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F1: Oscar Piastri conquista la pole position ad Interlagos

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Dopo l’unica sessione di prove libere sul circuito di Interlagos, la Formula 1 è pronta a disputare la penultima qualifica sprint della stagione. Molti piloti ambiscono alla pole position per la sprint race, ma sarà la pista a decidere.

Con il semaforo verde in Q1, le due Ferrari sono le prime a scendere in pista. Le condizioni meteo richiedono particolare attenzione: la temperatura del tracciato è nettamente inferiore rispetto alla sessione di libere della mattina brasiliana. Già dai primi minuti, Charles Leclerc inizia a spingere, nonostante i problemi di bilanciamento riscontrati da entrambe le Ferrari nella sessione precedente. Su questo nuovo asfalto, il grip diventa cruciale per molte scuderie, complicato dal fenomeno del bouncing. La maggior parte dei piloti monta gomme medie per conservare le mescole più morbide in vista della fase decisiva della Q3.

Dopo i giri di riscaldamento, i tempi cominciano rapidamente a scendere. Oscar Piastri si porta al comando, seguito da Charles Leclerc e, a sorpresa, da Nico Hülkenberg. Il pilota tedesco ha sempre mostrato un’affinità speciale con questo tracciato, dove ha conquistato pole e podio al suo debutto.

La Red Bull si rivela competitiva nel primo settore, ma perde carico aerodinamico nelle sezioni successive. Nonostante queste difficoltà, entrambi i piloti riescono a superare il taglio per la fase successiva. Ottima prestazione anche per la Haas, che piazza entrambi i piloti tra i primi dieci. Negli ultimi istanti della sessione, però, è Lando Norris a imporsi in cima alla classifica, seguito dal compagno di squadra Oscar Piastri.

Momento di suspense per Franco Colapinto, che alla bandiera a scacchi della Q1 piazza un giro perfetto, qualificandosi per la Q2 e relegando fuori Fernando Alonso. Il pilota spagnolo, con una Aston Martin in difficoltà, attraversa un periodo particolarmente complesso. Gli esclusi della Q1 sono quindi Fernando Alonso, Esteban Ocon, Yuki Tsunoda, Lance Stroll e Guanyu Zhou.

Pochi secondi prima dell’inizio della Q2, la federazione ha comunicato ufficialmente che Charles Leclerc, a causa di un linguaggio inappropriato durante la conferenza stampa dopo il Gran Premio del Messico, subirà la stessa punizione di Max Verstappen. Tornando in pista, superare il taglio della Q2 sarà ancora più difficile. La Q2 prende il via con il semaforo verde in fondo alla pit-lane, e George Russell è tra i primi a lanciarsi in pista. Le vetture sono molto basse, generando molte scintille a ogni passaggio. Norris conferma subito il suo ritmo impressionante, segnando un 1’09″063 e mettendosi in testa, con Sainz secondo a quattro decimi, seguito da Piastri, Russell e Leclerc. Piastri, come in Q1, accusa un notevole distacco da Norris, di circa mezzo secondo in questo primo tentativo. Verstappen sale poi in seconda posizione, ma segnala problemi di manovrabilità in Curva-4, lamentando che la vettura “non gira” a causa dell’attuale configurazione dell’ala. Perez, nel frattempo, è ottavo, dietro anche a Gasly. I piloti a rischio eliminazione diventano Perez e Hamilton. Al momento, infatti, sono eliminati Colapinto, Bottas, Hulkenberg, Bearman e Lawson, sebbene quest’ultimo gruppo non abbia ancora completato un giro cronometrato. Hulkenberg risale al decimo posto, mentre Bearman riesce a piazzarsi in quinta posizione. Alla bandiera a scacchi, Hamilton, Hulkenberg, Perez, Colapinto e Bottas risultano eliminati. Leclerc chiude la sessione con un gran giro e si prepara per il Q3, dove tenterà di avvicinarsi a Lando Norris, leader della sessione.

