Attualità
Elezioni europee 2024: programma elettorale della Lega
In vista delle elezioni europee, DailyZeta vi spiega tutto ciò che concerne questo evento. La scuola, purtroppo, non fornisce le adeguate informazioni al fine di esercitare appieno il diritto di voto, dunque abbiamo ideato questa rubrica per semplificare e rendere accessibile le nozioni relative al voto.
Precedentemente, DailyZeta vi ha spiegato:
- Il ruolo del Parlamento
- come funzionano i partiti europei
- il motivo per il quale Elly Schlein e Giorgia Meloni non possono candidarsi alle elezioni europee
- Il programma di Forza Italia e Noi Moderati
- Il programma di Azione
- Il programma del Movimento Cinque Stelle
Cliccate sui vari punti per andare direttamente all’articolo di riferimento.
Ora, invece, analizziamo il programma elettorale della Lega.
CON CHI SI È ALLEATA LA LEGA?
Il partito guidato da Matteo Salvini è alleato con il gruppo politico europeo “Identità e Democrazia“.
I punti del programma che andremo ad analizzare sono i seguenti:
- Sicurezza
- Migrazione
- Imprese e lavoro
- Diritti civili
- Ambiente
- Europa
SICUREZZA e MIGRAZIONE
La Lega ha una linea rigida sull’immigrazione, affermando la volontà di” difendere i confini europei per prevenire gli arrivi clandestini in Europa”. Inoltre, prospetta dei finanziamenti per prevenire tale migrazione, ma su questo non vi è alcuna chiarezza.
Rimanendo sul tema delle migrazioni, la Lega è propensa a stipulare accordi con Paesi terzi per ridurre il fenomeno migratorio.
In merito al conflitto in Europa c’è una certa ambiguità , in quanto si dicono favorevoli a proseguire gli aiuti militari all’Ucraina ma con una prospettiva diplomatica.
Sul conflitto in medio-oriente (Palestina/Israele) la Lega non esprime posizioni, anche se nell’ultima votazione al Parlamento Europeo si sono detti contrari a bloccare l’invio di armi a Israele.
LAVORO
Sulla tematica del lavoro non è presente alcun riferimento ai giovani nè sul lavoro e nè sull’istruzione.
Più che altro la Lega si limita a contrastare le politiche di austerità, senza tuttavia indicare dele proposte esplicite.
AMBIENTE
Per quanto concerne l’ambiente la Lega si è espressa favorevolmente al nucleare, mentre ha aspramente criticato il “Green deal”.
Inoltre sono favorevoli a far accrescere i potenziali delle fonti di energia rinnovabile, come ad esempio la geotermica, e l’idroelettrica.
Relativamente alla questione ambientale , il partito è stato giudicato inadeguato dal WWF e dall‘ONG Bloom, con l’attribuzione del punteggio di 5/100.
DIRITTI CIVILI
La Lega non fa alcun riferimento alle minoranze e alla violenza di genere, limitandosi a degli slogan conservatori come “libertà e difesa dei nostri valori”.
EUROPA
Dallo slogan si denota che la Lega non è un partito europeista, difatti vorrebbe una riduzione a livello di competenze e funzioni da parte dell’Europa.
Inoltre risulta uno dei pochissimi partiti a voler mantenere il voto all’unanimità in Consiglio.
CHI SONO I CANDIDATI?
Attualità
Addio a Maggie Smith: ci lascia ad 89 anni l’attrice di Harry Potter e Downtown Abbey
Maggie Smith, all’età di 89 anni è venuta a mancare, ad annunciare la morte è stata la famiglia.
L’attrice britannica Maggie Smith vincitrice di due premi Oscar, leggenda del teatro e dei grandi schermi che ci ha accompagnato per più di 70 anni, è morta oggi in un ospedale a Londra.
Ad annunciare la tragica notizia sono stati i suoi figli in un comunicato, Chris Larkin e Toby Stephens: “È con grande tristezza che dobbiamo annunciare la scomparsa di Dame Maggie Smith. È morta pacificamente in ospedale questa mattina presto, venerdì 27 settembre“.
I RUOLI ICONICI IN HARRY POTTER E DOWNTOWN ABBEY
Smith era nota e molto amata dal pubblico soprattutto per il ruolo di Minerva McGrannit nella famosissima saga di Harry Potter e nelle vesti della contessa Violet Crawley nella serie Downton Abbey. Ma anche per altri innumerevoli ruoli in tante celebri commedie.
Smith è stata una delle più importanti attrici britanniche di un’intera generazione. Ha recitato anche in: Assassinio sul Nilo (1978), Hook – Capitan Uncino (1991), Sister Act – La sorellastra (1992), Il giardino segreto (1993), Marigold Hotel – Il miglior hotel esotico (2012), Quartet – Quartetto (2012) e The Lady in the Van – La signora del furgone (2015).
Attualità
L’addio a Paola Marella: un vero e proprio lutto per Real time
Paola Marella, architetto di grande talento e volto celebre del canale televisivo Real Time, ricordata soprattutto per progarmmi come “Vendo casa disperatamente” si è spenta all’età di 61 anni.
