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F1: Pagellone di Metà Stagione 2024

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FOTO: F1 24 GAMES; GRAFICA: JULYA MARSALA

La stagione 2024 di Formula 1 è giunta a metà del suo entusiasmante percorso, offrendo agli appassionati di motorsport emozioni e colpi di scena a ogni gran premio. Tra sorpassi mozzafiato, strategie audaci e incidenti spettacolari, i piloti e le scuderie hanno dato il massimo per lasciare il segno in un campionato sempre più competitivo e imprevedibile. Con il giro di boa ormai alle spalle, è il momento di fare il punto della situazione: chi ha brillato e chi ha deluso? Chi ha superato le aspettative e chi invece ha ancora molto da dimostrare? Ecco il nostro pagellone della prima parte di stagione 2024, un’analisi dettagliata delle performance di piloti e team, tra sorprese e conferme.

A cura di Julya Marsala

Max Verstappen : 9.5
Verstappen continua a essere il punto di riferimento assoluto in Formula 1. La sua guida è una sinfonia perfettamente orchestrata di velocità, precisione e intelligenza strategica. Ogni gara lo vede non solo lottare per la vittoria, anche se nelle ultime gare è mancata. Non c’è stata una singola occasione in cui abbia mostrato segni di cedimento, anzi, è riuscito a elevare ulteriormente il suo livello di prestazioni, rendendo la superiorità della Red Bull quasi scontata. La sua capacità di gestire ogni situazione, anche le più complesse, con una freddezza impressionante, lo rende un campione difficile da scalfire. In sintesi, Verstappen sta vivendo una stagione in cui sembra giocare su un livello completamente diverso, ma non del tutto inarrivabile rispetto alle scorse stagioni.

Lando Norris : 8,5
Norris sta emergendo come uno dei piloti più completi e promettenti della griglia. La McLaren, che all’inizio sembrava lontana dai top team, ha fatto un salto di qualità, e Norris ne ha tratto il massimo beneficio. La sua abilità nel trovare il limite della vettura è straordinaria, così come la sua capacità di gestire le gomme e la strategia in gara. Ha dimostrato una maturità impressionante per un pilota della sua età, spesso tenendo testa a piloti più esperti e con vetture più competitive. Norris è ormai una presenza costante nelle prime posizioni, e il suo obiettivo è chiaramente quello di lottare per vittorie e podi con regolarità. Se McLaren continuerà a progredire, non è difficile immaginarlo come un futuro contendente al titolo. Uno degli aspetti però da migliorare è senza dubbio la partenza, visto che ha perso diverse vittorie, a causa di un via non perfetto a differenza dei rivali

Charles Leclerc : 8-
La stagione 2024 di Leclerc è stata caratterizzata da una continua altalena tra grandi prestazioni e sfortunate battute d’arresto. Quando la Ferrari è in forma, Leclerc mostra il suo vero potenziale, perché è considerato uno dei piloti più talentuosi della sua generazione. La sua velocità sul giro secco è spesso ineguagliabile, e la sua capacità di gestire il ritmo di gara lo rende un avversario temibile. Tuttavia, il team italiano continua a essere afflitto da problemi tecnici e strategie discutibili, e Leclerc ne ha pagato il prezzo. Nonostante questo, il suo spirito combattivo non è mai venuto meno, e continua a spingere la squadra al limite, cercando di ottenere il massimo da ogni gara. La frustrazione è evidente, ma non ha perso la determinazione di lottare per le posizioni di vertice.

Oscar Piastri: 8
Piastri ha fatto un ingresso in Formula 1 da sogno, dimostrando fin da subito che il suo talento era reale e non solo frutto di speculazioni. In un team storico come McLaren, non si è fatto intimidire dalla pressione, mostrando una capacità di adattamento straordinaria per un rookie. La sua guida è stata pulita, efficace e sorprendentemente consistente, il che ha portato a risultati importanti, tra cui piazzamenti solidi in zona punti e conquistare la sua prima vittoria al Gran Premio d’Ungheria. Piastri ha dimostrato di essere un pilota completo, capace di mantenere la calma anche nelle situazioni più complesse, e di saper imparare rapidamente dai suoi errori. La sua presenza accanto a Norris crea una delle coppie più interessanti e promettenti della griglia.