La Q3 si apre con il semaforo verde e le due McLaren di Norris e Piastri scendono immediatamente in pista, seguite da Albon. Piastri si lancia per il suo giro, seguito a breve distanza da Norris, che nel primo settore fa segnare un parziale più veloce di quasi due decimi rispetto al compagno di squadra. Norris segna un ottimo 1’08″928, con Piastri che lo segue a 297 millesimi. Tuttavia, nelle fasi finali, Piastri riesce a migliorarsi ulteriormente, battendo Norris per soli 29 millesimi e registrando un tempo di 1’08″899, conquistando così la pole. Leclerc si piazza in seconda fila, seguito da Verstappen, mentre Sainz conclude quarto.

La formula 1 scenderà di nuova in pista per la Sprint race domani alle 15: 00 (ora italiana)

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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MotoGp: Pagelle piloti del Gran Premio della Malesia

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Penultimo appuntamento del motomondiale. Bagnaia vince in Malesia e tenta la rimonta in vetta alla classifica su Jorge Martin. Il pilota spagnolo è a un passo dalla vittoria del suo primo mondiale, e il secondo posto in gara aumenta le sue chance di vittoria. Ecco le pagelle del Gran Premio della Malesia:

Pecco Bagnaia (1° classificato): 9.5

Vince una gara importantissima per cercare di ristabilire le speranze della corsa al titolo. Sovrasta Martin tenendolo ingabbiato durante tutta la durata del duello e mette a segno una prestazione da vero numero uno rimandando i festeggiamenti all’ultima gara della stagione.

Jorge Martin (2° classificato): 9

Dopo il secondo posto ottenuto nella sprint race, ottiene e difende duramente il secondo posto della gara non rischiando nulla, mettendo un altro importante tassello verso la corsa al titolo. Gli basterà guadagnare due punti nella prossima sprint a Barcellona per diventare ufficialmente campione.

Enea Bastianini (3° classificato): 7

Conquista il podio e si tiene fuori dal duello Bagnaia/Martin facendo la sua parte e ritrovandosi a solo un punto di distanza dal terzo posto nel mondiale occupato da Marc Marquez.

Alex Marquez (4° classificato): 7

Va vicinissimo al podio facendo una gara di sacrificio. Riesce a tenere sotto controllo Pedro Acosta con molte difficoltà evita di prendersi rischi, non necessari, durante tutto il corso della gara.

Pedro Acosta (5° classificato): 7

Cerca di insidiare continuamente Marquez ma senza ottenere risultati. Ottiene punti preziosi e non compie pazzie che potevano costargli a caro prezzo.

Fabio Quartararo (6° classificato): 7.5

Dopo essere caduto nelle prime due curve e uscito zoppicante. Si pensava che non sarebbe più rientrato in gara, e invece torna e fa una grande prestazione concludendo al sesto posto, dando un barlume di speranza alla Yamaha.

Maverick Viñales (7° classificato): 6.5

Dopo una partenza convincente si inserisce nella lotta per i primi sette e mantiene un buon ritmo per tutta la durata della gara, che gli permette di chiudere in settima posizione.

Alex Rins (8° classificato): 7

Rins si piazza in top 10 per la prima volta e ottiene il miglior risultato quest’anno da quando è entrato a far parte della Monster Energy mettendo in mostra degli ottimi miglioramenti.

Marco Bezzecchi (9° classificato): 5

Dopo essere partito dalla quattordicesima posizione, Bezzecchi è capace di gestire al meglio l’usura delle gomme riuscendo a centrare la top 10 nonostante un pò di nervosismo che lo contraddistinto per tutta la gara.

Augusto Fernandez (10° classificato): 6

Fa una buona gara riuscendo ad entrare tra i migliori dieci, mantiene un buon ritmo e anche una buona gestione delle gomme.

