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F1: Pagella del Gran Premio degli Stati Uniti

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Foto: Automoto.it

L’inaspettata doppietta Ferrari regala un mix di emozioni ai Tifosi di tutto il mondo, mentre la bagarre tra Verstappen e Norris diventa sempre più dura. Portano polemiche e dubbi le varie penalità date a vari piloti, mentre altri ne sono stati indenni. Di seguito la pagella piloti del Gran Premio degli Stati Uniti:

 

Charles Leclerc (1° classificato): 10 e lode

Leclerc ci regala una partenza sicuramente inaspettata; prevede la partenza di Verstappen e con tanta intelligenza si mette in mezzo tra l’olandese e Lando Norris. Il ritmo che tiene durante tutta la competizione è sublime e la manutenzione delle gomme speciale come sempre. Dona speranza ai Tifosi di tutto il mondo. Tuttavia, il resto del weekend si presenta un po’ difficoltoso per il numero 16.

 

Carlos Sainz (2° classificato): 9.5

Il passo durante tutto il fine settimana dello spagnolo è stato sicuramente migliore rispetto al suo compagno di squadra ma in gara fatica un po’ di più. Nonostante ciò, combatte fino alla fine e fa la differenza con la gestione delle gomme riuscendo a superare Verstappen e regalando la doppietta alla Scuderia di Maranello. 

 

Max Verstappen (3° classificato): 8

Guida magistrale da parte dell’olandese del team austriaco. Porta punti considerevoli sia nella sprint sia la domenica in gara, costringendo Lando Norris alla penalità dopo un sorpasso che ha dato non poche polemiche. Tuttavia, la sua partenza prevedibile ha permesso l’immediato sorpasso di Leclerc. 

 

Lando Norris (4° classificato): 7

Manca sempre qualcosa da parte sua, non riesce mai a difendere bene la sua pole position e per di più prende anche la penalità che gli costa il podio. Soffre nelle bagarre corpo a corpo, soprattutto quelle con Verstappen e continua a fare degli errori anche minimi che gli recano delusioni su delusioni.

 

Oscar Piastri (5° classificato): 6.5

Gara un po’ anonima dell’australiano che porta a casa punti importanti, ma allo stesso tempo non ci regala niente di speciale come ha fatto in gran premi precedenti. 

 

George Russell (6° classificato): 8.5

Ottima rimonta di George Russell che partito dalla pit lane si mette in sesta posizione; compie sorpassi e strategie magistrali, nonostante la discutibile penalità iniziale attua una gara fantastica, vincendo anche il confronto con il compagno di squadra il quale si ritira dalla competizione.

 

Sergio Perez (7° classificato): 7

Entra in top 10, compie una gara anonima e arriva addirittura alle spalle di Russell che partiva dalla pit lane. Gap assurdo rispetto a Verstappen. Si aspetta il prossimo weekend in Messico per vedere cosa deciderà la Red Bull sul suo futuro. 

 

Nico Hulkenberg (8° classificato): 7.5

Ottimo ottavo posto del tedesco che migliora sempre di più le sue prestazioni e a quanto pare ultimamente migliora anche la vettura della scuderia statunitense.

 

Liam Lawson e Franco Colapinto (9° e 10° classificati): 8

I due nuovi arrivati ci regalano gioie e una ventata di aria fresca con i loro risultati. Entrambi stanno davanti ai loro compagni di squadra nonostante la loro fresca entrata nella top class; non daranno sicuramente vita facile a Tsunoda e Albon. Compiono sorpassi da professionisti e hanno il coraggio giusto per andare avanti in questo sport. 

 

Classe 2004. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportiva e grande appassionata del Motorsport.

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Oltre il limite: Gran Premio della Repubblica Ceca

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Dopo l’ennesimo show mozzafiato di Marc Márquez in Germania, che lo ha visto ancora una volta salire sul gradino più alto del podio, la MotoGP è pronta a infiammare l’asfalto della Repubblica Ceca! Si riaccendono i motori sul leggendario circuito di Brno, a due passi dall’omonima città, per un Gran Premio che promette scintille. Dopo essere stato tolto dal calendario nel 2021, questo iconico circuito torna a far sognare con i suoi 5,403 chilometri di adrenalina pura e le sue 14 curve che promettono spettacolo.

