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Motori

Oltre il limite: Gran Premio di Francia

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Il Motomondiale entra nel vivo della stagione 2025 con il Gran Premio di Francia, sesta tappa del calendario, in programma dal 9 all’11 maggio sul leggendario Circuito Bugatti di Le Mans. Dopo l’adrenalina di Jerez, la carovana della MotoGP approda su uno dei tracciati più tecnici e imprevedibili del mondiale, dove ogni minimo errore può fare la differenza.

Il tracciato francese, lungo 4,19 chilometri, presenta 14 curve – 9 a destra e 5 a sinistra – e un rettilineo principale di 674 metri. Si tratta di un circuito in stile stop-and-go, caratterizzato da frenate secche seguite da rapide accelerazioni. Tra i punti più impegnativi spicca la curva “Chemin aux Boeufs”, dove i piloti devono frenare da oltre 300 km/h a circa 100 in pochi secondi, mettendo alla prova stabilità e gestione della moto. La pista è molto tecnica, e l’aderenza può cambiare repentinamente in base alle condizioni meteo, notoriamente variabili in questa zona della Francia. E proprio il meteo potrebbe giocare un ruolo chiave nel fine settimana: la pioggia è un’incognita costante a Le Mans, motivo per cui Michelin ha preparato una gamma completa di pneumatici per tutte le condizioni. Le moto avranno a disposizione gomme rain asimmetriche, oltre a slick simmetriche all’anteriore e asimmetriche al posteriore, per affrontare ogni possibile scenario. Negli ultimi anni, le Ducati hanno spesso dominato sul bagnato, dimostrando un’eccellente gestione del grip e della trazione in condizioni difficili.

Sul fronte del campionato, la classifica è cortissima e lo spettacolo è garantito. Álex Márquez arriva in Francia da leader iridato, forte della vittoria a Jerez e di una notevole costanza nei primi appuntamenti. Il pilota Gresini ha saputo approfittare degli errori altrui, guidando con intelligenza e maturità, qualità che lo stanno trasformando in uno dei contendenti più solidi per il titolo. Alle sue spalle, distaccato di appena un punto, c’è il fratello Marc Márquez. Il pluricampione del mondo ha vinto già otto gare in questa stagione, ma due cadute pesanti hanno compromesso la sua leadership. Marc sa bene che per puntare al decimo titolo mondiale dovrà limitare al minimo gli errori e trovare continuità, soprattutto nei circuiti più insidiosi come Le Mans. La sua velocità resta fuori discussione, ma il margine per sbagliare ora è ridottissimo.

Dietro ai fratelli Márquez, la lotta per il podio iridato è apertissima: Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio sono distanziati di pochi punti, tutti capaci di vincere e tutti ancora in piena corsa per il titolo. Il campionato 2025, finora, è uno dei più equilibrati degli ultimi anni, e il GP di Francia potrebbe rappresentare un crocevia importante per la classifica, ma anche per il morale dei piloti in vista della lunga trasferta asiatica di metà stagione.

Le Mans è pronta a offrire un altro capitolo di grande spettacolo, tra duelli ravvicinati, condizioni imprevedibili e una classifica che non lascia spazio a calcoli. Chi saprà imporsi sul tracciato francese potrebbe dare una svolta decisiva alla propria stagione.

Venerdi 9 Maggio

  • 10:45 – 11:30 – Prove Libere 1
  • 15:00 – 16:00 – Pre-qualifiche

Sabato 10 Maggio

  • 10:50 – 11:30 – Qualifiche
  • 15:00 – Sprint Race 

Domenica 11 Maggio

  • 14:00 – Gara principale 

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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Motori

MotoGP, GP Le Mans – Prove Libere: Marquez vola, Binder sorprende

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Il venerdì francese si apre nel segno di Marc Marquez, che stampa il miglior tempo nelle libere grazie al nuovo telaio testato a Jerez. Bene anche Binder con la KTM, mentre Bagnaia chiude quarto. Quartararo e Morbidelli in top 10.