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F1: Pagelle piloti del Gran Premio del Brasile

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Max Verstappen torna a vincere dopo dieci gare. Torna nel gradino più alto del podio in seguito a una gara leggendaria, e archivia il discorso mondiale. Norris, partito in pole position, termina sesto e compromette la sua corsa verso il mondiale piloti. Grandi sorprese, tanti colpi di scena. Ecco a voi le pagelle del Gran Premio del Brasile:

Max Verstappen (1° classificato): 10 e lode

Prestazione leggendaria del pilota olandese, che dimostra ancora una volta cosa significa essere un campione. Parte diciassettesimo nella griglia di partenza e mette in scena una rimonta spettacolare. La bandiera rossa al giro 32 gli regala una sosta gratis e lui ne approfitta, collezionando giri veloci su giri veloci. 62 vittorie, discorso mondiale praticamente archiviato. Una delle più grandi imprese della carriera di questo grandissimo pilota.

Esteban Ocon (2° classificato): 9.5

Dopo aver disputato delle ottime classifiche, conferma la sua grinta anche in gara facendo una grande prestazione. Dimostra di essere capace di sfruttare al meglio tutte le occasioni. Anche lui giova di un pit stop gratuito grazie alla bandiera rossa che gli permette di effettuare una solida gara, mascherata soltanto dalla rimonta leggendaria di Verstappen.

Pierre Gasly (3° classificato): 8.5

Gran weekend per Alpine che vede a podio anche Gasly. Dopo delle qualifiche poco brillanti, in pochi si sarebbero aspettati questo risultato. È toccato al francese dimostrare le sue qualità, effettuando una bella rimonta durante tutta la gara, e conquistando questo risultato importante per la scuderia francese.

George Russell (4° classificato): 7.5

Prestazione molto solida del pilota britannico. Fin dai primi momenti brucia Norris in partenza e guadagna la prima posizione. Svolge poi una buona gara con solidità e lucidità, muovendosi bene sotto la pioggia.

Charles Leclerc (5° classifica): 7.5

Weekend non facile in casa Ferrari, dopo la bandiera rossa causata da Sainz. Il monegasco dà tutto sé stesso in pista, dimostrando grinta e forza di volontà. Soffre per buona parte di gara l’asfalto bagnato e cerca continuamente di tenere la macchina sotto controllo, nonostante tutto fa il massimo possibile visto anche le difficoltà della sua SF-24 dovute alle condizioni avverse e si piazza al quinto posto cercando di contenere Verstappen e tenendo dietro di se entrambe le McLaren. Menzione d’onore per il doppio sorpasso su Norris e Russell.

Lando Norris (6° classificato): 4

Pessima gara del pilota della McLaren. In seguito a una pole position ottenuta durante delle buone qualifiche, spreca tutto e commette tanti errori, dimostrando ancora una volta di non sapere gestire al massimo le difficoltà. Il mondiale piloti sembra ormai sfumato, e le ultime prestazioni del pilota britannico dimostrano una poca attitudine alla lotta al vertice. Norris dovrà migliorare in futuro e mettersi alle spalle gli errori e dimostrare veramente il suo valore.

Yuki Tsunoda (7° classificato): 7.5

Un vero peccato la settima posizione ottenuta dal giapponese. Dopo aver concluso le qualifiche al terzo posto si poteva sperare di ambire a qualcosa di più, con tanti rimpianti per la gara interrotta mentre lui con le full wet appena montate stava volando. Una gestione sfortunata che ha compromesso la gara di Tsunoda, che rimane altamente sopra la sufficienza.

Oscar Piastri (8° classificato): 5

Non riesce ad incidere l’australiano in gara. Le qualifiche poco brillanti avevano presentato molte difficoltà del pilota McLaren nel weekend, anche in gara fatica, prendendosi anche una penalità ampiamente evitabile per un contatto con Bearman.

Liam Lawson (9° classificato): 7
Bravo a non commettere errori e a dimostrare di sapersi adattare alle condizioni meteorologiche avverse. Autore di una prestazione solida che si concluden con un posto in zona punti, a conferma dei grandi margini di miglioramento di questo pilota.

