Attualità
Elezioni europee 2024: programma elettorale di “Pace Terra Dignità”
In vista delle elezioni europee, DailyZeta vi spiega tutto ciò che concerne questo evento. La scuola, purtroppo, non fornisce le adeguate informazioni al fine di esercitare appieno il diritto di voto, dunque abbiamo ideato questa rubrica per semplificare e rendere accessibile le nozioni relative al voto.
Precedentemente, DailyZeta vi ha spiegato:
- Il ruolo del Parlamento
- Come funzionano i partiti europei
- Il motivo per il quale Elly Schlein e Giorgia Meloni non possono candidarsi alle elezioni europee
- Il programma di Forza Italia e Noi Moderati
- Il programma di Azione
- Il programma del Movimento CiInque Stelle
- Il programma della Lega
- Il programma del Partito Democratico
- Il programma di Fratelli D’Italia
Cliccate sui vari punti per andare direttamente all’articolo di riferimento.
Ora, invece, analizziamo il programma elettorale di Pace Terra Dignità.
CON CHI SI E ALLEATO IL MOVIMENTO “PACE TERRA DIGNITÀ”?
Il movimento di Michele Santoro, a differenza degli altri partiti, rappresenta più un manifesto con un’impronta idealista, pertanto non farà alleanze con i gruppi europei.
I punti del programma che andremo ad analizzare sono i seguenti:
- Sicurezza
- Migrazione
- Imprese e Lavoro
- Diritti civili
- Ambiente
- Europa
SICUREZZA
Sul tema della sicurezza, il partito di Santoro ha come questione centrale il ripudio delle armi e della militarizzazione.
In particolare chiede di fermare l’invio di armi all’Ucraina, e il cessate il fuoco a Gaza.
Proprio in merito al conflitto in medio-oriente esprime condanna per l’attentato del 7 ottobre, tuttavia auspica che l’Europa utilizzi le parole “insediamenti illegali”, “apartheid”, “pulizia etnica”, e che si interessi per la riedificazione di Gaza, e per un piano straordinario aiuti umanitari e sanitari.
Questo programma , a differenza degli altri, non è orientato alla prospettiva difficilmente realizzabile di “2 popoli 2 stati”, ma indirizzato più verso l’auspicata convivenza tra i 2 popoli.
Inoltre il programma richiede il riconoscimento dello Stato di Palestina, e che l’Europa si batta per i diritti dei curdi, e per la liberazione dei prigionieri politici in Turchia.
IMMIGRAZIONE
Sul tema migratorio, il programma afferma che una persona in difficoltà non può essere considerata un invasore, pertanto l’Europa e più genericamente il mondo occidentale devono farsi carico dell’immigrazione.
In più propone degli investimenti in cui l’ondata migratoria è forte, oltre alla chiusura dei centri di detenzione per i migranti, dunque si tratta di un programma che mira a una politica di accoglienza.
LAVORO
Il programma illustra che lo Stato deve garantire un’occupazione a tutti, ma si oppone al lavoro precarizzato, con ciò propone la creazione di un fondo europeo per l’edilizia sociale, i servizi pubblici e le esigenze occupazionali.
Inoltre si parla di introdurre un sistema economico universale per chi resta disoccupato, ed è favorevole alla revisione della direttiva sul Salario minimo europeo, per imporne l’introduzione in tutti i paesi compresa l’Italia.
AMBIENTE
Sulla questione ambientale il programma propone un approccio trasversale, in quanto è orientato a ridurre i tassi di interesse allo 0% o meno per chi investe riducendo le emissioni di carbonio, e generare posti di lavoro, senza tuttavia fornire prestiti a chi inquina e delocalizza.
Inoltre, il partito di Santoro chiede che le istituzioni europee vietino l’importazione dei prodotti alimentari provenienti da paesi terzi, e un efficientamento energetico degli edifici.
Essendo un partito da poco fondato, non si hanno dati sul punteggio europeo in merito alla tematica ambientale.
DIRITTI CIVILI
Si tratta di un partito mirato alla tutela dei diritti, pertanto evidenzia la situazione di disagio economico e sociale che coinvolge donne e giovani, tuttavia non ha sezioni esplicitamente dedicate a questo.
EUROPA
Non si tratta di un partito anti-europeista, più che altro auspica che vi sia una sovranità europea.
Peraltro si oppone alla costituzione di un esercito europeo, è favorevole ad una nuova fase di cooperazione fra popoli, e richiede che il Parlamento Europeo partecipi al processo decisionale della politica estera e della sicurezza comune.
CHI SONO I CANDIDATI?
Attualità
Addio a Maggie Smith: ci lascia ad 89 anni l’attrice di Harry Potter e Downtown Abbey
Maggie Smith, all’età di 89 anni è venuta a mancare, ad annunciare la morte è stata la famiglia.
L’attrice britannica Maggie Smith vincitrice di due premi Oscar, leggenda del teatro e dei grandi schermi che ci ha accompagnato per più di 70 anni, è morta oggi in un ospedale a Londra.
Ad annunciare la tragica notizia sono stati i suoi figli in un comunicato, Chris Larkin e Toby Stephens: “È con grande tristezza che dobbiamo annunciare la scomparsa di Dame Maggie Smith. È morta pacificamente in ospedale questa mattina presto, venerdì 27 settembre“.
I RUOLI ICONICI IN HARRY POTTER E DOWNTOWN ABBEY
Smith era nota e molto amata dal pubblico soprattutto per il ruolo di Minerva McGrannit nella famosissima saga di Harry Potter e nelle vesti della contessa Violet Crawley nella serie Downton Abbey. Ma anche per altri innumerevoli ruoli in tante celebri commedie.