Marc Marquez è tornato a fare la voce grossa. Lo spagnolo ha chiuso al comando la prima giornata di prove libere sul circuito di Le Mans, fermando il cronometro sull’1:30.764. Un tempo ottenuto sfruttando l’evoluzione del telaio Honda, provata con successo durante i test post-GP a Jerez. Marquez è apparso incisivo e determinato, confermando sensazioni positive e un feeling crescente con la moto 2024.

Alle sue spalle, a sorpresa, Brad Binder. Il sudafricano della KTM ha sfruttato una gomma nuova montata nel finale per piazzarsi a soli pochi decimi da Marquez, mostrando però un passo ancora da valutare sul long run. Terzo tempo per Alex Marquez, apparso in gran forma davanti a un Pecco Bagnaia che ha preferito concentrarsi soprattutto sul passo gara, chiudendo comunque quarto e pronto a colpire nel sabato decisivo.

Grande sorpresa in quinta posizione con Ai Ogura, il giapponese dell’Aprilia satellite, autore della sua miglior prestazione stagionale sinora. Dietro di lui Fabio Quartararo, che si è messo in mostra davanti al pubblico francese con una Yamaha che pare più competitiva rispetto alle uscite precedenti.

Settimo Franco Morbidelli, autore di una buona sessione interrotta da una caduta senza conseguenze fisiche a metà turno. Il romano ha comunque dimostrato di potersela giocare per l’accesso diretto alla Q2.

Nel complesso, una giornata che promette scintille in vista delle qualifiche. Marquez sembra intenzionato a non lasciare spazio a nessuno, ma la concorrenza – da Bagnaia a Binder, passando per le Aprilia e le Yamaha – è pronta a ribattere colpo su colpo.

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Attualità

“La Targa è un simbolo della Sicilia”: intervista ad Angelo Pizzuto

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Si accendono i motori per l’inizio della 109ª edizione della Targa Florio.  Alle 18.30 in Piazza Verdi si terrà la cerimonia d’apertura, e da quel momento tutti gli occhi sono puntati sui piloti e sulle loro splendide vetture. La Targa Florio racchiude nei piloti la sua massima espressione, ma è nelle retrovie che si consuma la maggiore essenza di questa competizione tanto gloriosa, quanto estremamente organizzata e precisa. Attraverso enti e personaggi “minori” (all’apparenza), ogni anno, la Targa riesce a coinvolgere un pubblico sempre più numeroso. A testimoniare l’efficienza e la trasparenza del marchio Targa Florio, abbiamo avuto l’onore, e il piacere, di intervistare Angelo Pizzuto, presidente dell’ACI Palermo.

Ecco l’intervista completa, realizzata da Dennis Rusignuolo:

La 109ª edizione della Targa Florio sta per avere inizio, e non vediamo l’ora di gustarci tutte le prove e tutti i protagonisti in pista. Quali sono le sue aspettative per questa edizione? 

 “La 109^ Targa Florio è una edizione speciale per tanti motivi: intanto perché c’e’ un ampio coinvolgimento dei territori simbolo della corsa come Cerda, Caltavuturo, Campofelice, Collesano e Scillato, e introdotto alcune importanti novità a Polizzi e Castellana Sicula, ma con la novità della partenza da Palermo. Iniziare la corsa da Palermo rafforza la sinergia tra ACI e l’Università di Palermo, che offre strutture e logistica alla gara, ma anche eventi culturali ed iniziative di sicurezza stradale per gli studenti dell’ateneo. Speciale perché si conferma un numero record di partecipanti, con ben 213 vetture al via, a testimonianza del grande fascino e rispetto che la gara gode all’interno dell’ambiente sportivo nazionale. Inoltre, la presenza della squadra Lancia ufficiale. Il marchio italiano ha scelto la Targa Florio per tornare nel contesto agonistico del rally, e visti i due campionati mondiali vinti, per noi è un grande onore accogliere uno dei team più importanti del mondo del rally.”

