Motori
Motogp: Nuvola Rossa domina a Buriram

Francesco Bagnaia ha realizzato una prestazione straordinaria al Gran Premio della Thailandia, vincendo una gara decisiva per la corsa al titolo mondiale. In condizioni di pista bagnata e su un circuito insidioso, il pilota della Ducati ha dimostrato una perfetta combinazione di abilità, strategia e controllo. La vittoria non solo lo avvicina al rivale Jorge Martin nella classifica generale, ma evidenzia ancora una volta la capacità di Bagnaia di gestire la pressione nei momenti cruciali della stagione.
Fin dalla partenza, la gara si è rivelata intensa e combattuta. Martin è scattato rapidamente in testa, mettendo subito in mostra la sua determinazione, ma Bagnaia è rimasto saldamente al secondo posto, senza lasciarsi intimorire. Dopo alcuni tentativi, Bagnaia è riuscito a sorpassare Martin, approfittando di un errore dello spagnolo che lo ha portato a perdere il comando. Da quel momento, l’italiano ha iniziato a imporre il proprio ritmo, distanziando i rivali e prendendo il controllo della gara.
Uno dei momenti più delicati è stato il duello con Marc Marquez, noto per la sua abilità in condizioni di pista bagnata e in generale per il suo stile aggressivo. Marquez ha tentato più volte di superare Bagnaia, mettendo in atto strategie di attacco ben studiate. Tuttavia, l’italiano ha difeso la posizione con freddezza, mantenendo il controllo della traiettoria e rispondendo con precisione ad ogni tentativo. Alla fine, un errore di Marquez ha tolto di scena il campione spagnolo, lasciando Bagnaia libero di concentrarsi sul mantenere il vantaggio su Martin.
In seguito, la capacità di Bagnaia di gestire il ritmo ha fatto la differenza. Nonostante il circuito fosse scivoloso, Bagnaia ha saputo mantenere costante il distacco dal rivale, mentre Martin ha iniziato a risentire di problemi di aderenza che lo hanno rallentato. La gestione delle gomme è stata fondamentale: Bagnaia ha mantenuto un passo solido e sicuro, evitando rischi inutili e mantenendo il controllo della situazione fino alla fine. Intanto, alle loro spalle si è svolta una battaglia per il terzo posto tra Pedro Acosta e Jack Miller. Acosta, grazie a un’ottima strategia e a un controllo preciso, è riuscito a superare Miller, assicurandosi un posto sul podio. Questo successo del giovane spagnolo è stato un ulteriore elemento di spettacolo in una gara già ricca di tensione e adrenalina.
Negli ultimi giri, Bagnaia ha mantenuto la calma e ha controllato la situazione con autorità, chiudendo la gara in testa e tagliando il traguardo con un distacco sufficiente da non lasciare spazio a sorprese. Con questa vittoria, Bagnaia riduce a soli 17 punti il distacco da Martin nella classifica generale, rilanciando le sue speranze per il titolo. A due gare dalla fine della stagione, la sfida per il campionato è ancora aperta, e ogni punto sarà cruciale per determinare chi porterà a casa il trofeo.
Bagnaia ha dimostrato ancora una volta di possedere non solo velocità, ma anche la lucidità e la freddezza necessarie per competere ad altissimi livelli. La sua gestione della gara in Thailandia è un esempio perfetto di come un pilota di classe mondiale sappia affrontare le sfide più dure senza perdere la concentrazione, anche sotto pressione. Il prossimo capitolo di questa avvincente sfida per il titolo promette di essere altrettanto spettacolare, con Bagnaia che si presenta come uno dei favoriti, pronto a lottare fino all’ultimo metro per confermarsi campione del mondo.
Motori
Top & Flop GP di Monza 2025

Il tempio della velocità non tradisce mai. Anche quest’anno il Gran Premio d’Italia ha offerto al pubblico di Monza una domenica ricca di emozioni, con un protagonista assoluto e diverse storie da raccontare.
Top
Max Verstappen
Ancora una volta è lui a scrivere la storia. Verstappen non ha bisogno di fuochi d’artificio: parte, gestisce, martella quando serve e lascia solo le briciole agli avversari. A Monza ha dato l’ennesima lezione di costanza e maturità sportiva, confermando che in questo momento non c’è rivale in grado di impensierirlo davvero. L’olandese ha trasformato l’autodromo in un’arena privata, aggiungendo un altro sigillo a una carriera che sembra non conoscere soste.
Lando Norris
Il pilota inglese ha mostrato di aver fatto il definitivo salto di qualità. Secondo posto conquistato con grinta, ritmo costante e nessuna sbavatura. Lando non ha cercato sorpassi impossibili su Verstappen, ma ha consolidato la sua posizione, difendendo con autorità dagli inseguitori e portando la McLaren a un risultato di prestigio. Una prestazione che dà continuità a quanto di buono visto negli ultimi mesi e lo consacra come leader tecnico ed emotivo della scuderia di Woking.
Andrea Kimi Antonelli
Un nono posto può sembrare poco, ma per un diciottenne alla prima Monza davanti a centinaia di migliaia di tifosi italiani vale come una vittoria. Antonelli ha mostrato maturità, intelligenza tattica e coraggio nei sorpassi, confermandosi una delle sorprese più luminose della stagione. La sensazione è che il futuro della Formula 1 abbia già preso la residenza a Bologna.
Flop
Ferrari
Ogni anno Monza rappresenta il banco di prova più atteso. Ogni anno la Ferrari arriva carica di sogni e promesse, e troppo spesso se ne va con un’amara realtà. Leclerc ha chiuso quarto, vicino al podio ma lontano dalla vittoria, mentre il weekend nel complesso ha confermato che la Rossa, pur competitiva, fatica ancora a tenere il passo di Red Bull e McLaren. I tifosi hanno applaudito, ma lo hanno fatto più per amore che per reale soddisfazione.
George Russell
Quinto al traguardo, ma con una gara quasi invisibile. La Mercedes non vive un momento brillante, ma ci si aspettava da Russell almeno la capacità di infastidire le Ferrari o inserirsi nella lotta per il podio. Invece, il suo GP è stato privo di guizzi, segnato da un ritmo ordinario e da un risultato che sa di occasione persa.
Aston Martin
Se Alonso ha abituato a rimonte eroiche e Stroll a qualche lampo qua e là, a Monza entrambi sono apparsi in difficoltà. La monoposto verde non ha mai trovato la giusta velocità né sul dritto né nel misto, mostrando un pacchetto tecnico in affanno rispetto ai rivali diretti. Il risultato è stato un fine settimana anonimo, che lascia molti interrogativi sul futuro prossimo della scuderia.
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F1: Verstappen imprendibile a Monza, McLaren sul podio, Ferrari ai piedi

