel secondo tempo si è respirata la stessa aria, i ducali alla lunga concedono spazio al Milan che trova la rete del pareggio al 66′ con Pulisic. Ma nel momento in cui i rossoneri sembravano essere in dominio dell’incontro i padroni di casa hanno colpito nuovamente in contropiede, stavolta con Alqmvist, che assiste Cancellieri nel gol vittoria che ha chiuso i giochi. I due nuovi acquisti non hanno deluso e tutto il Parma ha dato l’impressione di essere pronto per questa Serie A. Pecchia ha tramesso al meglio ai suoi ragazzi come stare in campo, e nei due incontri disputati finora il Parma ha conquistato 4 punti. Al contrario, il Milan di Fonseca è ancora molto acerbo. Il ritorno dall’inizio di Theo Hernandez non ha dato la spinta offensiva desiderata, e rimangono ancora tanti i dubbi da risolvere per l’allenatore portoghese, partendo dall’impiego di Loftus-Cheek, oggi nella veste di trequartista mentre alla scorsa arretrato a centrocampo. Sicuramente una partenza sottotono che dovrà cambiare in fretta visti i quattro gol subiti in due partite, troppi se si vuole puntare in alto questa stagione.

Udinese Lazio

L’Udinese trova il primo successo in campionato contro la Lazio. In soli cinque minuti i padroni di casa passano in vantaggio grazie al colpo di testa vincente di Lucca. Per la Lazio è già il secondo gol subito dopo pochi minuti dal calcio d’inizio. Se alla scorsa i biancocelesti non ci avevano messo molto a reagire, questa volta i ragazzi di Baroni hanno fatto molta fatica a trovarsi in campo e rendersi pericolosi per la difesa bianconera, nonostante un possesso palla prolungato, ma inefficace. Nel corso del primo tempo l’Udinese va vicino al raddoppio con Thauvin ma Provedel risponde presente negando la gioia del gol al francese, ispirato dopo l’assist a Lucca nell’occasione dell’1-0. La Lazio sfiora il pareggio solo sul finale del primo tempo dove il pallone messo in mezzo da Zaccagni da calcio d’angolo rischia di trasformarsi in autorete dopo una deviazione maldestra di Lucca. Anche nel secondo tempo, i biancocelesti si addormentano dopo pochi minuti dal fischio d’inizio e Thauvin dopo aver recuperato palla a metà campo entra in area e buca Provedel vincendo il secondo duello. La ripresa fa da specchio alla prima frazione, le poche iniziative e il giro palla troppo lento e prevedibile rende vita facile ai padroni di casa. Neanche l’ingresso in campo di Dia riesce a dare la scossa per accendere la partita biancoceleste. L’Udinese  grazie ad una fase difensiva molto solida conquista i primi tre punti del suo campionato , subendo la rete della bandiera solo al 95′ con Isaksen. Rispetto all’incontro casalingo col Venezia la Lazio è stata meno cinica e molto disorganizzata. Tocca a Baroni trovare la quadra e dare alla Lazio un’identità di gioco più dominante e cinica. L’ottimo approccio alla gara da parte dei ragazzi di Runjaic permette all’Udinese di tornare a vincere in casa contro la Lazio, vittoria che mancava dalla stagione 2012/13.

Monza – Genoa

All’U-Power Stadium il Genoa conquista i tre punti e trova la sua prima vittoria in campionato contro il Monza. Gilardino non perde tempo e schiera sin da subito i due centravanti Vitinha e Pinamonti ma nell’incontro regna l’equilibrio, equilibrio che si spezza solo sul finale del primo tempo con Pinamonti. L’ex Sassuolo alla sua seconda avventura in maglia rossoblù, sblocca la gara con una girata di testa vincente che indirizza il match sfruttando il cross perfetto di Sabelli. Il Monza conferma le difficoltà nel trovare il gol dopo il pareggio a reti bianche di Empoli, problema da estirpare alla radice per puntare ad un campionato tranquillo. Il grifone disputa un secondo tempo ordinato, difendendo senza concedere nulla ma pungendo nelle ripartenze, dando continuità al pareggio casalingo con i campioni d’Italia in carica.