Smith è stata una delle più importanti attrici britanniche di un’intera generazione. Ha recitato anche in: Assassinio sul Nilo (1978), Hook – Capitan Uncino (1991), Sister Act – La sorellastra (1992), Il giardino segreto (1993), Marigold Hotel – Il miglior hotel esotico (2012), Quartet – Quartetto (2012) e The Lady in the Van – La signora del furgone (2015).
Attualità
L’addio a Paola Marella: un vero e proprio lutto per Real time
Paola Marella, architetto di grande talento e volto celebre del canale televisivo Real Time, ricordata soprattutto per progarmmi come “Vendo casa disperatamente” si è spenta all’età di 61 anni.
La notizia della sua scomparsa ha scosso il mondo della televisione e dell’architettura, lasciando un grande vuoto tra i suoi colleghi e il pubblico che l’aveva seguita con affetto per anni.
Il 16 dicembre 2021 le fu diagnosticato un adenocarcinoma duttale del pancreas metastatico che alla fine, ha avuto la meglio su Paola.
Oltre alla televisione, era impegnata anche nel mondo editoriale e nella consulenza, confermandosi una figura influente nel settore del design. La sua passione per l’architettura e il buon gusto ha ispirato molti, rendendola un punto di riferimento per chi desiderava trasformare le proprie abitazioni in spazi unici e funzionali.
La sua scomparsa ci lascia un’importante eredità di impegno nel desing e amore per il proprio lavoro.
Attualità
Giancarlo Siani: il ricordo del giovane giornalista ucciso 39 anni fa dalla camorra
Il 23 settembre del 1985 la camorra uccideva a soli 26 anni Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano che scriveva nel quotidiano “Il Mattino“.
LA SUA STORIA
Giancarlo Siani era un praticante giornalista, perciò non essendo ancora appartenente alla categoria dei giornalisti professionisti , veniva chiamato “abusivo “.
Ma nonostante ciò, Siani aveva capito cosa significasse svolgere correttamente questo lavoro, e grazie alle sue qualità umane e professionali si è impegnato a smascherare un mondo, quello della criminalità organizzata e quindi anche della corruzione.
Durante i suoi studi universitari, svolti alla facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli, si interessò dei disagi provenienti dalle fasce sociali più deboli, contesti in cui si insediava facilmente la criminalità organizzata, inoltre fondò, insieme ad altri giovani giornalisti, il Movimento Democratico per il Diritto all’Informazione.
Successivamente, iniziò a lavorare come corrispondente da Torre Annunziata nel quotidiano “Il Mattino“, occupandosi di cronaca nera, e dunque di camorra, nello specifico studiò l’assetto gerarchico delle famiglie camorristiche che comandavano nei territori.
Siani, proseguendo la collaborazione da corrispondente nel quotidiano di Napoli, analizzò l’instaurazione di relazioni tra la criminalità organizzata e la politica, in particolare scoprì che si era creata una collusione, solidificata il giorno dopo il terremoto dell’Irpinia, tra alcuni rappresentanti politici campani e Valentino Gionta, un boss locale che aveva detenuto il controllo dell’intero mercato di droga tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia.
Dopo numerosi articoli d’inchiesta, in cui il giornalista denunciava la camorra, e il sistema politico a essa asservito, Siani ottenne una promozione, pertanto venne trasferito a Napoli per lavorare all’interno della redazione del “Mattino“, continuando però a occuparsi di quanto accadeva a Torre Annunziata, peraltro stava lavorando alla pubblicazione di un libro relativo al rapporto politica-camorra negli appalti per la ricostruzione post-terremoto.
Inoltre, sempre in quel periodo, Siani avrebbe dovuto sostenere l’esame che lo promuoveva a giornalista professionista, ma purtroppo non fece in tempo.
L’ARTICOLO CHE GLI COSTO’ LA VITA
In seguito all’arresto del boss Valentino Gionta, Siani, il 10 giugno del 1985, pubblicò un articolo, nel quale emersero delle verità scomode, grazie anche a delle rivelazioni di un suo amico carabiniere.
In questo articolo, Siani scrisse che Gionta fu venduto alla polizia dal clan Nuvoletta (in alleanza con i corleonesi di Totò Riina), e dal clan Bardellino (membri della “nuova famiglia”), dunque colpì il punto di forza dei mafiosi, “l’onore“.
Il motivo di tale tradimento fu la cessione della guerra tra famiglie, che ha portato all’accordo tra i Nuvoletta e Antonio Bardellino.
Fu proprio la pubblicazione di questo articolo a far scaturire la rabbia dei fratelli Nuvoletta, i quali, con la complicità dei corleonesi di Totò Riina, il 23 settembre del 1985, ordinarono la sua uccisione.
Siani fu ucciso mentre era bordo della sua citroen mèhari verde, con 10 colpi di pistola sparati da dei killer a volto scoperto.
Ma fu anche ucciso dagli uomini spudoratamente corrotti, che oscuravano la sua visione libera e anti-conformista.
UN ESEMPIO PER I GIOVANI
Giancarlo Siani era un ragazzo straordinariamente normale, che credeva in quello che faceva.
Il suo obbiettivo era quello di aiutare i ragazzi, ad essere liberi, quei ragazzi che, crescendo in contesti difficili, ed essendo isolati dalle istituzioni ,venivano facilmente reclutati dalla camorra.
Poco prima di morire, Siani tenne degli incontri nei licei parlando ai giovani, dicendo loro che “la criminalità e la corruzione non si combattono solo con i carabinieri . Le persone per scegliere devono sapere, devono conoscere i fatti.
E allora quello che un giornalista “giornalista” dovrebbe fare e questo: informare“.
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