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F1: Piastri vola al comando nelle terze libere in Ungheria

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foto da formulapassion

Nelle terze prove libere  del Gran Premio d’Ungheria 2025,  McLaren continua a dominare: Oscar Piastri ha infatti piazzato il miglior tempo, prendendosi con autorità la scena di Budapest. L’australiano ha fermato il cronometro su un ottimo tempo di 1.14.916 , precedendo di pochi millesimi il compagno di squadra Lando Norris, leader delle libere nelle ultime uscite.

Charles Leclerc, costante e sempre presente nelle zone nobili della classifica, ha chiuso ancora una volta terzo, confermando il buon momento della Ferrari anche su una pista tradizionalmente più tecnica e tortuosa. Il monegasco sembra avere una macchina bilanciata, ma servirà qualcosa in più per interrompere l’egemonia della scuderia di Woking, che pare aver trovato il setup perfetto.

Dietro al trio di testa spunta un ritrovato Lewis Hamilton, autore di un giro pulito e solido che lo proietta al quarto posto. Il sette volte iridato sembra a suo agio tra i saliscendi dell’Hungaroring, ma la vera notizia arriva subito dopo: Andrea Kimi Antonelli,  ha chiuso quinto, tenendo il passo dei grandi con una freddezza da veterano.

Ma il bello deve ancora venire: alle 16 scatta la qualifica, con in palio la quattordicesima pole position della stagione 2025.

Classe 2004. Studente in Scienze della Comunicazione all’Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e grande appassionato di calcio, nba e formula 1.

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F1: Capolavoro Leclerc: sua la pole in Ungheria, McLaren battute

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Un giro perfetto. Di quelli che restano. Charles Leclerc accende il sabato del Gran Premio d’Ungheria e con una magia sul giro secco si prende la pole position. Sul tortuoso tracciato dell’Hungaroring, il monegasco tira fuori dal cilindro un tempo straordinario, beffando le due McLaren e riportando la Ferrari in prima fila nel momento più caldo dell’anno.

Dietro la Ferrari numero 16, le due McLaren confermano un pacchetto solido e velocissimo: Oscar Piastri si prende la seconda posizione, confermando il suo ottimo feeling col circuito, mentre Lando Norris chiude terzo dopo essere stato protagonista nelle libere. La monoposto di Woking continua a essere la più costante del lotto, ma oggi non è bastato per contenere l’estro di Charles.

Ai piedi del podio virtuale, spunta un ottimo George Russell con la Mercedes, finalmente tornata competitiva sul giro secco. Subito dietro, l’inossidabile Fernando Alonso, ancora una volta in grado di spremere il massimo dalla sua Aston Martin, e Lance Stroll, sorprendente sesto.

Soffre, e non poco Max Verstappen, solo ottavo al termine di una qualifica opaca. Il campione olandese ha faticato con il bilanciamento e domani sarà chiamato alla solita rimonta in stile Red Bull. Peggio è andata a Lewis Hamilton, dodicesimo e fuori già in Q2: per il sette volte iridato, un weekend fin qui in salita. Deludente anche Andrea Kimi Antonelli, quindicesimo e mai realmente in partita.

Con Leclerc davanti e le due McLaren subito alle spalle, il GP d’Ungheria si preannuncia incandescente. Partenza fondamentale su una pista dove sorpassare è un’arte rara, strategia e gestione gomme saranno decisive. Ma intanto, il sabato ha già il suo re: Charles Leclerc, magico come solo lui sa essere.

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F1: Lando Norris si consolida nelle prove libere del venerdì al Hungaroring

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Il caldo dell’estate europea incontra le curve tecniche dell’Hungaroring: sta per iniziare il weekend del Gran Premio d’Ungheria, con la prima sessione di prove libere pronta ad aprire le danze. Le squadre sono al lavoro per trovare il giusto equilibrio su un tracciato corto, tortuoso e dal grip variabile, dove ogni dettaglio conta.

La prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria si chiude con un messaggio chiaro: Lando Norris è in forma smagliante, ma la sfida con il compagno Piastri e con le Ferrari è appena cominciata.  Il weekend sul circuito dell’Hungaroring si è aperto sotto un cielo stabile e temperature ideali per girare subito forte. Appena il semaforo è diventato verde, Lewis Hamilton e Oscar Piastri sono stati i primi a lanciarsi, inaugurando la pista. E da lì è partita subito una danza di tempi che ha raccontato molto più di una semplice FP1. George Russell ha dato il primo squillo, portandosi in testa con un 1:19.111, segno di una Mercedes determinata a reagire. Ma la McLaren ha risposto subito con forza: prima Piastri, poi Norris hanno segnato i riferimenti, con l’inglese che ha abbassato il crono fino a un eccellente 1:17.631. Da lì, il controllo del comando non è più sfuggito dalle mani di Lando, che è riuscito poi a migliorarsi ancora fino a 1:16.052, lasciando tutti a distanza di sicurezza. Leclerc ha provato a reagire: prima in testa con una SF-24 ancora sporca di vernice aerodinamica, poi costretto ad inseguire. Alla fine ha chiuso terzo, ma riducendo il gap a soli due decimi. Un segnale incoraggiante per la Ferrari, che ha mostrato un buon passo anche con Oliver Bearman, autore del sesto miglior tempo. Solida anche la sessione di Andrea Kimi Antonelli, settimo, a dimostrazione di una Mercedes che nonostante le difficoltà, continua a spingere con il talento dei suoi giovani. La sorpresa più piacevole è però venuta da Isack Hadjar: il rookie di casa RB ha stampato un giro notevole, issandosi in quarta posizione davanti ad Hamilton, mettendosi in mostra tra due nomi pesanti. Ottimo anche Lance Stroll, che ha chiuso in decima posizione, portando un po’ di ossigeno in casa Aston Martin. Nel frattempo, non sono mancati i problemi. La Stake ha vissuto una sessione difficile, con Aron costretto al ritiro per guasto tecnico durante la Virtual Safety Car e Bortoleto lontano dalle posizioni che contano. Alpine in ombra con Gasly e Colapinto nelle retrovie, mentre Verstappen  ha chiuso solo nono, alle prese con un assetto da perfezionare e con il ritorno al muretto del suo storico ingegnere Gianpiero Lambiase, di nuovo al lavoro dopo due weekend di assenza. Negli ultimi minuti, come da copione, spazio alle simulazioni di passo gara. Norris ha confermato un ritmo consistente, sullo stesso livello di Leclerc a parità di gomma. Più lento Hamilton, che però ha lasciato intendere margini di miglioramento. Il primo round è andato a Norris. Ma la partita è appena iniziata e l’impressione è che McLaren, Ferrari e – forse – una Mercedes in crescita, ci regaleranno un altro weekend combattuto fino all’ultima curva.

Dopo una prima sessione che ha visto la McLaren dettare il ritmo con Norris e Piastri, la Formula 1 torna in pista per le prove libere 2 del Gran Premio d’Ungheria. Sarà un turno fondamentale per tutti: con temperature più simili a quelle che troveremo in qualifica e in gara, i team lavoreranno sul passo lungo, sul bilanciamento e sulla gestione delle gomme, aspetto sempre cruciale su un tracciato tecnico e tortuoso come quello di Budapest.

