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Motogp: Marc Marquez vola nella sprint argentina

La seconda Sprint della stagione è alle porte, e l’attesa è alle stelle. Il leone spagnolo scatterà con l’obiettivo di imporre il suo ritmo fin da subito, ma dovrà guardarsi le spalle da un gruppo di inseguitori agguerriti, a partire da Bagnaia e dal fratello Alex. La gara si preannuncia combattuta, con duelli serrati e possibili colpi di scena, come spesso accade nelle gare brevi. Occhi puntati anche su Johann Zarco e Fabio Di Giannantonio, pronti ad approfittare di ogni occasione per guadagnare posizioni. La tensione è palpabile: tutto è pronto per una Sprint che promette spettacolo e adrenalina fino all’ultimo giro.
Al Termas de Río Hondo lo spettacolo non tarda ad accendersi. Marc Marquez scatta bene dalla partenza, riuscendo a controllare la moto nonostante un piccolo rischio. Bagnaia è reattivo e sfrutta subito un varco per tentare il sorpasso su Alex Marquez, cercando di guadagnare posizioni fin dai primi metri. Ma il primo colpo di scena arriva presto: Brad Binder finisce a terra dopo un contatto con Franco Morbidelli, costretto a terminare la sua Sprint anzitempo. Un duro colpo per la KTM, che però non smette di sperare in un buon risultato. Davanti, la lotta tra i fratelli Marquez entra nel vivo. Marc tiene il comando, ma Alex non molla la presa e continua a spingere forte, mettendolo sotto pressione. Bagnaia cerca di rimanere in scia, ma il distacco dagli spagnoli inizia ad aumentare. Alle sue spalle, Johann Zarco e Fabio Di Giannantonio provano a recuperare terreno, mentre Quartararo, partito con un buon ritmo, fatica a mantenere il passo dei migliori e perde posizioni.
Con il passare dei giri, Marc Marquez consolida la sua leadership, guadagnando un vantaggio sempre più solido sul fratello Alex. Bagnaia, ormai fuori dalla lotta per la vittoria, si concentra sulla gestione della sua terza posizione, cercando di tenere a distanza Zarco, che rimane minaccioso in quarta posizione. Il francese spinge forte e riesce a recuperare un decimo su Bagnaia, ma il distacco resta superiore al secondo: per lui non sarà facile chiudere il gap nei giri rimanenti. Negli ultimi giri, la situazione in testa non cambia: Marc Marquez gestisce il ritmo con esperienza e non lascia spazio agli attacchi del fratello. Alex prova a restare agganciato, ma il distacco si stabilizza. Bagnaia, pur senza poter ambire alla vittoria, difende il podio con determinazione.
Una Sprint intensa, caratterizzata da sorpassi, duelli tra fratelli e un Marc Marquez in grande forma, capace di controllare la gara dall’inizio alla fine. Un altro successo per lui, mentre gli avversari dovranno studiare nuove strategie per provare a fermarlo nelle prossime sfide. Il prossimo appuntamento sarà nel corso della giornata di domani con la gara principale alle 19:00 (ora italiana).
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F1: Super Lando Norris conquista il Gran Premio D’Australia