Inter – Lecce

Davanti un San Siro stracolmo peri campioni d’Italia, i nerazzurri battono il Lecce. L’Inter domina sul piano del gioco e trova la rete del vantaggio dopo appena cinque minuti.  I traversoni ‘da quinto a quinto’ a cui ci abituato Inzaghi valgono la rete di Darmian che insacca il cross di Dimarco sporcato da Taremi, siglando il suo decimo centro con la maglia nerazzurra. Dopo la prima batosta subita con l’Atalanta, il Lecce di Gotti non riesce ad entrare in partita e a San Siro si gioca un incontro a senso unico. La ripresa fa da specchio a quello che si è visto nel primo tempo, un Inter affamata di vittoria come ha specificato Inzaghi nel post partita. Al 70′ Calhanoglu raddoppia su calcio di rigore concesso per la trattenuta di Gaspar ai danni di Thuram.  Nonostante l’assenza di Lautaro Martinez (non convocato per un affaticamento), Taremi si è fatto trovare pronto non facendo rimpiangere l’argentino. La ‘panchina lunga’ dell’Inter si riconferma un’arma importantissima per lottare nuovamente al titolo di campioni d’Italia. Partenza in salita per il club pugliese che si ritrova dopo due giornate ancora a zero punti e zero gol fatti.

Fiorentina – Venezia

Non si va oltre lo 0-0 a Firenze tra la Fiorentina e il Venezia. Nel primo tempo i ritmi fanno fatica a decollare ma è la Fiorentina a fare la partita arrivando a concludere in porta con Kouamè, Parisi e Richardson ma Joronen ha vinto tutti i duelli e blindato la porta tenendo in piedi il Venezia. Nonostante il maxi turnover in Conference (9 cambi su 11) , la Fiorentina non riesce ad imporsi sulla neopromossa. Anche nella ripresa i padroni di casa fanno fatica ed il Venezia che prova a prendere campo senza però sbilanciarsi troppo. Il match prosegue sui ritmi iniziali nonostante entrambi gli allenatori abbiano messo mano alle panchine per sbloccare lo 0-0 ed entrambe le formazioni si accontentano di un punto a testa. Palladino manca ancora l’appuntamento con la prima vittoria da allenatore dei viola, mentre il Venezia conquista il suo primo punto in campionato.

Torino – Atalanta

Il Torino conquista la vittoria in un match combattutissimo contro l’Atalanta. Il match si accende subito ed entrambe le squadre regalano spettacolo sin dai primi minuti lottando per non lasciare il comando del gioco all’altra e rendendo l’esito del match impronosticabile. Anche dopo la partenza di Bellanova i granata non hanno sofferto la sua assenza, rimanendo lucidi e imprevedibili in zona offensiva. Il primo gol del match lo ha messo a segno Retegui che dimostra il grande momento di forma, con una girata di testa spedisce la sfera sotto l’incrocio, imprendibile per Milinkovic-Savic. Il Toro reagisce subito pareggiando dopo pochi minuti, Adams dimostra grande personalità nel suo debutto da titolare e con un pallone in verticale mette in porta Ilic che sfugge dalla marcatura di Ederson e mette a sedere Carnesecchi con con uno scavetto pareggiando i conti. Il secondo tempo prosegue a ritmi elevati, cinque minuti dopo l’inizio della ripresa, il Torino sigla il gol vittoria grazie alla determinazione di Che Adams nel seguire l’azione. il tiro di Zapata viene deviato con un miracolo da Carnesecchi ma lo scozzese è il primo a raccogliere la sfera e completare la rimonta a favore di un ottimo Torino, che dopo il pareggio in esterna col Milan alla prima di campionato, passa in vantaggio al 49′ contro un’Atalanta molto agguerrita ma contata in zona offensiva (complice la non convocazione di Lookman). Le occasioni non mancano, ma manca la precisione dell’attaccante puro a De Ketelaere che stampa il palo di testa al 65′ mancando ancora una volta l’appuntamento con il gol. Gli ultimi minuti del match hanno infiammato l’Olimpico Grande Torino, Milinkovic-Savic para un calcio di rigore a Pasalic che si fa ipnotizzare. Con questo intervento magistrale il Toro ha messo le mani sui primi tre punti di questa stagione. Il Toro di Vanoli ha dimostrato di essere una delle squadre più ostiche da affrontare in questo momento della stagione e i principi di gioco del tecnico italiano sembrano già ben improntati nei giocatori granata, in attesa del completamento del mercato .