In questi anni, il circuito ha subito importanti ristrutturazioni: un nuovo manto d’asfalto è stato posato, promettendo ai piloti una maggiore aderenza e, di conseguenza, la possibilità di spingere le moto al limite per migliori prestazioni. Ma non è solo una questione di velocità: sono state apportate anche importanti modifiche strutturali ad alcune aree del tracciato e le vie di fuga sono state ampliate. Questi interventi hanno permesso di elevare ulteriormente gli standard di sicurezza, rendendo la pista più sicura per tutti i partecipanti.

 

Gli occhi saranno puntati sul campione dell’Aprilia Jorge Martin, il quale torna in pista dopo essere stato assente per gran parte del calendario a causa di un grave infortunio; tuttavia anche per questo weekend il favorito è lo spagnolo del team Ducati ufficiale che continua a essere in netto vantaggio rispetto i suoi rivali. Invece sarà assente in questo fine settimana Maverick Vinales, a causa di un infortunio alla spalla avvenuto al Sachsenring e al posto suo ci sarà lo spagnolo Pol Espargaro. 

 

Il programma completo del weekend:

 

Venerdì 18 Luglio

 10:45 Prove Libere 1

15:00 Pre Qualifiche 

Sabato 19 Luglio

10:10 Prove Libere 2

10:50 Qualifiche 

15:00 Sprint Race

Domenica 20 Luglio

9:40 Warm Up

14:00 Gara

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Motogp: Top e Flop del Gran Premio della Germania

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Il weekend tedesco al Sachsenring ha offerto uno spettacolo ricco di colpi di scena, con il dominio incontrastato di Marc Márquez da un lato e una serie di cadute sfortunatissime dall’altro. Analizziamo insieme i top e i flop di questo Gran Premio.

Top 

Ancora una volta, il Sachsenring si conferma il regno di Marc Márquez. In sella alla sua Ducati ha conquistato pole position, vittoria nella sprint e nella gara domenicale e per non farsi mancare nulla anche il giro veloce. Ha condotto ogni singolo giro del Gran Premio, dimostrando un controllo e una padronanza della sua moto impareggiabile dall’inizio alla fine.

Pecco Bagnaia ha messo in scena una rimonta intelligente e calcolata al Sachsenring, capitalizzando ogni minimo errore degli avversari per assicurarsi un podio fortunato la domenica. Nonostante un weekend che fino a quel momento si era rivelato disastroso – con una qualifica in undicesima posizione e un piazzamento fuori dalla top 10 nella Sprint Race del sabato – il campione italiano è riuscito a ribaltare le sorti e a migliorare significativamente il suo risultato complessivo.

Fabio Quartararo ha vissuto un weekend inusuale al Sachsenring. Contro le sue aspettative, ha conquistato un terzo posto nella Sprint Race, seguito da un quarto piazzamento nel Gran Premio domenicale. Nonostante i buoni risultati, il pilota francese non si è detto soddisfatto, soprattutto a causa dell’ampio distacco che lo separava dal terzo classificato nella gara principale.

Flop 

Lorenzo Savadori ha subito una domenica disastrosa dal canto suo. Nei primi giri di gara cade in curva 1, ma riesce a ripartire solo per cadere una seconda volta a fine gara sempre nella stessa zona. La seconda caduta gli causa una penalità di doppio giro lungo da scontare durante il prossimo Gran Premio.  

Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi stavano disputando una gara formidabile, entrambi saldamente in zona podio e in lotta per un piazzamento eccellente alle spalle di Marc Marquez. Purtroppo, la loro corsa promettente è stata infranta da una doppia sfortuna: sono caduti, uno dopo l’altro e a pochi giri di distanza, nella medesima curva. Un epilogo amaro che ha vanificato la possibilità di conquistare un ricco bottino di punti, rovinando completamente una prestazione che si preannunciava memorabile.

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Motogp: Il SascherKing vince per la dodicesima volta sul circuito tedesco

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Il cielo sopra il Sachsenring è terso, la tribuna è un mosaico di colori, bandiere e adrenalina. Mentre l’inno tedesco risuona potente, i piloti sono già sulla griglia. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni. Marc Marquez viene festeggiato dalla Ducati per le sue 200 partenze in MotoGP, ma non c’è tempo per emozionarsi troppo: tra poco si abbassano i semafori e sarà battaglia vera.