Carlos Sainz: 7,5
Sainz si conferma come uno dei piloti più affidabili della griglia, ma la sua stagione è stata un po’ altalenante. Quando la Ferrari è competitiva, lo spagnolo sa essere incisivo, portando a casa punti importanti e piazzamenti significativi. Tuttavia, la battaglia interna con Leclerc e le difficoltà della vettura spesso lo hanno relegato in secondo piano. Sainz è un pilota metodico, che punta sulla costanza più che sui lampi di genio, e questo approccio gli permette di mantenere una buona posizione in campionato. Tuttavia, sembra mancare quella scintilla in più che potrebbe fare la differenza nelle gare cruciali. La sua stagione finora è stata buona, ma ci si aspetta che alzi ulteriormente il livello per mettere più pressione su Leclerc e per aiutare la Ferrari a rimanere nel gruppo di testa. Dopo l’annuncio del suo arrivo in casa Williams, il pilota spagnolo deve giocarsi il tutto per tutto.

Lewis Hamilton: 8
Hamilton è la definizione di resilienza. Nonostante la Mercedes non sia più la forza dominante di qualche anno fa, il sette volte campione del mondo continua a dimostrare perché è considerato uno dei migliori di sempre. La sua esperienza e capacità di adattamento sono evidenti ogni volta che scende in pista, riuscendo spesso a portare la vettura al di sopra delle sue possibilità. Alcune delle sue prestazioni nella prima metà del 2024 sono state degne dei suoi anni migliori, con rimonte spettacolari e una gestione della gara impeccabile, come la vittoria al gran premio di casa, che non accadeva dal 2021. Tuttavia, le difficoltà tecniche del team non gli hanno permesso di lottare costantemente per le vittorie, e il divario con Verstappen si è fatto sentire. Nonostante tutto, Hamilton rimane un pilota temibile, e la sua determinazione a continuare a vincere è intatta.

Sergio Perez : 5
Perez ha iniziato la stagione con grandi aspettative, soprattutto dopo alcune vittorie convincenti nel 2023, ma la prima metà del 2024 è stata complicata. Il messicano ha faticato a tenere il passo del compagno di squadra Verstappen, e alcune sue prestazioni sono state deludenti, con errori e mancanza di ritmo che hanno compromesso i suoi risultati. Perez rimane un pilota solido e un eccellente secondo nei tempi d’oro, capace di portare a casa punti importanti per il team, ma sembra mancare la consistenza necessaria per essere una minaccia costante. La pressione di dover dimostrare di essere all’altezza di Verstappen si è fatta sentire, e in alcuni casi ha influenzato negativamente le sue prestazioni. La seconda parte della stagione sarà cruciale per lui, se vuole confermarsi come un valido supporto per il team.

George Russell: 7,5
Russell continua a mostrare segni di maturità e talento puro. Nonostante una Mercedes meno competitiva, il giovane britannico ha saputo adattarsi e ottenere risultati solidi, dimostrando di essere un pilota completo. La sua guida aggressiva e la determinazione a sfidare Hamilton, uscente della scuderia tedesca, rendono ogni gara un affare interessante. Russell ha dimostrato di avere una grande capacità di apprendimento e di essere sempre pronto a sfruttare le opportunità che si presentano, anche in situazioni difficili. Tuttavia, il divario con i top team nelle ultime gara si fa sempre meno , e Russell dovrà continuare a spingere al massimo per colmare questo gap rimasto. La sua stagione finora è stata buona, ma ci si aspetta che possa fare ancora di più nella seconda metà dell’anno.

Fernando Alonso: 7
Alonso è un fenomeno senza tempo. Nonostante l’età, il pilota spagnolo continua a stupire con prestazioni che sfidano la logica. Al volante della sua Aston Martin, Alonso ha dimostrato di essere ancora uno dei migliori piloti in griglia, capace di competere con i giovani e di portare la squadra a risultati che solo pochi avrebbero previsto. La sua esperienza gli permette di leggere le gare come pochi altri, sfruttando ogni situazione a suo favore. La sua capacità di motivare il team e di estrarre il massimo dalla vettura è straordinaria. Alonso ha mostrato un po’ di lacune nella costanza ma un livello di prestazioni che molti piloti più giovani invidiano. È una delle stelle rilegate però alle stalle, ma allo stesso tempo é un esempio di come la passione e il talento possano superare ogni barriera.