Roma – Empoli

L’Empoli piega l’Olimpico e merita i tre punti contro i giallorossi. Nonostante la prima grande occasione sprecata da Gyasi, la Roma continua a dimostrare una difesa poco solida e disorganizzata. L’Empoli sfiora il vantaggio una seconda volta in contropiede con Colombo che a portiere battuto, colpisce il legno dopo l’intervento provvidenziale di Svilar su Fazzini, errore da matita rossa per l’attaccante di proprietà del Milan. Sebbene la presenza in campo di Dybala e Soulè, la manovra offensiva è risultata poco cinica e inconcludente con i due argentini che si pestavano i piedi nella stessa zona di campo. L’Empoli trova il vantaggio allo scadere del primo tempo con la rete di Gyasi mettendo in salita il match per i padroni di casa. Alla ripresa, la Roma spinge per il pareggio ma risulta sfortunata colpendo due legni consecutivi nella stessa azione. I toscani sfruttando i buchi lasciati dalla retrovia giallorossa raddoppiano su calcio di rigore trasformato da Colombo, causato dall’intervento sciocco di Paredes ai danni di Esposito. Sul finale la Roma accorcia le distanze con Shomurodov ma il match termina con la vittoria degli azzurri e con l’amaro in bocca per i padroni di casa a causa del terzo legno della serata colpito da Dybala. L’Empoli conquista la sua prima storica vittoria all’Olimpico contro i giallorossi e vola a quattro punti in classifica, la Roma resta ferma ad uno.

Napoli – Bologna

Il Napoli di Conte schiaccia il Bologna, ottiene la prima vittoria stagionale e rialza la testa dopo la pesante sconfitta di Verona. Gli azzurri aggrediscono gli avversari sin dai primi minuti e sfiorano il vantaggio con Raspadori, schierato ancora una volta da prima punta in attesa dell’arrivo di Romelu Lukaku. I rossoblù fanno fatica ad entrare in partita e riescono ad arrivare alla porta difesa da Meret solamente nella prima mezz’ora di gioco. Allo scadere del primo tempo dopo un dominio partenopeo, Di Lorenzo sigla il primo gol stagionale del Napoli di Conte calciando di mancino dopo l’assist illuminante di Kvaratskhelia. Nella ripresa continua il dominio azzurro e la fitta rete di passaggi impedisce al Bologna di imporsi anche nel secondo tempo. Seppure ancora il secondo incontro ufficiale per Vincenzo Italiano, il gioco bolognese dello scorso anno sembra essere ben lontano da quello visto in questa partenza di stagione. Al 75′ il georgiano raddoppia e spegne le poche speranze rossoblù ad un quarto d’ora dalla fine e, nei minuti finali, David Neres si presenta ai tifosi partenopei mettendo l’assist per Simeone chiudendo i giochi al Maradona. Il Napoli di Antonio Conte inizia a prendere forma, mentre il Bologna manca per la seconda volta l’appuntamento con la vittoria, palesando ancora una volta una sostanziosa inconcludenza negli ultimi metri, dove gli attaccanti felsinei (eccetto Orsolini, che però ha segnato su rigore) sono ancora alla ricerca del primo gol su azione.