Il Gran Premio d’Italia 2025 ha confermato ancora una volta lo strapotere di Max Verstappen, capace di dominare sul circuito di Monza con la solita freddezza strategica e una gestione perfetta delle gomme. L’olandese della Red Bull ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, controllando la gara sin dallo spegnimento dei semafori e resistendo al tentativo iniziale delle McLaren.
La scuderia di Woking ha comunque ottenuto un risultato di grande prestigio: Lando Norris secondo e Oscar Piastri terzo. L’australiano, dopo un pit-stop complicato che lo aveva temporaneamente portato davanti al compagno, ha intelligentemente restituito la posizione a Norris, rispettando le gerarchie e dimostrando spirito di squadra. Entrambi hanno confermato la solidità di una McLaren che si candida ormai stabilmente come seconda forza del Mondiale.
Dietro il podio, le Ferrari hanno lottato ma senza mai impensierire Verstappen: Charles Leclerc ha chiuso quarto, sfruttando un buon passo con gomma media nella parte centrale di gara, mentre la rossa ha mancato il podio ancora una volta davanti al proprio pubblico. In quinta posizione George Russell, consistente per tutta la corsa, ha avuto la meglio sul compagno Lewis Hamilton, solo sesto e mai realmente competitivo nei confronti dei primi.
Il pubblico italiano ha potuto applaudire anche Andrea Kimi Antonelli, capace di portare a casa un prezioso nono posto, consolidando la sua crescita in Formula 1 con una gara solida e priva di errori.
La corsa ha invece riservato amarezze per Nico Hülkenberg, fermato da un problema tecnico prima ancora del via, e per Fernando Alonso, costretto al ritiro a metà gara per un guasto che ha interrotto il weekend dell’Aston Martin.
Con questo successo, Verstappen consolida ulteriormente la sua leadership iridata, lasciando poche speranze agli avversari: la Red Bull continua a viaggiare su un altro pianeta, mentre Ferrari e McLaren si contendono soltanto le briciole di un dominio che sembra destinato a durare.
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Motogp: Alex Marquez conquista la vittoria a Montmelò

Il Gran Premio di Catalogna parte in modo esplosivo con un’ottima partenza di Alex Marquez, che si mette subito a dettare il passo. Tuttavia, il fratello, in sella alla Ducati ufficiale, non si lascia sfuggire l’occasione di lottare per la leadership. Per i primi giri, il numero 93 si mantiene saldamente in testa, ma al quarto giro Alex lo supera con delle traiettorie incredibili, aprendo ancora una volta la battaglia tra i due fratelli. Hanno avuto una partenza altrettanto notevole Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. Dalla nona posizione, Bastianini si è subito messo all’inseguimento del podio, mentre Bagnaia ha recuperato immediatamente dieci posizioni, dimostrando una determinazione incredibile.
Continua il weekend sfortunato per Marco Bezzecchi, il quale a causa di un contatto con Franco Morbidelli, è caduto, finendo a terra anche Fabio Di Giannantonio; i due piloti si ritirano dalla gara. Intanto Bastianini riesce a prendere con forza la terza posizione su Pedro Acosta.
A metà gara, l’inseguimento di Marc Marquez sul fratello del team Gresini si fa sempre più serrato. Il numero 73 non può permettersi il minimo errore se vuole mantenere il vantaggio. A pochi giri dalla fine, il Gran Premio si conclude anche per Franco Morbidelli, costretto al ritiro dopo un incidente in curva dieci. Nel frattempo, il rookie Ai Ogura si fa notare lottando e superando Bagnaia per la settima posizione, dimostrando grande talento.
Alex Marquez vince il Gran Premio catalano con forza, dopo una lunga battaglia con il fratello Marc Marquez, sul secondo gradino del podio e infine un fantastico Enea Bastianini.
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Foto: SkySport
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