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La nuova Juve prende forma, tris al Como e dominio, poker della Dea al Lecce

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Foto: X Lega Serie A

La prima giornata di Serie A termina con due vittorie nette, l’Atalanta cala il poker contro un Lecce intraprendente ma poco organizzato in fase difensiva, la decidono i nuovi acquisti Brescianini e Retegui, mentre la Juve di Thiago Motta domina contro il Como di Fabregas e guadagna i primi tre punti in campionato sotto i colpi di Mbangula, Weah e Cambiaso.

La Juve di Thiago Motta stupisce sin dagli undici titolari, il tecnico ex Bologna lascia in panchina Douglas Luiz e il capitano Danilo. Al loro posto sono stati preferiti Cambiaso e il 2004 belga Mbangula. Dopo dieci minuti di rodaggio iniziano a vedersi i primi schemi “bolognesi” di Motta, con Locatelli che in fase di costruzione si sposta sull’esterno facendo spazio a Cambiaso in mezzo al campo.Il primo squillo del match arriva al 20’ovviamente con Dusan Vlahovic, il serbo viene servito con un filtrante alto da Cambiaso ed il colpo di testa è terminato di poco al lato dalla porta difesa da Reina. Dopo soli tre minuti si sblocca il risultato a favore dei bianconeri: una splendida intercettazione di Locatelli che serve di prima Weah, innesca immediatamente il contropiede della Juve che nel mentre ha assediato la metà campo della squadra lombarda, il lancio dell’americano arriva sui piedi di Mbangula che si accentra partendo dalla fascia sinistra e concludendo con un piazzato chirurgico sul secondo palo che fa fuori Reina. Alla prima vera sbavatura il Como ha subito la rete dell’1-0. Continua la pericolosità della Juventus, stavolta è il nuovo numero 10 Yildiz a strappare il pallone a Strefezza e calciare dal limite trovando però l’ottima risposta del portiere ex Napoli e Milan. Succede di tutto dal 40′: prima Vlahovic calcia una punizione insidiosissima da lunga distanza uscita a fil di palo, dal rinvio dal fondo Reina pasticcia e regala palla ai bianconeri al limite dell’area, Yildiz serve Vlahovic che calcia a botta sicura ma l’intervento in extremis di Barba evita il gol facendo terminare il pallone sul palo. Pochi minuti più tardi la Juve raddoppia ugualmente, il turco da una posizione defilata riesce a mettere in mezzo un pallone pericoloso lasciato passare dal velo intelligentissimo di Vlahovic, su cui Weah ha spaccato la porta facendo 2-0. Primo tempo solido e convincente della Juventus marchiata Thiago Motta, le idee del tecnico hanno già portato i loro frutti.

Alla ripresa viene sostituito l’acciaccato Weah, al suo posto il giovane Nicolò Savona. La Juve colpisce subito ad inizio secondo tempo, a segno Vlahovic ma la rete viene annullata per fuorigioco. Al 57′ il tocco sotto di Vlahovic viene deviato da Reina e nella ribattuta il serbo schiacia di testa ma il palo nega per la seconda volta la gioia del gol al numero 9. Il secondo tempo si gioca a ritmi molto più bassi, la Juve tiene lontano dalla propria area di rigore il Como che fa molta fatica ad imporsi. Thiago Motta lascia debuttare in Serie A anche Douglas Luiz, il palleggiatore ex Premier League entra al 79′ al posto di Locatelli. In questo secondo tempo poche occasioni ma una grande prestazione di Yildiz, il gioiellino turco non ha mai smesso di illuminare l’Allianz Stadium con le sue giocate. Allo scoccare del 90′ Cambiaso trova il gol partita con un mancino dal limite che lascia impietrito Reina, Como annichilito.

Termina per 3 reti a 0 la prima partita in Serie A della Juventus sotto il comando di Thiago Motta, partita stradominata sul piano tattico. Sono stati intravisti diversi spunti della nuova Juve che vedremo quest’anno. Il Como di Fabregas invece non è mai entrato in partita soffrendo non poco il salto di categoria, una squadra ancora in rodaggio che ha bisogno di tempo per ingranare.

Al via del mare il Lecce di Gotti ha messo in difficoltà l’Atalanta sin da subito con diversi spunti offensivi che sfruttano le fasce, dove soprattutto Dorgu ha brillato per corsa e precisione. Intorno al ventesimo minuto di gioco, la Dea cerca di prendere il comando del match con De Ketelaere che sfiora il gol del vantaggio due volte in pochi secondi, ma in entrambe le occasioni Falcone è stato provvidenziale nello sventare la rete. Con questa scossa l’Atalanta entra in partita costruendo molto e mettendo in crisi i padroni di casa. Al 34′ Rafia riesce ad imbucare per Dorgu che a tu per tu con Musso strozza troppo il mancino mancando lo specchio della porta. Un minuto più tardi la Dea spezza l’equilibrio del match trovando il gol dello 0-1 con il neo acquisto Brescianini, l’ex Frosinone insacca il pallone a botta sicura dopo che Falcone evita con una super parata il colpo di testa di Retegui. Dopo un’iniziale reazione giallorossa, i bergamaschi siglano il raddoppio con l’incornata perfetta di Retegui che fulmina il portiere al 45′. La prima frazione ha visto una partenza forte del Lecce che ha costretto l’Atalanta nella propria metà campo ma col passare dei minuti la Dea è venuta fuori, chiudendo il primo tempo per 0-2 nel segno dei nuovi acquisti Brescianini e Retegui. Nel secondo tempo Gotti prova ad innescare una reazione nei suoi inserendo Banda e Coulibaly ma dopo dieci minuti proprio Coulibaly stende Retegui con un pestone, l’arbitro dopo un check concede il penalty trasformato in rete dall’italo argentino, siglando una doppietta al suo esordio coi bergamaschi. Ripresa da dimenticare per il Lecce di Gotti, al 66′ Pasalic imbuca per Brescianini che buca Falcone, siglando anche lui una doppietta all’esordio, disattenzione difensiva da parte di Gaspar e Gendrey. Dopo il Poker, i ritmi si abbassano e l’Atalanta gestisce il risultato  aspettando il triplice fischio. La Dea nonostante la sconfitta in finale di Supercoppa, stravince imponendosi per 0-4 mandando un messaggio alle big del campionato.

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