Lance Stroll: 6
La stagione di Stroll è stata complessa e non all’altezza delle aspettative. Nonostante abbia a disposizione una vettura per lottare ai punti, il canadese ha faticato a tenere il passo. Stroll ha mostrato occasionalmente il suo talento, ma troppo spesso è stato relegato in posizioni secondarie, lontano dalla lotta per la top10. Le sue prestazioni sono state troppo incostanti, e la pressione di dover dimostrare il proprio valore in un team di proprietà del padre è sempre presente. Stroll ha bisogno di trovare maggiore consistenza e aggressività se vuole giustificare il suo posto in un team che punta in alto. Finora, ha deluso le aspettative, ma ha ancora tempo per cambiare il corso della sua stagione.

A cura di Angela Messina

Nico Hulkenberg: 7
Ottimo salto di qualità da parte di Nico Hulkenberg e del suo team in questa stagione. Il tedesco ha portato la Haas molto avanti in questa prima parte e grazie alle sue grandi prestazioni è riuscito a guadagnare quasi la totalità dei punti della sua scuderia. Le sue doti si fanno vedere soprattutto a Silverstone e a Spielberg, nelle quali conquista due bellissime seste posizioni. Il pilota è stato infatti confermato in Audi dopo i suoi ottimi risultati.

Yuki Tsunoda: 7
In questo inizio di stagione abbiamo visto un Yuki molto maturato e migliorato. Non è più impulsivo e riflette sulle sue decisioni. Il giapponese si ritrova con dieci punti in più rispetto a Ricciardo e porta a casa delle azioni di cui essere orgoglioso. I punti nel Gran Premio di casa sono sicuramente indimenticabili per Yuki e così dimostra che veramente merita un posto in Formula 1.

Daniel Ricciardo: 5.5
Ricciardo fa un inizio di stagione non al suo livello. Non riesce a performare bene come Yuki e presenta molte difficoltà. Tuttavia, negli ultimi Gran Premi è leggermente migliorato. Si vocifera un possibile sedile Red Bull, ma in questo momento non mi sembra la scelta migliore per l’australiano.

Oliver Bearman: 7
Il diciottenne britannico fa il suo debutto in Formula 1 nel Gran Premio dell’ Arabia Saudia con la Scuderia Ferrari. Non poteva esserci inizio migliore per la sua futura carriera. Avendo partecipato solamente ad una competizione della maggiore categoria, Bearman è riuscito a guadagnarsi la settima posizione su uno dei circuiti più difficili. Veramente notevole l’impresa attuata dal britannico che attualmente si trova quattordicesimo in classifica, davanti a molti piloti professionisti. Da notare soprattutto i suoi vari sorpassi, fatti con molta sicurezza e aggressività. Inoltre, le congratulazioni di grandi nomi di questo sport rendono maggiore l’orgoglio negli occhi del padre che durante tutto il Gran Premio lo guarda dagli schermi terrorizzato e al tempo stesso fiero di tutti i sacrifici ben fatti. Per la stagione 2025 lo vedremo gareggiare con la scuderia statunitense Haas.

Pierre Gasly: 5
Pierre Gasly fa lavorare la macchina spingendola il più possibile e a volte guadagnando anche buone prestazioni. Nonostante i tre ritiri è davanti in classifica a Esteban Ocon. Molto costante, ma sicuramente può fare di meglio.

Kevin Magnussen: 4
Magnussen è per adesso sicuramente un punto debole per la Haas, che sta pian piano risalendo. Le sue prestazioni dubbie e le sue molte penalità danno un duro colpo al team. Rispettoso è però l’aiuto al compagno di squadra. Rispetto a Hulkenberg è molto indietro e per di più è anche una testa calda. A volte supera il limite rendendo il contesto molto pericoloso anche per chi gli sta intorno.