Cagliari – Como

Un punto a testa tra Cagliari e Como nell’incontro dell’Unipol Domus. Nella prima frazione entrambe le squadre si sono studiate cercando di concedere poco all’avversario. Al 13′ Zito Luvumbo colpisce un legno con una conclusione insidiosa deviata da Reina mentre, intorno alla mezz’ora di gioco, ci ha provato Strefezza dalla distanza. Negli ultimi istanti del primo tempo, Piccoli anticipa Reina e sblocca il risultato a favore degli isolani. Nel secondo tempo il Como spinge per il pareggio scendendo in campo con il piglio giusto. L’1-1 arriva grazie alla zampata di Cutrone, che anticipa Zappa e mette in rete il pallone deviato da Dossena sul corner battuto da Strefezza. Grazie a questo gol, i neopromossi iniziano a credere nel colpaccio e il clima del match inizia ad infiammarsi. Entrambe le squadre creano tanto e concedono tanto. A venti dalla fine Nico Paz svirgola il pallone che carambolando su Cutrone costringe Scuffet a compiere un miracolo per alzare il pallone sopra la traversa ed evitare il gol. Il Como sfiora il vantaggio altre due volte con Cerri sul finale che non ha la lucidità di spedire la palla in rete da posizione ravvicinata. Secondo punto di fila per il Cagliari che non riesce a trovare la prima vittoria tra le mura amiche. Il Como di Fabregas conquista il suo primo punto nel massimo campionato dimostrando coraggio e intraprendenza, mancati nel primo incontro con la Juventus. Il mercato continua a far arrivare giocatori interessanti sulle rive del lago, e adesso i lariani sono chiamati ad alzare sempre di più l’asticella.

Hellas Verona-Juventus

Serviva un’altra prova di forza alla Juve di Thiago Motta, e la prova è arrivata. I bianconeri al Bentegodi sbaragliano il Verona e si prendono la vetta della classifica in solitaria. Le idee intraviste alla prima di campionato contro il Como sono state riconfermate ed hanno portato i loro frutti. Nonostante l’avvio molto corsggioso e intraprendente dei ragazzi di Zanetti , la gestione della gara dei bianconeri è pressoché perfetta. Nel momento in cui la Juve alza il ritmo, comincia a produrre palle gol a profusione e apre la gara grazie a una giocata collettiva in fase di pressione, che porta Locatelli al recupero palla e Yildiz all’assist per Vlahovic. La gara gagliarda e sorniona del Verona prosegue senza sussulti, e al momento del raddoppio di Savona, scelta vincente di Thiago Motta che conferma il suo pieno appoggio nella rosa e nei giovani da impiegare. Nella ripresa il doppio vantaggio spezza le gambe agli scaligeri, con la Juve che controlla senza rischi e trova anche il terzo gol grazie alla giocata di Mbangula e al rigore realizzato da Vlahovic. Una prestazione maiuscola, la seconda per 3-0, che proiettano i bianconeri al primo posto in classifica. Le scelte del tecnico italo-brasiliano, abbinato a un nuovo modo di gestire la fase di pressione e possesso, portano la Juve a essere dominante per lunghi tratti della partita, riuscendo a gestire il ritmo a proprio piacimento. L’inserimento dei nuovi acquisti Douglas Luiz e Kalulu sta avvenendo gradualmente e il calciomercato bianconero sta per presentare sotto la Mole giocatori di caratura internazionale come Conceicao, Koopmeiners, Nico Gonzalez e forse Sancho, con i sogni dei tifosi bianconeri che cominciano a prendere forma, sia in campo che sul mercato. Il big match di domenica sera contro la Roma diventa il primo vero banco di prova per Thiago Motta, al prima confronto in campionato contro una big. Per il Verona un passo indietro dopo la grandissima vittoria di domenica contro il Napoli, ma il lavoro di Zanetti sembra comunque ben rodato all’interno del gruppo squadra, e la trasferta di Marassi diventa un primo scontro fondamentale per capire la reale dimensione del club scaligero in questa Serie A, con la salvezza che rimane l’obiettivo minimo.

 

LA TOP11 DELLA 2ª GIORNATA

Grafica: Julya Marsala

 

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