Lei ricopre la carica di presidente dell’ACI Palermo. Qual è il ruolo del suo ente nell’organizzazione della manifestazione? 

“L’automobile Club Palermo è l’ente organizzatore della Targa Florio. Si occupa dell’organizzazione logistica della gara e di tutti gli aspetti legali, in completa sinergia con ACISPORT.”

Come descriverebbe la Targa Florio in poche parole? Cosa rappresenta per lei questa manifestazione? 

“La Targa Florio non è soltanto una grande manifestazione sportiva, la gara su strada più antica del mondo, ma è anche un simbolo della Sicilia che ha caratterizzato la storia dell’ultimo secolo. Attraverso la Targa, la Sicilia ha mostrato quello che di più bello ha da offrire al mondo, da una intuizione di Vincenzo Florio nel 1906 fino ai nostri giorni.”

Ha qualche aneddoto, qualche episodio del suo passato, che lo lega alla Targa Florio?

“Episodi da raccontare ne avrei a decine. Quasi tutti i miei ricordi sono legati al compianto prof.Vaccarella, che ho avuto l’onore di accompagnare nell’ambiente delle corse per oltre un decennio. Una volta, mentre eravamo insieme alle vetture apripista per la Targa Classica, mi riproverò perché superavo le vetture in maniera sconsiderata, quando lui faceva la stessa cosa! E poi come dimenticare la magnifica cavalcata a Calcarelli con l’Alfa 33 TT3, la vettura che fu anche di Helmut Marko, tra le facce attonite dei madoniti. Ho un sacco di aneddoti, molto sono pubblici, ma qualcuno lo tengo per me..”

Da organizzatore, ma soprattutto da tifoso e appassionato, come si gestisce emotivamente un evento così tanto prestigioso? 

“Poco spazio per le emozioni, è tutto un gran lavoro per il quale bisogna rimanere concentrati. È un’attività che dura tutto l’anno e non appena si concluderà la 109ª edizione, sabato pomeriggio, da lunedì si comincerà a pensare alla 110ª.”

Tanti giovani hanno deciso di cominciare questa nuova avventura, alcuni ragazzi addirittura faranno il loro esordio in questa edizione. Secondo lei, quanto è fondamentale la presenza dei giovani in una manifestazione così tanto storica? 

“La presenza dei giovani nella Targa Florio è fondamentale, e siamo felici di accogliere sempre tantissimi ragazzi che si cimentano in questa esperienza. Un po’ come nel calcio o la Formula Uno, quando un pilota parte per una prova speciale della Targa si proietta in una epoca di un automobilismo difficile e romantica, un qualcosa che ormai  non esiste più. Sensazioni uniche.”

Secondo lei, chi è stato il personaggio più importante per la crescita, e il prestigio, della Targa Florio?

“Certamente Ninni Vaccarella è stato il nostro pilota di punta. Ha portato la Sicilia e la Targa nel mondo e all’interno dei suoi successi internazionali. Ma anche tanti altri piloti del presente e del passato, come ad esempio il nostro Totò Riolo o Natale Mannino, e le giovani promesse come Marco Pollara e Alessio Profeta, che onorano questa lunga tradizione di piloti siciliani grazie alla loro passione e al loro impegno. A tutti loro, ed a tutti i siciliani impegnati nelle corse, non faremo mai mancare il nostro sostegno.” 

Ringraziamo pubblicamente Angelo Pizzuto per la sua collaborazione e per la sua testimonianza. La voce di coloro che gestiscono e regolano questo tipo di competizioni è spesso sottovalutata ed è uno dei motivi principali per cui le sue risposte, fluide e precise, hanno aggiunto trasparenza e completezza al racconto della Targa Florio.

