Motori
F1: Lando Norris si consolida nelle prove libere del venerdì al Hungaroring

Il caldo dell’estate europea incontra le curve tecniche dell’Hungaroring: sta per iniziare il weekend del Gran Premio d’Ungheria, con la prima sessione di prove libere pronta ad aprire le danze. Le squadre sono al lavoro per trovare il giusto equilibrio su un tracciato corto, tortuoso e dal grip variabile, dove ogni dettaglio conta.
La prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria si chiude con un messaggio chiaro: Lando Norris è in forma smagliante, ma la sfida con il compagno Piastri e con le Ferrari è appena cominciata. Il weekend sul circuito dell’Hungaroring si è aperto sotto un cielo stabile e temperature ideali per girare subito forte. Appena il semaforo è diventato verde, Lewis Hamilton e Oscar Piastri sono stati i primi a lanciarsi, inaugurando la pista. E da lì è partita subito una danza di tempi che ha raccontato molto più di una semplice FP1. George Russell ha dato il primo squillo, portandosi in testa con un 1:19.111, segno di una Mercedes determinata a reagire. Ma la McLaren ha risposto subito con forza: prima Piastri, poi Norris hanno segnato i riferimenti, con l’inglese che ha abbassato il crono fino a un eccellente 1:17.631. Da lì, il controllo del comando non è più sfuggito dalle mani di Lando, che è riuscito poi a migliorarsi ancora fino a 1:16.052, lasciando tutti a distanza di sicurezza. Leclerc ha provato a reagire: prima in testa con una SF-24 ancora sporca di vernice aerodinamica, poi costretto ad inseguire. Alla fine ha chiuso terzo, ma riducendo il gap a soli due decimi. Un segnale incoraggiante per la Ferrari, che ha mostrato un buon passo anche con Oliver Bearman, autore del sesto miglior tempo. Solida anche la sessione di Andrea Kimi Antonelli, settimo, a dimostrazione di una Mercedes che nonostante le difficoltà, continua a spingere con il talento dei suoi giovani. La sorpresa più piacevole è però venuta da Isack Hadjar: il rookie di casa RB ha stampato un giro notevole, issandosi in quarta posizione davanti ad Hamilton, mettendosi in mostra tra due nomi pesanti. Ottimo anche Lance Stroll, che ha chiuso in decima posizione, portando un po’ di ossigeno in casa Aston Martin. Nel frattempo, non sono mancati i problemi. La Stake ha vissuto una sessione difficile, con Aron costretto al ritiro per guasto tecnico durante la Virtual Safety Car e Bortoleto lontano dalle posizioni che contano. Alpine in ombra con Gasly e Colapinto nelle retrovie, mentre Verstappen ha chiuso solo nono, alle prese con un assetto da perfezionare e con il ritorno al muretto del suo storico ingegnere Gianpiero Lambiase, di nuovo al lavoro dopo due weekend di assenza. Negli ultimi minuti, come da copione, spazio alle simulazioni di passo gara. Norris ha confermato un ritmo consistente, sullo stesso livello di Leclerc a parità di gomma. Più lento Hamilton, che però ha lasciato intendere margini di miglioramento. Il primo round è andato a Norris. Ma la partita è appena iniziata e l’impressione è che McLaren, Ferrari e – forse – una Mercedes in crescita, ci regaleranno un altro weekend combattuto fino all’ultima curva.
Dopo una prima sessione che ha visto la McLaren dettare il ritmo con Norris e Piastri, la Formula 1 torna in pista per le prove libere 2 del Gran Premio d’Ungheria. Sarà un turno fondamentale per tutti: con temperature più simili a quelle che troveremo in qualifica e in gara, i team lavoreranno sul passo lungo, sul bilanciamento e sulla gestione delle gomme, aspetto sempre cruciale su un tracciato tecnico e tortuoso come quello di Budapest.
