Connect with us

Motori

Motogp: Marc Marquez conquista la Sprint race nella terra italiana.

Published

on

Il pomeriggio del Mugello regala emozioni forti con una Sprint Race attesissima, che vede i due piloti Ducati partire dalla prima fila, seguiti da un determinato Alex Marquez. L’atmosfera è già rovente prima dello spegnimento dei semafori, grazie anche alla presenza di Marc Marquez, autore della centesima pole position della storia del Motomondiale dal 1979 a oggi. La tensione sale durante il giro di formazione, e tutto è pronto per una gara che si annuncia spettacolare. Al via, è Bagnaia ad avere lo spunto migliore, mentre Marc Marquez accusa un problema con il launch control e scivola indietro. Alex Marquez si fa largo in mezzo alla bagarre, duella con Bagnaia e conquista la testa della corsa, subito seguito dal fratello Marc, che si riprende velocemente e si porta in seconda posizione approfittando del caos.

Nel frattempo, Quartararo si inserisce nella lotta ma è costretto presto a cedere terreno. Dopo qualche giro di studio, Vinales sorpassa proprio Quartararo e guadagna la quarta posizione, mentre Diggia supera il francese, visibilmente condizionato dal dolore alla spalla. Morbidelli riesce a passare Quartararo nonostante un lungo, e poco dopo anche Bezzecchi lo scavalca, nonostante l’Aprilia danneggiata per la perdita di un’ala in partenza. Marc Marquez, nel frattempo, trova il varco giusto e svernicia il fratello Alex, prendendosi la leadership della gara. Alex accusa un calo nel ritmo e deve difendersi da un Bagnaia determinato, che però, dopo un tentativo di ricucire lo strappo, sembra desistere e si ritrova a guardarsi le spalle da un Vinales in rimonta. Nelle retrovie, Bezzecchi si mette alle spalle Morbidelli e si lancia all’inseguimento di Diggia, anche se il distacco resta importante.

La bandiera a scacchi decreta infine il trionfo di Marc Marquez nella Sprint Race del Mugello, davanti ad Alex Marquez e a un Pecco Bagnaia comunque combattivo. Un successo che conferma la forma straordinaria del pilota di Cervera e accende l’entusiasmo del pubblico italiano in questo nono round del Motomondiale 2025.

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Motori

Oltre il limite : Gran Premio d’Austria

Published

on

Domenica 17 agosto 2025 la MotoGP torna a infiammare il cuore degli appassionati con il Gran Premio d’Austria, tappa che segna il ritorno in pista dopo la pausa estiva e che promette di aprire una seconda parte di stagione ad altissima tensione. Il palcoscenico sarà ancora una volta il Red Bull Ring di Spielberg, circuito incastonato tra le montagne della Stiria, un tracciato lungo 4,3 chilometri che unisce lunghi rettilinei a staccate violente e curve lente, creando un mix perfetto per sorpassi spettacolari e finali in volata. La pista, con i suoi 65 metri di dislivello e la celebre salita verso la curva 3, è da sempre un banco di prova per i motori e per la capacità dei piloti di trovare il giusto equilibrio tra aggressività e gestione della gara. L’atmosfera si preannuncia elettrica, non solo per la cornice naturale mozzafiato e per il calore del pubblico austriaco, ma anche per le storie e le sfide che arrivano a Spielberg cariche di attese e rivincite.

Il grande osservato speciale sarà Marc Márquez, leader del mondiale e protagonista di una prima metà di stagione quasi perfetta, con un vantaggio consistente in classifica. Eppure, c’è un dato che pesa come un macigno: in Austria, dal ritorno del GP nel calendario nel 2016, non è mai riuscito a vincere. Più volte vicino al successo, il fuoriclasse spagnolo si è visto soffiare la vittoria per pochi decimi o addirittura centesimi, trasformando Spielberg in una sorta di “terra maledetta” che ancora aspetta di essere conquistata. Dall’altra parte della barricata c’è Pecco Bagnaia, dominatore incontrastato del Red Bull Ring nelle ultime stagioni, con tre vittorie consecutive che lo hanno reso il punto di riferimento assoluto su questo tracciato. Per il campione italiano, però, il 2025 non sta regalando la stessa continuità di risultati, e il GP d’Austria sarà l’occasione per rilanciarsi e dimostrare che, almeno tra le curve della Stiria, la corona di re non è in discussione.