I semafori si sono accesi alle 17:00 in punto, e sin dai primi minuti la pista ha mostrato una buona evoluzione, con tempi in costante miglioramento. In apertura è George Russell a prendere il comando con un 1:17.442, seguito a ruota da Hadjar e Tsunoda, ma si tratta solo del primo giro lanciato. I valori iniziano a stabilizzarsi dopo i primi 10 minuti: Leclerc sale in cattedra con un ottimo 1:17.181, mentre Hamilton, pur con un gran primo settore, si ferma in quarta posizione. Ma poi arrivano le McLaren. Lando Norris lancia il guanto di sfida con un primo tempo di 1:16.525, confermando quanto di buono visto nella FP1. Nel secondo tentativo migliora ulteriormente, portandosi a oltre tre decimi di vantaggio sul compagno di squadra Piastri, che resta però il più vicino a seguirne il passo. Leclerc non riesce a colmare il gap, restando terzo a quattro decimi. Ancora più distante Max Verstappen, relegato a metà classifica e rallentato da una sessione confusa, in cui arriva persino a trovare un asciugamano all’interno della vettura, a testimonianza di una Red Bull che al momento non sembra perfettamente focalizzata. Tra le sorprese di giornata, Stroll porta l’Aston Martin in alto con un brillante terzo tempo prima della fase centrale, mentre Alonso si conferma efficace salendo in quinta posizione. Bene anche Antonelli, più volte tra i primi cinque e autore di buoni long run successivamente. Intorno alla metà della sessione, le squadre montano le soft nuove per le simulazioni qualifica: Piastri fa segnare 1:15.915, ma Norris gli risponde e si riprende la vetta con margine. Negli ultimi 15 minuti, come da prassi, tutte le squadre passano al programma gara: meno giri lanciati, più attenzione sul degrado e sul ritmo. In un circuito come Budapest, dove i sorpassi sono notoriamente difficili, partire davanti è fondamentale, ma anche il passo può fare la differenza in caso di safety car o strategie alternative. La Ferrari ha scelto di differenziare il lavoro: Leclerc gira con gomma media, Hamilton con la morbida. I tempi dello stratega britannico sono più veloci, ma entrambi raccolgono dati preziosi su configurazioni e consumi. La Scuderia sembra più interessata a capire i margini di miglioramento rispetto alla pura prestazione da qualifica. Nel complesso, la McLaren si conferma la macchina da battere sul giro secco, ma il ritmo in configurazione gara è ancora tutto da decifrare. Dietro, Verstappen è chiamato a una vera e propria rimonta tecnica e mentale, mentre Mercedes, pur non brillando, sta cercando una base solida su cui costruire.

Tutti i riflettori ora puntati su domani: la terza sessione di libere sarà decisiva per rifinire il setup, ma soprattutto per preparare una qualifica che, su questa pista, può valere mezzo Gran Premio.

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Oltre il limite: Gran Premio di Ungheria

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Con il rombo di motori ancora nell’aria il circus si sposta in Ungheria, terra di grandi sfide e sorprese! Il Gran Premio d’Ungheria, spesso soprannominato il “Principato di Monaco senza mura” per la sua natura tortuosa e tecnica, attende i team e i piloti con un tracciato che premia l’abilità di guida e l’assetto aerodinamico. L’Hungaroring è infatti noto per le sue curve strette e la difficoltà nei sorpassi, rendendo le qualifiche cruciali e la strategia di gara fondamentale. Il circuito di Mogyoród, vicino Budapest, è una presenza fissa nel calendario della Formula 1 dal 1986. Si presenta con 4,381 km di lunghezza e 14 curve strette che segnano la quasi totale assenza di lunghi rettilinei.

L’ultimo Gran Premio ha confermato ancora una volta la forza di Oscar Piastri su Lando Norris, mentre la Ferrari ha mostrato segnali incoraggianti. Grazie alle nuove sospensioni posteriori, Charles Leclerc ha conquistato un meritato podio e Lewis Hamilton ha messo a segno una rimonta notevole, chiudendo al settimo posto. 

Per l’Ungheria, l’attenzione resta puntata sulle McLaren, che storicamente dominano questo circuito. Tuttavia, la competizione non mancherà: il sette volte campione Lewis Hamilton detiene il record di vittorie all’Hungaroring, ben otto.

Il meteo per il weekend ungherese si preannuncia promettente, con giornate prevalentemente soleggiate e un umidità moderata. Non si escludono brevi rovesci episodici, ma per fortuna non dovrebbero compromettere lo spettacolo in pista. 

Anche in questo fine settimana, il paddock sarà animato dalla presenza delle categorie minori di F2 e F3. Per non perdere neanche un istante di azione, ecco il programma completo:

Venerdì 1 agosto

09:50 Prove Libere F3

11:00 Prove Libere F2

13:30 Prove Libere 1 F1

14.00 Qualifiche F3

15:50 Qualifiche F2

17:00 Prove Libere 2 F1 

Sabato 2 agosto

10:00 Gara Sprint F3

12:30 Prove Libere 3 F1

14:10 Gara Sprint F2

16:00 Qualifiche F1 

Domenica 3 agosto

08:25 Feature Race F3

09:55 Feature Race F2

15:00 Gara F1

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