Esteban Ocon: 5
Come il compagno di squadra il francese riesce a cavarsela nonostante il dubbio inizio di stagione dell’Alpine. Certamente Ocon ha commesso qualche grave errore, soprattutto a Monaco, ma riesce a gestire la macchina e a tenere testa in qualche combattimento con i suoi colleghi. Tutto questo confermato dalla Haas che lo ingaggia per la stagione 2025.

Alexander Albon: 5.5
Inizio di stagione molto difficile per Albon tra errori e intoppi, come il ritiro in Giappone e in Emilia-Romagna. Qualche punto lo porta a casa, gli unici della Williams, e molte volte è riuscito ad arrivare anche in Q3. Molto buona la costanza che dimostra e sicuramente merita una vettura migliore. Inoltre, ha anche conquistato il titolo di miglior sorpasso dell’anno in Canada, superando in un solo colpo Ricciardo e Ocon.

Logan Sargeant: 4
Le sue prestazioni sono come lo scorso anno molto discutibili e non sta dimostrando molto alla sua squadra. La vettura che ha tra le mani non è certamente adeguata a ottenere dei buoni risultati. Tuttavia, voglio regalare un punto in più allo statunitense a causa del suo grande sacrificio attuato in Australia. In quel weekend Sargeant ha infatti prestato la sua macchina al compagno di squadra dopo che quest’ultimo, facendo un incidente, ha distrutto la sua FW46. Non tutti avrebbero fatto questo sacrificio per il bene del team.

Guanyu Zhou e Valtteri Bottas: 3.5
Sicuramente la stagione dei piloti della Stake F1 Team non è iniziata nel migliore dei modi. La macchina con scarse prestazioni non li aiuta di certo e così i due si ritrovano senza nemmeno aver portato un punto alla loro scuderia, che in questo momento è l’ultima in classifica. Nonostante le basse aspettative, i risultati sono ugualmente deludenti, soprattutto per il finlandese. Valtteri Bottas potrebbe di certo fare di più e portare la sua scuderia un po’ più in alto. Non ci si aspetta un tale risultato da un pilota con una grande carriera alle spalle. D’altra parte abbiamo Zhou che pur provandoci non riesce a essere all’altezza dei suoi colleghi. Tuttavia, molte volte ha conquistato dei miglior piazzamenti rispetto al compagno di squadra.

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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F1: Le pagelle del gran premio dell’Azerbaijan

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Ecco la top ten dei piloti del Gran Premio dell’Azerbaijan

Oscar Piastri, voto 10 e lode

Il piede è pesantissimo e il pensiero altrettanto veloce e insolitamente freddo per un ragazzo così giovane, ma è soprattutto il suo “killer instinct” che ci fa capire come Piastri sia destinato a diventare un campionissimo. A Baku il pilota australiano decide di disobbedire al team, non per impazienza ma per sensazioni su pista, e la scelta dell’undercut paga nel momento in cui Piastri supera Leclerc, con una staccata rischiosa ma di pregevole fattura, allunga nell’ultimo stint di gara e confeziona la sua seconda vittoria in stagione.

Charles Leclerc, voto 10

Ci ha provato con tutte le sue forze a conquistare la seconda vittoria consecutiva. Forse se anche lui avesse disobbedito al muretto, strapazzando le gomme hard fin da subito, avrebbe potuto conquistare la vittoria, ma la condizione dei pneumatici, nonostante l’ottima gestione del pilota monegasco, dimostra che qualunque sforzo sarebbe stato vano.

George Russell: voto 7,5

Terzo a sorpresa (anche sua). Questa non era una pista favorevole alla Mercedes, che improvvisamente sembra aver fatto un passo indietro rispetto all’estate, ma l’inglese fa del suo meglio riuscendo a imporsi anche su Verstappen.

Lando Norris: voto 7

Completa una grande rimonta, conclusa al quarto posto davanti al suo rivale per il mondiale. Il pilota britannico paga il disastro delle qualifiche, ma la rincorsa compiuta in gara, in una pista che ha messo in mostra la forza a 360° della McLaren, ha permesso a Norris di continuare a lottare al vertice, e alla scuderia britannica di salire al primo posto della classifica costruttori.