Il weekend non sarà solo un appuntamento sportivo, ma anche una festa della storia e della passione per le due ruote. Il Red Bull Legends Parade riporterà in pista nomi leggendari come Dani Pedrosa, Casey Stoner, Andrea Dovizioso e Giacomo Agostini, che sfileranno davanti al pubblico in sella a moto che hanno scritto pagine memorabili del motociclismo, dalle iconiche MV Agusta alle storiche KTM da competizione. Sarà un tuffo nel passato che si intreccia con il presente, in un evento capace di emozionare tifosi di tutte le età.

Dopo le prove libere e le qualifiche, il sabato sarà animato dalla gara sprint, anticipo di un piatto forte che verrà servito domenica con la gara principale sulla distanza di 28 giri. Un tracciato che non perdona errori, un meteo sempre imprevedibile e la presenza di più contendenti al titolo renderanno questo GP un crocevia fondamentale per il campionato. Che si tratti di una nuova vittoria di Márquez, della riconferma di Bagnaia o dell’esplosione di un outsider, il Red Bull Ring è pronto a regalare ancora una volta uno spettacolo ad alto tasso di adrenalina, capace di far dimenticare in un attimo la pausa estiva e di rimettere al centro la pura essenza della MotoGP: velocità, rischio, emozione.

Continue Reading

Motori

F1: Top e Flop del Gran Premio d’Ungheria

Published

on

Si è appena conclusa la prima parte del calendario di Formula 1, che ha visto un’altra doppietta della McLaren e un ottimo podio per George Russell. Ma il Gran Premio d’Ungheria non è stato privo di delusioni. Analizziamo insieme i top e i flop di questo weekend.

Top

La McLaren si è dimostrata ancora una volta una forza inarrestabile, firmando un weekend da protagonista assoluta. La scuderia ha dominato le prove libere, mettendo in mostra un passo gara superiore, per poi cogliere il massimo risultato anche in gara, pur partendo da una posizione non di vertice. La chiave del successo è stata la combinazione perfetta tra l’efficienza della vettura, una strategia aggressiva e l’eccellenza dei suoi piloti. Lando Norris ha dato prova di grande maturità: dopo una partenza complicata, ha saputo mantenere la calma, ha gestito le gomme con maestria e ha sferrato l’attacco al momento giusto, conquistando una meritata vittoria. Oscar Piastri non è stato da meno, disputando una gara pulita e aggressiva che, pur non portandolo sul gradino più alto del podio, ha mostrato ancora una volta il suo talento cristallino.

Gabriele Bortoleto, il rookie del giorno, ha dimostrato un talento eccezionale fin dalle qualifiche, culminate in una gara magistrale. Ha saputo gestire la pressione, tenendo dietro un campione del mondo come Max Verstappen e attaccando contemporaneamente Fernando Alonso, nonostante il primo pit stop avvenuto al quarantesimo giro. 

Infine è d’obbligo menzionare il weekend che ha fatto per un po’ tornare speranza ai tifosi di Charles Leclerc. Dopo aver conquistato una pole position assolutamente inaspettata, ha guidato il gruppo con sicurezza per oltre metà gara. Nonostante il timore che le due McLaren stessero attuando una strategia per metterlo in difficoltà, è riuscito a resistere strenuamente fino al quarantesimo giro. A quel punto, un probabile problema al telaio lo ha costretto a un’inevitabile guida difensiva e alla conseguente perdita di posizioni, perdendo purtroppo il podio. Indubbiamente il team avrebbe potuto gestire il problema in modo più efficace, ma il pilota monegasco ha dato il massimo per conquistare il podio con la sua Ferrari.

