Lifestyle
Hikikomori: allarme per la società della Generazione Z?
“Hikikomori” in giapponese significa “stare in disparte” e viene utilizzato attualmente per indicare chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per periodi molto lunghi, a volte ad anni.
Queste persone rimangono rinchiuse nella propria abitazione evitando qualsiasi tipo di contatto diretto con il mondo esterno, talvolta anche con gli stessi familiari.
CHI SONO
Gli Hikikomori sono soprattutto giovani tra i 14 e 30 anni, di cui il 70-90% dei casi sono maschi. Le indagini ufficiali dal governo giapponese condotte fin ora mostrano più di 1 milione di casi, evidenziando una grandissima incidenza anche nella fascia degli over 40. Ciò è dovuto perché nonostante i soggetti hikikomori si palesano principalmente durante l’età adolescenziale, tale condizione tende a diventare cronica, rischiando di rimanere per tutta la vita.
Nel nostro paese, soprattutto a seguito della pandemia che ha contribuito a peggiorare il problema, l’attenzione nei confronti di tale fenomeno sta aumentando. Anche se non ci sono dati ufficiali, si stima ci siano ancora 100.000 casi.
LE CAUSE
Lo psicologo Marco Crepaldi, fondatore dell’associazione Hikikomori Italia ha spiegato: “Alla base di questa condizione c’è un disagio adattivo sociale. I giovani, che sperimentano una forte ansia sociale, faticano a relazionarsi con i coetanei e ad adattarsi alla società. Sono spesso ragazzi molto intelligenti, con un elevato QI, ma di carattere molto introverso e introspettivo, sensibili e inibiti socialmente, convinti di stare meglio da soli, lontani da tutti“.
CAMPANELLI D’ALLARME
Per intervenire nell’immediato prima che la situazione possa peggiorare drasticamente, è buono sapere alcuni atteggiamenti che possono evidenziare chi è a rischio di sfociare in un soggetto Hikikomori. Marco Crepaldi dunque ci dice: “I principali campanelli di allarme a cui le famiglie dovrebbero prestare attenzione sono legati all’insofferenza nella socialità. Dapprima, il rifiuto è legato alle attività extrascolatiche come sport o uscite con gli amici. Successivamente, segue anche il rifiuto della scuola, il cui ambiente, dove possono celarsi storie di bullismo, viene vissuto in modo particolarmente negativo. Gli hikikomori si isolano progressivamente e sviluppano una visione molto negativa della società, soffrendo particolarmente le pressioni di realizzazione sociale, dalle quali cercano in tutti i modi di fuggire. Tutto questo porta a una crescente difficoltà, demotivazione e depressione del soggetto. La dipendenza da internet, al contrario di quanto si pensi, non è una causa dietro all’esplosione del fenomeno, ma rappresenta una possibile conseguenza”.
RAPPORTO CON LE FAMIGLIE
Cause significative che possono portare all’instaurarsi della condizione Hikikomori possono essere rapporti difficoltosi con i genitori possibilmente troppo incentivanti, senza rispettare le necessità e i disagi del ragazzo, o di natura iperprotettiva, il dottor Crepaldi specifica dicendo: “Togliendo ai ragazzi la possibilità di sviluppare le competenze necessarie per transitare all’età adulta, proteggendoli eccessivamente e impedendo loro di compiere errori, di fatto li si porta al fallimento di uno step evolutivo. I ragazzi hikikomori sono eterni adolescenti che hanno un rapporto conflittuale con i genitori da cui sono dipendenti, ma che allo stesso modo trattano male, alle volte usando contro di loro violenza verbale e fisica“.