I semafori si sono accesi alle 17:00 in punto, e sin dai primi minuti la pista ha mostrato una buona evoluzione, con tempi in costante miglioramento. In apertura è George Russell a prendere il comando con un 1:17.442, seguito a ruota da Hadjar e Tsunoda, ma si tratta solo del primo giro lanciato. I valori iniziano a stabilizzarsi dopo i primi 10 minuti: Leclerc sale in cattedra con un ottimo 1:17.181, mentre Hamilton, pur con un gran primo settore, si ferma in quarta posizione. Ma poi arrivano le McLaren. Lando Norris lancia il guanto di sfida con un primo tempo di 1:16.525, confermando quanto di buono visto nella FP1. Nel secondo tentativo migliora ulteriormente, portandosi a oltre tre decimi di vantaggio sul compagno di squadra Piastri, che resta però il più vicino a seguirne il passo. Leclerc non riesce a colmare il gap, restando terzo a quattro decimi. Ancora più distante Max Verstappen, relegato a metà classifica e rallentato da una sessione confusa, in cui arriva persino a trovare un asciugamano all’interno della vettura, a testimonianza di una Red Bull che al momento non sembra perfettamente focalizzata. Tra le sorprese di giornata, Stroll porta l’Aston Martin in alto con un brillante terzo tempo prima della fase centrale, mentre Alonso si conferma efficace salendo in quinta posizione. Bene anche Antonelli, più volte tra i primi cinque e autore di buoni long run successivamente. Intorno alla metà della sessione, le squadre montano le soft nuove per le simulazioni qualifica: Piastri fa segnare 1:15.915, ma Norris gli risponde e si riprende la vetta con margine. Negli ultimi 15 minuti, come da prassi, tutte le squadre passano al programma gara: meno giri lanciati, più attenzione sul degrado e sul ritmo. In un circuito come Budapest, dove i sorpassi sono notoriamente difficili, partire davanti è fondamentale, ma anche il passo può fare la differenza in caso di safety car o strategie alternative. La Ferrari ha scelto di differenziare il lavoro: Leclerc gira con gomma media, Hamilton con la morbida. I tempi dello stratega britannico sono più veloci, ma entrambi raccolgono dati preziosi su configurazioni e consumi. La Scuderia sembra più interessata a capire i margini di miglioramento rispetto alla pura prestazione da qualifica. Nel complesso, la McLaren si conferma la macchina da battere sul giro secco, ma il ritmo in configurazione gara è ancora tutto da decifrare. Dietro, Verstappen è chiamato a una vera e propria rimonta tecnica e mentale, mentre Mercedes, pur non brillando, sta cercando una base solida su cui costruire.
Tutti i riflettori ora puntati su domani: la terza sessione di libere sarà decisiva per rifinire il setup, ma soprattutto per preparare una qualifica che, su questa pista, può valere mezzo Gran Premio.
Motori
Top & Flop GP di Monza 2025

Il tempio della velocità non tradisce mai. Anche quest’anno il Gran Premio d’Italia ha offerto al pubblico di Monza una domenica ricca di emozioni, con un protagonista assoluto e diverse storie da raccontare.
Top
Max Verstappen
Ancora una volta è lui a scrivere la storia. Verstappen non ha bisogno di fuochi d’artificio: parte, gestisce, martella quando serve e lascia solo le briciole agli avversari. A Monza ha dato l’ennesima lezione di costanza e maturità sportiva, confermando che in questo momento non c’è rivale in grado di impensierirlo davvero. L’olandese ha trasformato l’autodromo in un’arena privata, aggiungendo un altro sigillo a una carriera che sembra non conoscere soste.
Lando Norris
Il pilota inglese ha mostrato di aver fatto il definitivo salto di qualità. Secondo posto conquistato con grinta, ritmo costante e nessuna sbavatura. Lando non ha cercato sorpassi impossibili su Verstappen, ma ha consolidato la sua posizione, difendendo con autorità dagli inseguitori e portando la McLaren a un risultato di prestigio. Una prestazione che dà continuità a quanto di buono visto negli ultimi mesi e lo consacra come leader tecnico ed emotivo della scuderia di Woking.
Andrea Kimi Antonelli
Un nono posto può sembrare poco, ma per un diciottenne alla prima Monza davanti a centinaia di migliaia di tifosi italiani vale come una vittoria. Antonelli ha mostrato maturità, intelligenza tattica e coraggio nei sorpassi, confermandosi una delle sorprese più luminose della stagione. La sensazione è che il futuro della Formula 1 abbia già preso la residenza a Bologna.
Flop
Ferrari
Ogni anno Monza rappresenta il banco di prova più atteso. Ogni anno la Ferrari arriva carica di sogni e promesse, e troppo spesso se ne va con un’amara realtà. Leclerc ha chiuso quarto, vicino al podio ma lontano dalla vittoria, mentre il weekend nel complesso ha confermato che la Rossa, pur competitiva, fatica ancora a tenere il passo di Red Bull e McLaren. I tifosi hanno applaudito, ma lo hanno fatto più per amore che per reale soddisfazione.