I motori rombano, i nervi sono tesi. Lo scatto è bruciante. Marc Marquez scatta perfettamente, Bezzecchi come un proiettile si infila subito in seconda posizione alla prima curva. Diggia è aggressivo, tenta di guadagnare terreno ma va largo, rientra terzo. Zarco, scattato bene, perde terreno e scivola in quinta posizione. Bagnaia è indemoniato: guadagna tre posizioni già al primo giro, è settimo, precedendo Quartararo e Marini. La gara prende subito un ritmo feroce. Bezzecchi e Diggia iniziano un duello senza tregua per la seconda posizione. Si sorpassano e si rispondono colpo su colpo, mentre Marc Marquez davanti costruisce pazientemente il proprio vantaggio. Il gruppo si assesta ma la calma è solo apparente. Alle loro spalle, Alex Marquez si fa sotto, e al terzo giro c’è già un duello a tre per il podio provvisorio: Diggia infila Bezzecchi, Alex approfitta per infilarsi ma viene subito respinto da Marco. Le posizioni si scambiano di continuo, il fiato è sospeso in ogni curva. Al quarto giro arriva la prima caduta pesante: Pedro Acosta scivola, travolto da un errore che lo mette fuori gara. Con lui finisce anche Oliveira, coinvolto in un contatto nello stesso frangente. Davanti, Marquez continua a spingere: il suo vantaggio su Diggia cresce a ogni passaggio. A metà gara, il ritmo è martellante, preciso, chirurgico. Il gruppo di testa vede ancora Marc leader, seguito da Diggia, Bezzecchi, Alex Marquez e Bagnaia. L’italiano campione del mondo sta studiando con attenzione i movimenti davanti a sé.

Dietro, anche le retrovie si incendiano: Aldeguer e Miller ingaggiano un duello ruota a ruota per l’ottava posizione. Dopo due giri di scintille, Aldeguer ha la meglio. La battaglia non manca neppure più indietro, con sorpassi e contro-sorpassi a ogni curva. Poi, inizia la serie di colpi di scena che cambia la gara. Al giro 18, Di Giannantonio cade in curva 1. Era secondo. Un errore solitario, ma in contemporanea anche Zarco finisce nella ghiaia. Una doppia caduta che stravolge la classifica. Bezzecchi eredita il secondo posto. Non per molto. Tre giri più tardi, anche Marco Bezzecchi viene tradito dalla stessa curva 1. Cade, lasciando spazio a Alex Marquez e Bagnaia, che ora si ritrovano incredibilmente sul podio. Da dietro, Pecco ha fatto una rimonta intelligente e calcolata, sfruttando ogni occasione. Il Sachsenring diventa una trappola: Mir e Ogura si toccano e cadono entrambi, ancora in curva 1. E nel caos finisce anche Savadori. A quel punto, i ritirati sono tanti e la gara cambia volto. Nelle retrovie, Jack Miller e Luca Marini si affrontano senza risparmiare nulla per la sesta posizione. È un corpo a corpo tecnico e muscolare, di quelli che raccontano tutta la fame di chi non vuole arrendersi neanche per una manciata di punti. Inizia l’ultimo giro. Il pubblico è tutto in piedi. Le cadute hanno fatto fuori alcuni dei protagonisti più attesi, ma Marc Marquez è lì davanti, implacabile, costante, deciso. Alex lo segue con distacco prudente, mentre Bagnaia spreme tutto per avvicinarsi al fratello d’arte, ma ormai non c’è più spazio per cambiamenti.

Marc Marquez taglia il traguardo per primo. Vince con autorità e lucidità una gara che ha visto cadere quasi tutti i pretendenti al podio. Il Sachsenring si conferma il suo feudo, un circuito dove Marc sembra avere una marcia in più. Alle sue spalle, Alex Marquez completa una giornata perfetta per la famiglia, mentre Bagnaia chiude terzo con una delle sue migliori rimonte dell’anno, partito dall’undicesima casella. Applausi, abbracci, bandiere al vento. È festa per Ducati, è festa per i fratelli Marquez, è festa per il motociclismo. Un Gran Premio pieno di colpi di scena, cadute, rimonte e cuore. Al Sachsenring oggi si è scritto un altro capitolo di leggenda.

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