Max Verstappen, voto 5,5

Solo un quinto posto per il pluricampione del mondo. In un periodo di completa difficoltà della Red Bull, termina al quinto posto, ma virtualmente rimane imbrigliato tra la quinta e la settima posizione. Paga una modifica sbagliata dell’ultimo minuto e del parco chiuso tra qualifica e gara. Primi segnali di poca lucidità dell’olandese e del team, che sembra iniziare a sentire la pressione degli avversari.

Fernando Alonso, voto 7,5

Un buon sesto posto con una Aston Martin per la verità un po’ anonima, ma lo spagnolo ancora una volta fa del suo meglio per portare a casa Aston quei punti che permettono il consolidamento della quinta piazza nella classifica costruttori.

Alex Albon, voto 8

Gran settimo posto dopo essere entrato anche in Q3. Per il thailandese si tratta dell’ennesima impresa, al termine di un fine settimana quasi perfetto considerando il piazzamento in qualifica. Altri punti portati a casa, per un pilota che sta reggendo quasi da solo la baracca.

Franco Colapinto, voto 9

La scommessa della Williams si presenta al mondo, con un punto storico per la scuderia e per la F1. Il pilota argentino è riuscito a convincere gli scettici nel suo debutto a Monza, a Baku Colapinto ha stupito il mondo, entrando in Q3 e finendo in maniera splendida all’ottavo posto. Quattro punti argentini che mancavano in F1 dal 2001.

Lewis Hamilton, voto 7

Paga la partenza dal fondo per avere sostituito la power unit, ma nonostante le modifiche apportate in Q3 perdeva 4 decimi da Russell. In gara la sua rimonta è parsa metodica ma non irresistibile. In attesa del passaggio in Ferrari, si attende il ritorno di “Hammer Time”.

Ollie Bearman, voto 10

Chiude la zona punti e inserisce il suo nome nella storia della F1. Dopo l’undicesima piazza delle qualifiche, divenuta decima al momento della penalità di Hamilton, il sostituto di Magnussen si presenta così alla sua futura squadra, rimanendo stabilmente davanti al compagno di squadra Hulkenberg in qualifica e in gara. Veloce, concreto e attento a non commettere il minimo danno. Primo pilota a punti nei suoi primi due GP disputati con team diversi.

 

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Motori: Luca Salvadori ci ha lasciato inseguendo il suo sogno

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Luca Salvadori, noto content creator e motociclista, ha preso tragicamente la vita sabato scorso, durante una competizione motociclistica in Germania, nei pressi di Lipsia.

Il “Sir”, nomignolo ormai impresso su di lui, si trovava in Sassonia come Wildcard alla tappa dell’IRRC, l’International Road Racing Championship 2024, nella categoria Superbike. Il motivo della sua presenza lí, non era frutto solo dalla sua amata voglia di avventura sopra una moto, ma per prepararsi ad affrontare una delle competizioni che ha sempre aspirato, Tourist Trophy sull’Isola di Man. La dinamica dell’ incidente, è stata fin da subito chiara. Come anche riportato da diverse fonti, il pilota di casa, Didier Grams, avrebbe perso il controllo della sua moto ,durante il primo giro in una curva a sinistra, travolgendo Luca, riportandogli diverse lesioni che gli sono costate la vita. Già dalle prime ore dell’alba, tutto il paddock sapeva che,  il giovane talento italiano li aveva lasciati.

Milanese DOC, classe 1992, Luca ha da sempre dedicato la sua vita alle moto, era un talento innato, amava le due ruote sopra ogni cosa, come anche raccontato dal celebre artista italiano Lorenzo Cherubini in arte “Jovanotti“, nel tenero e doloroso post, condiviso nelle sue pagine Instagram. Nei suoi video sulle diverse piattaforme che contano quasi mezzo milione di followers, si mostrava per come era, una ragazzo umile nonostante figlio del celebre Maurizio Salvadori, proprietario non solo della Trident Music, ma anche della Scuderia Trident, impegnata nelle classi propedeutiche della Formula 1, che proprio nel weekend di Baku, hanno vinto entrambe le gare, in memoria di Luca.