Lewis Hamilton (10° classificato): 5

Dopo la clamorosa eliminazione prematura nelle qualifiche, Lewis non riesce a mettere a segno una grande prestazione. Commette tanti errori, risulta a tratti spento, ma riesce comunque a entrare in zona punti.

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F1: Nella terra di Senna, una rimonta da campione del mondo. Mad Max vince a Interlagos

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Il Gran Premio del Brasile, tappa iconica del calendario di Formula 1, si corre sul leggendario circuito di Interlagos a San Paolo. Conosciuto per il suo layout tecnico e i repentini cambiamenti climatici, Interlagos è un tracciato che mette a dura prova piloti e team, alternando curve strette, saliscendi impegnativi e rettilinei veloci. La gara brasiliana è spesso teatro di colpi di scena e strategie imprevedibili, complice una tradizione di pioggia e temporali che possono stravolgere le sorti della corsa in qualsiasi momento. In questa edizione, l’interesse è particolarmente alto: condizioni meteo instabili, penalità e partenze dalla retroguardia per alcuni big rendono la griglia ancora più competitiva e incerta.

La gara inizia con una partenza movimentata: Lance Stroll esce di pista già nel giro di ricognizione, incagliandosi nella sabbia e bloccando l’inizio della competizione finché la sua monoposto non viene rimossa. La partenza viene quindi interrotta e posticipata di 10 minuti, mentre i meccanici lavorano per mantenere le gomme alla giusta temperatura. Nel frattempo, Lando Norris viene messo sotto investigazione per essersi mosso alla fine del primo giro di formazione durante la pausa causata dall’incidente di Stroll. Una volta ripartiti, George Russell effettua una partenza impressionante, superando Norris e prendendo il comando. Yuki Tsunoda si posiziona in terza posizione, mentre Charles Leclerc mantiene la posizione di partenza. Max Verstappen, partito indietro in griglia, inizia subito una furiosa rimonta, risalendo fino alla decima posizione in pochi giri. Norris cerca di inseguire Russell mantenendo un ritmo elevato e sperando di evitare una penalità, mentre Verstappen si mostra aggressivo nella lotta per superare Pierre Gasly. Proseguendo la sua rimonta, Verstappen riesce a superare Gasly e Alonso, arrivando in ottava posizione e successivamente passa anche Piastri, raggiungendo il settimo posto. Nel frattempo, Oliver Bearman riceve una penalità di 10 secondi per un contatto con Franco Colapinto. Verstappen continua a guadagnare posizioni, superando Lawson senza particolari difficoltà e piazzandosi sesto, puntando ora a raggiungere Leclerc. La gara si fa intensa e si apprende che diversi piloti, tra cui Norris, Russell, Tsunoda e Lawson, verranno investigati al termine della competizione per infrazioni alla procedura di partenza. Leclerc, nel tentativo di tenere il passo di Esteban Ocon, è costretto anche a guardarsi da Verstappen, che incalza alle sue spalle. Russell intanto mantiene un vantaggio di oltre un secondo su Norris, mentre si prevede un peggioramento delle condizioni meteo con pioggia intensa in arrivo nei prossimi minuti. Russell consolida la sua posizione al comando, seguito da Norris e Tsunoda. Nel gruppo alle loro spalle, Ocon, Leclerc e Verstappen si sfidano per il quarto posto, mentre Hamilton perde terreno, subendo il sorpasso di Bearman. Leclerc sfiora un lungo ma riesce a mantenere la posizione su Verstappen, evitando il contatto per pochi centimetri. Russell e Norris decidono di aumentare ulteriormente il ritmo, distaccandosi da Tsunoda di circa 10 secondi.