POSSIBILI SOLUZIONI
Infine il dottor Crepaldi ci mostra le possibili soluzione per non far sorgere il fenomeno: “Solitamente, i ragazzi Hikikomori sono molto restii a farsi aiutare. Le richieste, infatti, provengono principalmente dai genitori ai quali consigliamo di creare un legame positivo, un’alleanza genitore-figlio, fondamentale perché il ragazzo accetti di farsi aiutare. Solitamente forniamo aiuto psicologico online o a domicilio: partiamo dalla famiglia e cerchiamo di avvicinare il ragazzo. Se non collabora e non vuole essere aiutato, si cerca di intervenire e lavorare sul genitore sperando di ottenere effetto indiretto sul ragazzo. Consigliamo, come prima cosa, di dialogare con il ragazzo, e di rapportarsi a lui con un atteggiamento non giudicante. Al centro deve essere messo il suo benessere, senza alimentare quelle pressioni e quelle aspettative sociali, causa dell’isolamento. Per questo motivo, se il ragazzo rifiuta la scuola, è bene non insistere ma magari trovare un piano didattico personalizzato che preveda la frequenza a casa, da remoto. Sicuramente consigliamo di evitare atteggiamenti coercitivi come staccare internet, oppure usare la forza per impedire al figlio di chiudersi a chiave in camera. Oltre al supporto psicologico, è fondamentale un aiuto psichiatrico, anche farmacologico, qualora servisse, ad esempio in caso di una depressione grave.“
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Le mete più popolari dei viaggiatori italiani
Con l’estate alle porte, milioni di persone in tutto il mondo si preparano per godersi un viaggio, spesso in Italia. Ma se l’Italia è tra le mete di turismo più famose, dove vanno in viaggio gli italiani?
Secondo un’analisi recente su Skyscanner, la meta più gettonata dagli italiani è la Croazia, seguita da Mumbai e infine vi è Skopje in Macedonia.
Ma la top 10 destinazioni più desiderate del 2024 dagli italiani è piena di località sorprendenti:
- Pola, Croazia
- Mumbai, India
- Skopje, Macedonia del Nord
- Madeira, Portogallo
- Ginevra, Svizzera
- Hanoi, Vietnam
- Osaka, Giappone
- Tokyo, Giappone
- Kathmandu, Nepal
- Lussemburgo
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Pro e contro: impatto della tecnologia sulla salute mentale
La tecnologia ha rivoluzionato molti aspetti della nostra vita, incluso il modo in cui affrontiamo e gestiamo la salute mentale.
Sebbene le innovazioni tecnologiche offrano strumenti preziosi per migliorare il benessere psicologico, presentano anche sfide significative.
Quali sono gli effettivi vantaggi e svantaggi?
I PRO: Le risorse di supporto, anche a distanza poichè la tecnologia ha reso più facile che mai l’accesso a informazioni e supporto per la salute mentale. Piattaforme come BetterHelp e Talkspace offrono consulenze online, permettendo alle persone di connettersi con terapeuti qualificati da qualsiasi luogo. Questo è particolarmente utile per chi vive in aree remote o ha difficoltà a spostarsi. Inoltre numerose app, come Headspace e Calm, forniscono tecniche di meditazione e mindfulness, aiutando le persone a gestire lo stress e l’ansia. Altre app, come Moodpath, offrono monitoraggio dell’umore e suggerimenti personalizzati, permettendo agli utenti di tenere traccia del loro benessere emotivo quotidiano.
I CONTRO: La dipendenza dai dispositivi e social media, che può contribuire a sviluppare ansia, depressione e isolamento sociale. L’esposizione continua a contenuti negativi o il confronto con vite idealizzate può peggiorare il benessere mentale. (Senza contare i problemi di privacy e sicurezza dei dati insieme ad una riduzione delle interazioni faccia a faccia).
Ammettiamolo: le relazioni personali e il contatto umano rimangono elementi insostituibili per una salute mentale equilibrata.
Le risorse digitali possono integrare, ma non sostituire, il supporto umano diretto e le cure professionali. Come in ogni ambito, l’uso della tecnologia nella gestione della salute mentale deve essere bilanciato, tenendo conto dei potenziali rischi e benefici.
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Top 50 migliori spiagge nel mondo: L’Italia è sul podio
Tra i litorali marittimi migliori a livello globale, le migliori si trovano proprio nella nostra penisola. Ecco l’elenco delle spiagge da visitare almeno una volta.
L’Italia, da Nord a Sud, possiede gioielli naturalistici famosi in tutto il mondo, tra cui anche le coste, alcune delle quali sono riuscite ad appropriarsi un posto nella lista delle spiagge più belle del mondo. Una di queste ha superato i famosi paradisi tropicali come le Hawaii, il Messico o le Filippine, aggiudicandosi la seconda posizione sul podio.