Era solare, trasmetteva la sua voglia di vivere attraverso le moto, inseguendo il sogno. Riuscendo anche a disputare un mondiale di MotoE, durante la scorsa stagione. Amava ciò che faceva, e tutti se ne accorgievano. Nelle ultime ore, i messaggi da parte dei suoi colleghi, sono innumerevoli, dal campione del mondo Pecco Bagnaia, a Valentino Rossi e tutti i grandi amanti del Motorsport, compreso il suo grande amico e primo rivale in pista, Alberto Naska.

La sua scomparsa, rappresenta un enorme perdita non solo nel mondo dei motori, ma anche umana. Nonostante tutto, Luca sapeva benissimo quanto la sua passione  fosse pericolosa, ma le passioni non si scelgono, sono loro che scelgono te. Questa frase era un must have per lui, e tutti vogliono ricordarlo così, come un ragazzo che è scomparso facendo ció che più amava al mondo: Correre su una moto.

 

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Motori

F1: Oscar Piastri conquista la seconda vittoria in carriera sul circuito dell’Azerbaijan

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Il Gran Premio di Azerbaijan si è svolto in una splendida giornata a Baku, con le scuderie pronte a battagliare sotto il sole. Le strategie di gara proposte dalla Pirelli indicavano un’unica sosta come la scelta ottimale, con la possibilità di alternare le mescole medie e dure. I primi otto in griglia hanno optato per la gomma media, mentre altri, come Albon e Norris, hanno scelto la dura, puntando su una strategia più conservativa.

Alla partenza, Leclerc ha subito preso il comando, riuscendo a sopravanzare Piastri, seguito da Perez, che è riuscito a passare Sainz alla seconda curva. Verstappen, intanto, ha attaccato Russell, cercando di recuperare posizioni. La battaglia tra i piloti nelle prime posizioni si è subito accesa, con Piastri che, pur non riuscendo a superare Leclerc nelle prime fasi, si è mantenuto molto vicino, sempre in zona DRS. Perez, dal canto suo, ha cercato di avvicinarsi ulteriormente, mantenendo sotto controllo i rivali.

Leclerc ha iniziato a imporre il suo ritmo, facendo registrare giri veloci, mentre Piastri cercava di rimanere in scia. Tuttavia, con il passare dei giri, la pressione del pilota McLaren è diventata sempre più evidente. Leclerc ha approfittato della situazione per allungare leggermente, guadagnando un margine di alcuni secondi. Dietro di loro, Perez ha mantenuto un certo distacco, con Sainz, Russell e Verstappen che continuavano a lottare per le posizioni intermedie. Le prime soste ai box hanno portato i primi scossoni nella classifica, con Leclerc che ha effettuato il suo pit stop, ripartendo davanti a Piastri, mentre Perez, con una strategia diversa, si trovava momentaneamente più indietro. La sfida tra Piastri e Leclerc è diventata sempre più intensa, con l’australiano che ha iniziato a preparare l’attacco decisivo. Finalmente, al ventesimo giro, Piastri è riuscito a trovare il varco giusto, sorpassando Leclerc e prendendo il comando della gara.

Da quel momento, la gara si è trasformata in un serrato duello tra i due, con Leclerc che ha provato più volte a riprendersi la prima posizione, senza però riuscirci. Piastri, con una guida impeccabile, ha difeso la sua leadership, chiudendo ogni varco possibile. Nel frattempo, Perez si è avvicinato ulteriormente, mentre Russell e Verstappen si sono scambiati le posizioni, con il pilota della Mercedes in grande forma. A pochi giri dalla fine, un incidente tra Sainz e Perez ha portato all’ingresso della Virtual Safety Car, neutralizzando così le emozioni finali. Questo ha garantito a Piastri una vittoria meritatissima, con Leclerc che ha dovuto accontentarsi della seconda posizione, mentre Russell è riuscito a salire sul podio in terza posizione.

La vittoria di Piastri in Azerbaijan rappresenta un grande traguardo per il giovane pilota della McLaren, mentre Leclerc e Ferrari continuano a mostrare segni di miglioramento, pur non riuscendo a concretizzare il successo. Il Gran Premio si è concluso in un’atmosfera carica di tensione e soddisfazione, con molti spunti di riflessione per le gare future.

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