Il primo a fermarsi per un pit stop è Leclerc, che opta per gomme intermedie, una decisione presa autonomamente contro il parere del team. Al rientro, si trova in tredicesima posizione dietro Bearman e Hamilton. Poco dopo, viene attivata la Virtual Safety Car a causa di una bandiera gialla per un’uscita di pista di Nico Hulkenberg, e molti piloti ne approfittano per rientrare ai box e cambiare gomme. In seguito alla ripartenza, Russell e Norris perdono alcune posizioni dopo i loro pit stop, e Ocon ne approfitta per passare in testa alla gara. Verstappen, si avvicina al vertice, anche se entrambi devono ancora effettuare un’altra sosta. Intanto, la pioggia riprende con forza, rendendo la pista sempre più insidiosa e introducendo nuove incertezze per i team e i piloti, per tanto la federazione decide di schierare la Safety Car. Ma la situazione si complica ulteriormente quando Franco Colapinto perde il controllo della monoposto e finisce contro il muro, portando alla sospensione della gara con bandiera rossa. In questa fase, la bandiera rossa concede a diversi piloti un vantaggio strategico: Ocon, Verstappen e Gasly possono ora usufruire di un pit stop “gratis”, risparmiando tempo prezioso. Molto lavoro per la Federazione, visto le numerose infrazioni commesse dai piloti in pista, come per Nico Hulkenberg, che durante la VSC schierata proprio da lui, torna in pit line infrangendo il regolamento. Per tanto il pilota tedesco viene squalificato dalla corsa. Al semaforo verde tutti i piloti che dovranno scendere in pista, hanno l’obbligo di montare  gomma intermedia per effettuare una partenza in rolling start, ovvero dietro la SC, ma neanche il tempo della bandiera verde che Oliver Bearman finisce nell’erba. Grave errore per Lando Norris che perde numerose posizioni a causa della pioggia ma non é il solo. La pioggia si fa sempre più copiosa riducendo al minimo la visibilità per tutti. Altro testa coda per Oliver Bearman con un leggero contatto alle barriere questa volta, ma il leader provvisorio della gara, Esteban Ocon vola sulle sue intermedie e sognando la vittoria che manca da Ungheria 2021. Fioccano le Safety Car in questo gran premio, schierata questa volta per via dell’incidente di Carlos Sainz, finito nuovamente in barriera allo stesso modo della qualifica. Grande partenza per Charles Leclerc e Max Verstappen che riescono a conquistare posizioni importanti, ma un altra terribile ripartenza per Lando Norris che scala fino alla settima posizione. Bagarre incredibile nelle retrovie tra Bearman- Hamilton- Alonso,  quest’ultimo però finisce largo perdendo numerose posizioni. Ordine di scuderia in casa Mclaren, ma cambia ben poco per l’australiano visto la penalità che pende sulle sue spalle. Continua il periodo buio per Sergio Perez: il pilota messicano, durante la bagarre con Liam Lawson, ha mostrato difficoltà commettendo vari errori, tra cui lasciare la porta aperta a un sette volte campione del mondo, che lo supera senza difficoltà e lo spinge fuori dalla zona punti.  Si fa sempre più intensa la battaglia per il gradino più basso del podio tra Pierre Gasly che negli ultimi giri si trova in piena difficoltà e George Russell che ha saputo sfruttare meglio la sua gomma intermedia. La pista si va piano piano asciugando e si torna a vedere la Ferrari dei gran premi scorsi ma ormai il gap con gli avversari è consistente per tentare una rimonta clamorosa. Un martello invece è il leader del gran premio, Max Verstappen, che dopo quel meraviglioso sorpasso, ha cominciato a dettare il passo, segnando giri veloci su giri veloci, come se volesse dimostrare la sua potenza.

È stata una gara senza fine, un ritorno ai tempi d’oro della Formula 1, con colpi di scena capaci di tenere il pubblico incollato allo schermo. Una corsa che Ayrton Senna avrebbe desiderato correre e vincere. Max Verstappen ha offerto una performance da campione del mondo, lanciando un messaggio chiaro e potente ai suoi avversari nella lotta per il titolo. A completare il podio ci sono le due Alpine, protagoniste di una prova di forza straordinaria che le ha portate sotto i riflettori. Dopo un weekend  così intenso, la Formula 1 si prepara per una pausa di due settimane, per poi tornare sul palcoscenico più glamour del campionato: le strade di Las Vegas.

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