Flop

Questo fine settimana, il team Red Bull ha faticato più del solito, entrando in una classifica a cui non è abituato. I problemi interni al team hanno probabilmente influito sulle prestazioni della vettura, che non si è dimostrata all’altezza delle sue antenate che dominavano i campionati scorsi. Nonostante le difficoltà, Max Verstappen ha cercato di fare la differenza, regalandoci sorpassi spettacolari e audaci. Tuttavia, anche la sua determinazione non è bastata per superare il nono posto. Dall’altra parte del box, Yuki Tsunoda non ha ancora trovato il giusto feeling con la sua monoposto, venendo eliminato già in Q1 e terminando la gara nelle ultime posizioni.

L’Alpine sta attraversando un momento difficile, con una vettura che non riesce a essere completamente competitiva e dei piloti che non riescono a dare ovviamente il massimo in queste condizioni. L’ingresso di Franco Colapinto nel team, arrivato a sostituire Jack Doohan dopo sole due gare, aveva creato aspettative di miglioramento che, finora, non sono state ripagate. L’argentino non ha ancora messo a segno nessun colpo di scena. Anche Pierre Gasly, pilota di esperienza da cui ci si aspetterebbe molto di più, continua a faticare, non riuscendo a superare il Q1. 

Infine, Lewis Hamilton che sta attraversando un periodo difficile. Nelle qualifiche non è riuscito a superare il Q2, partendo dalla dodicesima posizione, e la sua delusione era evidente nelle interviste del sabato. In gara non è riuscito a recuperare posizioni, arrivando al traguardo esattamente dove era partito, dietro a Isack Hadjar.

Continue Reading

Motori

F1: Lando Norris vince il GP d’Ungheria, disastro Ferrari

Published

on

L’aria si riempie del ruggito profondo dei motori per la partenza di questo ultimo Gran Premio prima della pausa estiva. La Ferrari di Charles Leclerc si staglia in pole position, mentre dietro di lui già pronta all’attacco la McLaren numero 81. 

Lando Norris parte molto bene e si attacca al compagno di squadra, ma all’uscita della prima curva viene superato da George Russell e Fernando Alonso; nel frattempo il monegasco mantiene la leadership su Piastri. Nei primi giri vediamo sottotono Max Verstappen, il quale rimane dietro al rookie Gabriel Bortoleto. Arriva la comunicazione che viene assegnata una penalità di 5 secondi per Nico Hulkenberg per essersi mosso prima del segnale. 

Successivamente le due McLaren iniziano a recuperare vantaggio, e attuano una strategia con l’australiano per fare l’undercut su Charles Leclerc; quest’ultimo riesce a mantenere la posizione. Intanto, Lewis Hamilton rimane nelle retrovie, bloccato alle spalle del treno di DRS. 

Pochi giri dopo, sentiamo degli strani team radio da parte di Leclerc, che si lamenta con il suo team temendo un gioco di squadra tra le due McLaren. Tuttavia, poco dopo Norris rientra per il suo primo pit stop. Nel quarantesimo giro Leclerc entra per il suo secondo pit stop con gomma bianca, lasciando la prima posizione al numero 81, che a sua volta si ferma poco dopo.

A causa di un contatto con Lewis Hamilton in curva quattro, Max Verstappen sarà investigato dopo la competizione. La gara per le posizioni di testa si trasforma in una battaglia di strategie. Pochi giri dopo, Oscar Piastri supera facilmente Leclerc, che si trova in difficoltà con un set di gomme dure. Intanto si ritira Oliver Bearman per problemi alla sua vettura, concludendo così la sua prima parte di stagione. 

Le McLaren si mettono quindi a dettare il passo, mentre Russell si avvicina sempre di più a Leclerc. La rossa numero 16 perde il podio su George Russell dopo una dura bagarre, nel quale Leclerc commette delle manovre pericolose che portano ad una penalità di cinque secondi.

A pochi giri dalla fine inizia la sfida finale tra Piastri e Norris; mentre attacca il compagno di squadra l’australiano subisce un bloccaggio e perde la possibilità di sorpassarlo. Grande gara da parte di Fernando Alonso e di Gabriel Bortoleto che sono rispettivamente in quinta e sesta posizione. 

Vince il Gran Premio di Ungheria per la prima volta in carriera Lando Norris, seguito da Oscar Piastri e la Mercedes di George Russell.

 

Continue Reading

Facebook

Altri articoli in ‘Motori’

Trending

Copyright © 2024 - by Exit Web Systems

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.