La spiaggia in questione è Cala Marilou, in Sardegna, situata nel comune di Baunei che da diversi anni adotta politiche per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente.
La classifica è stata sfilata da The World’s 50 Best Beaches, un sito che ogni anno tramite il contributo di professionisti ed esperti, sceglie le migliori 50 spiagge di tutto il mondo.
CALA MARILOU: PARADISO A EST DELLA SARDEGNA
Cala Marilou si distingue per la sua bellezza e privacy che offre. Situata lungo al costa orientale dell’isola, si può raggiungere solo in barca o attraverso sentieri scoscesi in grado di regalare un’avventura emozionante: le escursioni sulle scogliere circostanti offrono un panorama mozzafiato sulla baia, ricoperta esternamente da rocce frastagliate. La vista dall’alto invece, mette in risalto le varie sfumature dell’acqua, andando da un zaffiro intenso all’acqua marina bollente.
LE ALTRE SPIAGGE ITALIANE NELLA CLASSIFICA
Oltre a Cala Marilou, nella classifica delle migliori spiagge al mondo c’è anche Cala Goloritzé e la Spiaggia dei Conigli. La prima si trova pure in Sardegna, ed è classificata diciannovesima, famosa per il suo pinnacolo in roccia calcarea che si erge a 143 metri di altezza; inoltre è accessibile massimo a 250 persone ed è obbligatoria la prenotazione.
La seconda invece è situata nella cinquantesima posizione, ma è stata menzionata anche dalla guida turistica Trip Advisor che l’ha inserita al secondo posto delle 25 spiagge più belle del mondo: è situata in Sicilia nell’isola di Lampedusa, si tratta di una riserva naturale marina protetta, dunque le attività da poter svolgere sono limitate.
CLASSIFICA 50 SPIAGGE PIU’ BELLE DEL MONDO
- Trunk Bay – USA
- Cara Marilou – Italia
- Baia di Meads – Anguilla
- Spiaggia di Entalula – Filippina
- Spiaggia di Voutomi – Grecia
- Talbot Bay – Australia
- Spiaggia Rosa – Indonesia
- Anse Georgette – Seychelles
- Laguna Verde – Polinesia Francese
- Isola del Ferro di Cavallo – Myanmar
- Calo des Moro – Spagna
- Le Morne Beach – Mauritius
- Spiaggia di Aharen – Giappone
- Spiaggia di Lanikai – Hawaii
- One Foot Island – Isole Cook
- Playa Balandra – Messico
- Grace Bay – Isole Turks e Caicos
- Spiagge di Puinn – Norvegia
- Cala Goloritze – Italia
- Anchor Bay Beach – Australia
- Gardner Beach – Ecuador
- Anse Source D’Argent – Seychelles
- Spiaggia della Libertà – Tailandia
- Cayo de Agua – Venezuela
- Praia de Marinha – Portogallo
- Seven Mile Beach – Isole Cayman
- Grote Knipe – Curçao
- Horseshoe – Bermuda
- Spiaggia di Fteri – Grecia
- Baia di Maundays – Anguilla
- Cayo Zapatilla – Panama
- Spiaggia dei Massi – Sud Africa
- Wharton Beach – Australia
- Grand Anse – Grenada
- Baia do Sancho – Brasile
- Spiaggia Kelebekler Vadisi – Turchia
- Colombier Beach – St. Barth
- Playa Xpu Ha – Messico
- Kelingking Beach – Indonesia
- Spiaggia di Kapalua Bay – Hawaii
- Spiaggia dei Diamanti – Islanda
- Pipe Greek Sandbar – Bahamas
- Cayo Levantado – Repubblica Domenicana
- Henderson Beach – USA
- Bon Bon Beach – Filippine
- Cathedral Cove Beach – Nuova Zelanda
- Playa Varadero – Cuba
- Kynace Cove – Regno Unito
- Spiaggia dell’ Aquila – Uruba
- Spiaggia dei Conigli – Italia
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