George Russell
Quinto al traguardo, ma con una gara quasi invisibile. La Mercedes non vive un momento brillante, ma ci si aspettava da Russell almeno la capacità di infastidire le Ferrari o inserirsi nella lotta per il podio. Invece, il suo GP è stato privo di guizzi, segnato da un ritmo ordinario e da un risultato che sa di occasione persa.
Aston Martin
Se Alonso ha abituato a rimonte eroiche e Stroll a qualche lampo qua e là, a Monza entrambi sono apparsi in difficoltà. La monoposto verde non ha mai trovato la giusta velocità né sul dritto né nel misto, mostrando un pacchetto tecnico in affanno rispetto ai rivali diretti. Il risultato è stato un fine settimana anonimo, che lascia molti interrogativi sul futuro prossimo della scuderia.
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F1: Verstappen imprendibile a Monza, McLaren sul podio, Ferrari ai piedi

Il Gran Premio d’Italia 2025 ha confermato ancora una volta lo strapotere di Max Verstappen, capace di dominare sul circuito di Monza con la solita freddezza strategica e una gestione perfetta delle gomme. L’olandese della Red Bull ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, controllando la gara sin dallo spegnimento dei semafori e resistendo al tentativo iniziale delle McLaren.
La scuderia di Woking ha comunque ottenuto un risultato di grande prestigio: Lando Norris secondo e Oscar Piastri terzo. L’australiano, dopo un pit-stop complicato che lo aveva temporaneamente portato davanti al compagno, ha intelligentemente restituito la posizione a Norris, rispettando le gerarchie e dimostrando spirito di squadra. Entrambi hanno confermato la solidità di una McLaren che si candida ormai stabilmente come seconda forza del Mondiale.
Dietro il podio, le Ferrari hanno lottato ma senza mai impensierire Verstappen: Charles Leclerc ha chiuso quarto, sfruttando un buon passo con gomma media nella parte centrale di gara, mentre la rossa ha mancato il podio ancora una volta davanti al proprio pubblico. In quinta posizione George Russell, consistente per tutta la corsa, ha avuto la meglio sul compagno Lewis Hamilton, solo sesto e mai realmente competitivo nei confronti dei primi.
Il pubblico italiano ha potuto applaudire anche Andrea Kimi Antonelli, capace di portare a casa un prezioso nono posto, consolidando la sua crescita in Formula 1 con una gara solida e priva di errori.
La corsa ha invece riservato amarezze per Nico Hülkenberg, fermato da un problema tecnico prima ancora del via, e per Fernando Alonso, costretto al ritiro a metà gara per un guasto che ha interrotto il weekend dell’Aston Martin.
Con questo successo, Verstappen consolida ulteriormente la sua leadership iridata, lasciando poche speranze agli avversari: la Red Bull continua a viaggiare su un altro pianeta, mentre Ferrari e McLaren si contendono soltanto le briciole di un dominio che sembra destinato a durare.
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Motogp: Alex Marquez conquista la vittoria a Montmelò

Il Gran Premio di Catalogna parte in modo esplosivo con un’ottima partenza di Alex Marquez, che si mette subito a dettare il passo. Tuttavia, il fratello, in sella alla Ducati ufficiale, non si lascia sfuggire l’occasione di lottare per la leadership. Per i primi giri, il numero 93 si mantiene saldamente in testa, ma al quarto giro Alex lo supera con delle traiettorie incredibili, aprendo ancora una volta la battaglia tra i due fratelli. Hanno avuto una partenza altrettanto notevole Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. Dalla nona posizione, Bastianini si è subito messo all’inseguimento del podio, mentre Bagnaia ha recuperato immediatamente dieci posizioni, dimostrando una determinazione incredibile.
Continua il weekend sfortunato per Marco Bezzecchi, il quale a causa di un contatto con Franco Morbidelli, è caduto, finendo a terra anche Fabio Di Giannantonio; i due piloti si ritirano dalla gara. Intanto Bastianini riesce a prendere con forza la terza posizione su Pedro Acosta.
A metà gara, l’inseguimento di Marc Marquez sul fratello del team Gresini si fa sempre più serrato. Il numero 73 non può permettersi il minimo errore se vuole mantenere il vantaggio. A pochi giri dalla fine, il Gran Premio si conclude anche per Franco Morbidelli, costretto al ritiro dopo un incidente in curva dieci. Nel frattempo, il rookie Ai Ogura si fa notare lottando e superando Bagnaia per la settima posizione, dimostrando grande talento.
Alex Marquez vince il Gran Premio catalano con forza, dopo una lunga battaglia con il fratello Marc Marquez, sul secondo gradino del podio e infine un fantastico Enea Bastianini.
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Foto: SkySport
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