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Attualità

Un viaggio nella storia della Targa Florio. Curiosità e programma della manifestazione

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Da oltre un secolo, la Targa Florio rappresenta molto più di una semplice gara automobilistica: è un simbolo radicato nella cultura motoristica e nella terra che l’ha vista nascere, la Sicilia. Ideata nel 1906 da Vincenzo Florio, visionario imprenditore palermitano, la Targa è la corsa più antica del mondo ancora disputata, capace di intrecciare epica sportiva, paesaggi mozzafiato e passione popolare come poche altre manifestazioni. Da circuito stradale estremo a evento di regolarità e rievocazione storica, ha attraversato epoche, guerre e rivoluzioni tecniche, mantenendo intatto il fascino delle origini.

Nel 2025, la Targa Florio continua a rinnovarsi pur restando fedele alla propria identità. L’edizione di quest’anno, in programma tra le strade delle Madonie, promette un fine settimana di grande spettacolo con un mix di competizione, heritage e valorizzazione del territorio. Auto storiche, vetture moderne e partecipanti da tutto il mondo, si alterneranno in una gara che è anche celebrazione del coraggio, della memoria e dell’eleganza meccanica. Un ponte tra passato e futuro che ogni primavera riporta in vita la leggenda.

Questa edizione sarà composta da 12 prove speciali, situate sulle strade più iconiche del parco delle Madonie. I tracciati presi come tela su cui tutte le vetture possono dipingere il giro perfetto sono:

  1. La Targa. E’ la prova simbolo dell’evento, quella che ripercorre idealmente lo spirito originale della corsa. Un tracciato tecnico e variegato, ricco di curve storiche e panorami mozzafiato, che riassume l’essenza della gara tra mito e memoria.
  2. La Campofelice – Collesano. Inserita per la prima volta, il tracciato offre un viaggio che parte dalla costa (Campofelice di Roccella) e sale verso le montagne madonite, giungendo a Collesano, dove comincerà il trasporto verso l’altra tappa. Collesano rappresenta uno dei luoghi più storici della Targa e il ritorno del tracciato di gara aggiunge un tocco di storia e tradizione in più
  3. La Scillato. Dopo il trasporto, avviato a Collesano, da Scillato comincia la prova più tortuosa di tutte. Un percorso di una decina di chilometri in salita, che mostra tutte le sue insidie nella serie di curve strette e tortuose. Infine il trasporto verso Polizzi, dove ha luogo l’ultima prova.
  4. La Generosa. Il gran finale merita un palcoscenico adatto, e Polizzi Generosa offre uno scenario unico. Un breve tragitto, una manciata di chilometri, ma ricco di immagini e curve mozzafiato. Tra curve impegnative e scorci aperti sulla vallata, è la prova che spesso decide il verdetto finale e regala emozioni fino all’ultimo metro.

VENERDÌ 9 MAGGIO 2025 – Day 1

Start: 08:00 – Partenza da Palermo, Campus UNIPA

Prove Speciali:

  1. SS1 – TARGA 109:30

  2. SS2 – CAMPOFELICE – COLLESANO 1  – 10:27

  3. SS3 – SCILLATO 1 – 11:24

  4. SS4 – LA GENEROSA 1 – 11:59 

Rientro al Campus UNIPA – Regroup e Riordino

  1. SS5 – TARGA 2 – 16:35

  2. SS6 – CAMPOFELICE – COLLESANO 2 – 17:32 

  3. SS7 – SCILLATO 2 – 18:24 

  4. SS8 – LA GENEROSA 2 – 18:58

SABATO 10 MAGGIO 2025 – Day 2

Prove Speciali:

  1. SS9 – TARGA 3 – 10:45 

  2. SS10 – CAMPOFELICE – COLLESANO 3 – 11:38 

  3. SS11 – SCILLATO 3 – 12:24

  4. SS12 – LA GENEROSA 3 – 12:38

 

 

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