L’alba italiana si infiamma con il gran premio D’australia. Il circuito di Albert Park, con le sue curve veloci e insidiose, si prepara a ospitare uno degli appuntamenti più attesi della stagione. Le squadre hanno affinato le strategie, i piloti sono pronti a spingere al massimo e i tifosi sugli spalti sono impazienti di vivere un’altra gara ricca di emozioni. Occhio però al meteo: le condizioni potrebbero rivelarsi decisive, con la forte di pioggia che caratterizza la giornata non si può prevedere chi di loro avrà la meglio.
I primi colpi di scena arrivano già nel giro di formazione con Isaak Hadjar, che perde il controllo della sua monoposto e finisce contro le barriere in curva 2. Una grande delusione per il pilota francese dopo la spettacolare qualifica del giorno precedente. La griglia si compatta nuovamente per un secondo giro di formazione, in attesa dello spegnimento dei semafori. Scatta fortissimo Lando Norris, ma ancora meglio fa Max Verstappen, che supera Oscar Piastri e si mette alle spalle del suo amico-nemico. Incredibile partenza anche per Charles Leclerc, che già in curva 1 guadagna due posizioni, portandosi dietro George Russell. Tuttavia, l’entusiasmo del primo giro viene subito smorzato dall’incidente di Jack Doohan, che finisce contro le barriere. Nonostante il violento impatto, il pilota dell’Alpine esce illeso. Ma non è l’unico a essere tradito dalla pista: anche Carlos Sainz perde il controllo e si schianta contro le barriere sul rettilineo principale.
Con la Safety Car rientrata, la battaglia in pista riprende. Lando Norris mostra uno slancio incredibile, chiudendo ogni varco a Max Verstappen, che resta in agguato. Partenza migliore rispetto a ieri per Kimi Antonello, che dopo l’eliminazione in Q1 inizia a risalire la classifica con diversi sorpassi. Tuttavia, le condizioni della pista restano insidiose e gli errori sono sempre dietro l’angolo. Intanto, fioccano le investigazioni per infrazioni durante il regime di Safety Car: tra i coinvolti ci sono Fernando Alonso, Yuki Tsunoda e Lewis Hamilton. Per fortuna, nessuno di loro riceve penalità. Momenti di tensione per Max Verstappen, che dopo un bloccaggio nel tentativo di ridurre il gap inizia ad accusare problemi alla monoposto, finendo alle spalle di Oscar Piastri. Le “Papaya Rules” diventano un fattore cruciale del Gran Premio. Il padrone di casa, Piastri, punta Norris per tentare di conquistare una vittoria storica: mai un australiano ha vinto in Australia in Formula 1. Il muretto McLaren, però, impone di mantenere le posizioni e non superarsi. Piastri segnala via radio di essere più veloce del compagno, ma sa che sarà la pista a parlare. Poco dopo, arriva l’ordine di squadra: via libera ai duelli. Colpo di scena con l’incidente di Fernando Alonso, che causa una nuova Safety Car. Questo evento stravolge la strategia gara, con numerosi pit stop che rimescolano le carte. Tutti montano gomme d’asciutto, pronti a una vera e propria prova di resistenza per evitare le poche pozzanghere rimaste. Il tempo scorre, ma la monoposto del due volte campione del mondo rimane ferma in pista.
Un Gran Premio d’Australia ancora tutto da scrivere, tra colpi di scena e strategie incerte. Alla ripartenza, Max Verstappen si scaglia furioso all’attacco di Oscar Piastri, ma forse è ancora troppo cauto per via delle gomme, che non gli permettono di esprimere tutto il suo potenziale. Nel frattempo, l’incognita meteo si fa sempre più preoccupante: nuvole minacciose si addensano sul circuito, e persino i piloti più esperti iniziano a dubitare delle loro scelte strategiche. Tra i protagonisti della gara spicca Yuki Tsunoda, che per tutto il weekend è riuscito a mantenere una posizione solida, dimostrando una crescita costante. Ma all’improvviso il meteo cambia tutto: una pioggia torrenziale si abbatte su Melbourne, trasformando la pista in un vero e proprio lago. Lando Norris, leader della gara fino a quel momento, perde il controllo della sua monoposto e finisce fuori, trascinando con sé Oscar Piastri e diversi altri piloti.
Pit stop frenetici ai box, ma c’è chi decide di rischiare: Max Verstappen e le due Ferrari restano in pista, sperando in una strategia vincente. Tuttavia, ancora una volta, il muretto Ferrari sembra perdersi nel momento cruciale, facendo scelte discutibili che potrebbero compromettere la gara. La situazione si complica ulteriormente con un altro colpo di scena: Liam Lawson e Gabriel Bortoleto vanno a sbattere contro le barriere, provocando l’ingresso della Safety Car. Con la ripartenza, la bagarre si riaccende immediatamente, e i primi a dar spettacolo sono i due piloti Ferrari, impegnati in un duello acceso. Alla fine, è Charles Leclerc ad avere la meglio, ma il suo obiettivo è un altro: deve costruire un margine per staccare Verstappen, che si avvicina sempre più. Tra i protagonisti della gara emerge anche Kimi Antonelli, che con una strategia aggressiva e una guida solida riesce a risalire fino alla quinta posizione, dimostrando ancora una volta di avere un talento cristallino. Un’altra grande sorpresa arriva da Lance Stroll, che riesce a chiudere in Top 10 dopo un periodo difficile, un segnale positivo per il suo futuro in F1. Negli ultimi 12 km della gara, la tensione è alle stelle: Verstappen è negli specchietti di Norris, quasi a volerlo mettere sotto pressione fino all’errore. Ma il pilota inglese mantiene il sangue freddo, mostrando maturità e determinazione. Kimi Antonelli chiude in quinta posizione, dopo una rimonta straordinaria dalla sedicesima posizione, ma il suo risultato è messo in discussione da un’investigazione per unsafe release ai box. Alla fine, dopo una prova di forza sia tecnica che mentale, Lando Norris conquista una vittoria storica nel Gran Premio d’Australia, davanti a Max Verstappen e George Russell. Un trionfo che certifica la sua crescita non solo come pilota, ma anche come possibile candidato al titolo mondiale.
La Formula 1 non si ferma: il Circus è già pronto a volare in Cina, dove il prossimo weekend ci attende un’altra sfida ad alta tensione!
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Motogp: Pole position di Marc Marquez in Argentina