La notizia della sua scomparsa ha scosso il mondo della televisione e dell’architettura, lasciando un grande vuoto tra i suoi colleghi e il pubblico che l’aveva seguita con affetto per anni.
Il 16 dicembre 2021 le fu diagnosticato un adenocarcinoma duttale del pancreas metastatico che alla fine, ha avuto la meglio su Paola.
Oltre alla televisione, era impegnata anche nel mondo editoriale e nella consulenza, confermandosi una figura influente nel settore del design. La sua passione per l’architettura e il buon gusto ha ispirato molti, rendendola un punto di riferimento per chi desiderava trasformare le proprie abitazioni in spazi unici e funzionali.
La sua scomparsa ci lascia un’importante eredità di impegno nel desing e amore per il proprio lavoro.
Attualità
Giancarlo Siani: il ricordo del giovane giornalista ucciso 39 anni fa dalla camorra
Il 23 settembre del 1985 la camorra uccideva a soli 26 anni Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano che scriveva nel quotidiano “Il Mattino“.
LA SUA STORIA
Giancarlo Siani era un praticante giornalista, perciò non essendo ancora appartenente alla categoria dei giornalisti professionisti , veniva chiamato “abusivo “.
Ma nonostante ciò, Siani aveva capito cosa significasse svolgere correttamente questo lavoro, e grazie alle sue qualità umane e professionali si è impegnato a smascherare un mondo, quello della criminalità organizzata e quindi anche della corruzione.
Durante i suoi studi universitari, svolti alla facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli, si interessò dei disagi provenienti dalle fasce sociali più deboli, contesti in cui si insediava facilmente la criminalità organizzata, inoltre fondò, insieme ad altri giovani giornalisti, il Movimento Democratico per il Diritto all’Informazione.
Successivamente, iniziò a lavorare come corrispondente da Torre Annunziata nel quotidiano “Il Mattino“, occupandosi di cronaca nera, e dunque di camorra, nello specifico studiò l’assetto gerarchico delle famiglie camorristiche che comandavano nei territori.
Siani, proseguendo la collaborazione da corrispondente nel quotidiano di Napoli, analizzò l’instaurazione di relazioni tra la criminalità organizzata e la politica, in particolare scoprì che si era creata una collusione, solidificata il giorno dopo il terremoto dell’Irpinia, tra alcuni rappresentanti politici campani e Valentino Gionta, un boss locale che aveva detenuto il controllo dell’intero mercato di droga tra Torre Annunziata e Castellammare di Stabia.
Dopo numerosi articoli d’inchiesta, in cui il giornalista denunciava la camorra, e il sistema politico a essa asservito, Siani ottenne una promozione, pertanto venne trasferito a Napoli per lavorare all’interno della redazione del “Mattino“, continuando però a occuparsi di quanto accadeva a Torre Annunziata, peraltro stava lavorando alla pubblicazione di un libro relativo al rapporto politica-camorra negli appalti per la ricostruzione post-terremoto.
Inoltre, sempre in quel periodo, Siani avrebbe dovuto sostenere l’esame che lo promuoveva a giornalista professionista, ma purtroppo non fece in tempo.
L’ARTICOLO CHE GLI COSTO’ LA VITA
In seguito all’arresto del boss Valentino Gionta, Siani, il 10 giugno del 1985, pubblicò un articolo, nel quale emersero delle verità scomode, grazie anche a delle rivelazioni di un suo amico carabiniere.
In questo articolo, Siani scrisse che Gionta fu venduto alla polizia dal clan Nuvoletta (in alleanza con i corleonesi di Totò Riina), e dal clan Bardellino (membri della “nuova famiglia”), dunque colpì il punto di forza dei mafiosi, “l’onore“.
Il motivo di tale tradimento fu la cessione della guerra tra famiglie, che ha portato all’accordo tra i Nuvoletta e Antonio Bardellino.
Fu proprio la pubblicazione di questo articolo a far scaturire la rabbia dei fratelli Nuvoletta, i quali, con la complicità dei corleonesi di Totò Riina, il 23 settembre del 1985, ordinarono la sua uccisione.
Siani fu ucciso mentre era bordo della sua citroen mèhari verde, con 10 colpi di pistola sparati da dei killer a volto scoperto.
Ma fu anche ucciso dagli uomini spudoratamente corrotti, che oscuravano la sua visione libera e anti-conformista.
UN ESEMPIO PER I GIOVANI
Giancarlo Siani era un ragazzo straordinariamente normale, che credeva in quello che faceva.
Il suo obbiettivo era quello di aiutare i ragazzi, ad essere liberi, quei ragazzi che, crescendo in contesti difficili, ed essendo isolati dalle istituzioni ,venivano facilmente reclutati dalla camorra.
Poco prima di morire, Siani tenne degli incontri nei licei parlando ai giovani, dicendo loro che “la criminalità e la corruzione non si combattono solo con i carabinieri . Le persone per scegliere devono sapere, devono conoscere i fatti.
E allora quello che un giornalista “giornalista” dovrebbe fare e questo: informare“.
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