Partono le qualifiche della seconda tappa del campionato e fin da subito si posizionano nelle prime due posizioni Franco Morbidelli con un crono di 1:37.312 e Jack Miller. A solo un decimo da Miller troviamo il rookie Ai Ogura che si è già dimostrato molto competitivo. Provano a migliorarsi diversi piloti prima della fine del Q1 tra cui anche Enea Bastianini che si trova in undicesima posizione. Nel frattempo Somkiat Chantra cade nel primo settore, seguito nello stesso destino da Ai Ogura che perde l’occasione. Passano direttamente al Q2 Morbidelli e Joan Mir che supera Miller con un crono di 1:37.526.
Dopo pochi minuti si torna in pista per il Q2. Si lancia immediatamente Marc Marquez che di conseguenza si posiziona a dettare il passo con un crono 1:37.142, mentre il fratello si trova dietro di lui con un decimo di ritardo. Si vede in difficoltà dell’ultimo settore Pecco Bagnaia il quale non riesce a stare al passo del compagno di squadra. Successivamente l’italiano prova a migliorarsi e dopo un giro promettente riesce a scalare la classifica e a mettersi in quarta posizione.
Si conclude la qualifica con la magnifica pole position di Marc Marquez con un tempo di 1:36.917, seguito dal fratello Alex e Johann Zarco; in seconda fila troviamo Pecco Bagnaia, Pedro Acosta e un grande Fabio Di Giannantonio, seguiti da Fabio Quartararo, Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi.
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F1: Lando Norris è il primo poleman della stagione

Lando Norris conquista la prima pole position della stagione con un crono fantastico di 1:15.096 nel circuito Albert Park a Melbourne.
A causa del meteo incerto, tutti i piloti si sono precipitati in pista, specialmente quelli con pochi giri all’attivo. Tra questi ovviamente Ollie Bearman che dopo le sessioni difficili, segnala un problema al cambio a poco tempo dal via. L’incubo per il rookie non sembra finire. Si mette a dettare il passo Lando Norris con un crono di 1:16.003 seguito da Max Verstappen. Nel frattempo si migliorano Charles Leclerc e Fernando Alonso che si avvicinano alle prime posizioni. Lawson ha sfiorato l’impresa, ma un errore lo ha escluso dalla Q2 e quindi vengono eliminati nella prima sessione insieme al neozelandese: Kimi Antonelli, eliminato alla fine dal rookie della Sauber, seguito da Nico Hulkenberg e le due Haas.
Scendono ancora una volta in pista i piloti per la seconda sessione di qualifica e inizia benissimo Verstappen che chiude con un crono di 1:15.688. Pochi minuti dopo il tempo viene ulteriormente superato da Oscar Piastri, seguito dal compagno di squadra e da Verstappen. La sessione va avanti e la classifica non cambia molto, ma due minuti dalla fine scendono tutti. Durante il suo giro Lewis Hamilton si gira e fa uscire di conseguenza la bandiera gialla che compromette diversi piloti. Vengono eliminati in questa sessione Isack Hadjar, Fernando Alonso, Lance Stroll, il pilota di casa Jack Doohan e Gabriel Bortoleto.
La pole position viene continuamente combattuta all’inizio della terza sessione di qualifica. Vanno forti Max Verstappen che si mette subito davanti con un crono di 1:15.671 e George Russell. Negli ultimi istanti tutte le vetture scendono in pista e fanno sicuramente la differenza le due McLaren che si mettono nelle prime due posizioni in griglia, seguite da Max Verstappen e George Russell. In quinta e sesta posizione Yuki Tsunoda e Alex Albon che si mettono davanti alle due Rosse e concludono la top 10 Pierre Gasly e Carlos Sainz.

Foto: SkySport
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