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Motori

Motogp: Pagella piloti di Spielberg

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Foto: Sky sport Grafica: Julya Marsala

Si è appena concluso il Gran Premio d’Austria e a Spielberg i nostri piloti ci hanno regalato grandi emozioni e prestazioni. Ecco la pagella piloti

 

Francesco Bagnaia: 10

Pecco è stato veramente impeccabile a Spielberg. Dopo aver concesso la pole position a Jorge Martin, lo supera quasi subito dopo la partenza e per tutta la gara gli sta a distanza con una grande strategia e maestria. 

Jorge Martin: 9 

Martin ha portato a casa una grandissima prestazione. Ha cercato di stare sempre vicino al campione del mondo in carica, ma stavolta si è dovuto accontentare della seconda posizione.

Enea Bastianini: 8

“La Bestia” chiude il weekend con un importante terzo posto, dopo un po’ di problemi alla moto. Mostra grande costanza e maturità.

Marc Marquez: 7.5

Durante tutta la competizione Marquez si prende un sacco di rischi che potrebbero costargli la gara, ma alla fine si mette ad un passo dal podio dopo una rimonta da brividi.

Brad Binder e Marco Bezzecchi: 7.5

Dopo una sfilza di Ducati arriva lui con la sua KTM. Ultimamente ha disputato gare difficili per lui, ma finalmente riesce a rimettersi in carreggiata con un’ottima quinta posizione. 

Anche Bezzecchi dopo molte gare anonime riesce a riprendersi. Sicuramente sta migliorando molto le sue prestazioni. 

Maverick Vinales: 6.5

Molto consistente e al tempo stesso difficoltosa la gara per Vinales, ma alla fine porta a casa buoni punti per lui e la sua squadra.

Franco Morbidelli: 6

Dopo il contatto alla partenza con Marquez è costretto a una grande rimonta. Tuttavia, riesce a essere nella top 10.

Aleix Espargaro e Alex Marquez: 5.5

Chiudono la top 10 Espargaro e Alex Marquez ed entrambi compiono una gara discreta, senza infamia e senza lode. 

 

Classe 2004. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportiva e grande appassionata del Motorsport.

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Motori

F1: Notti magiche quelle a Singapore

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Sono passati meno di 5 giorni dall’ultimo Gran Premio, ma il Circus della Formula 1 è già volato verso il circuito cittadino più difficile di tutti, il Marina Bay di Singapore.

Questo tracciato rispetto agli altri in calendario, possiede delle caratteristiche tecniche fuori dal comune, visto anche le sue quattro zone DRS, in vigore da quest’anno. Tali difficoltà, però, vengono accentuate dalle estreme condizioni meteorologiche. Lo stato di Singapore, essendo situato nell’ Asia sud-meridionale, il suo clima è per lo più caldo e soleggiato nel corso di tutto l’anno, per tanto, al calar del sole, l’umidità supera l’80%, che all’interno di una monoposto di certo non è una della migliori condizioni, mettendo a dura prova i piloti.

Nonostante tutto, il Gran Premio di Singapore, resta una delle tappe più attese del campionato. In tale occasione, gran parte delle scuderie, creano delle livree speciali da indossare durante la gara. Quest’anno, la prima a rivelarsi è stata, la Mercedes, con una livrea completamente turchese, in merito al suo primo sponsor, Petronas, per celebrare 50 anni di collaborazione. Altri onori agli sponsor, come avviene per la Visa Cash App Racing Bulls, che decide di ricreare una look tutto in denim, per via della sua partnership con il marchio Hugo Boss, visto anche la Milano Fashion Week tutt’ora in atto. L’ultima momentaneamente a rivelarsi è la McLaren, realizzata in collaborazione con OKX, con la volontà di creare una monoposto dal tocco retro, realizzando la sua grafica, ispirandosi ad una della vetture più iconiche della sua storia, risalente agli anni dei leggendari Senna e Prost. Ma le sorprese non tardano ad arrivare, visto che la Red Bull Racing, solita a realizzare delle livree speciali per Singapore e Austin, è stata costretta a tenere ferme le idee, visto i suoi ultimi  problemi, anche dal punto di vista del peso, poco fuori dai limiti massimi imposti dalla federazione.

Le monoposto con queste livree speciali sono pronte a scendere in pista nel corso della giornata di domani per le prime prove libere alle 11:30 (ora italiana).

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F1: Le pagelle del gran premio dell’Azerbaijan

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Ecco la top ten dei piloti del Gran Premio dell’Azerbaijan

Oscar Piastri, voto 10 e lode

Il piede è pesantissimo e il pensiero altrettanto veloce e insolitamente freddo per un ragazzo così giovane, ma è soprattutto il suo “killer instinct” che ci fa capire come Piastri sia destinato a diventare un campionissimo. A Baku il pilota australiano decide di disobbedire al team, non per impazienza ma per sensazioni su pista, e la scelta dell’undercut paga nel momento in cui Piastri supera Leclerc, con una staccata rischiosa ma di pregevole fattura, allunga nell’ultimo stint di gara e confeziona la sua seconda vittoria in stagione.

Charles Leclerc, voto 10

Ci ha provato con tutte le sue forze a conquistare la seconda vittoria consecutiva. Forse se anche lui avesse disobbedito al muretto, strapazzando le gomme hard fin da subito, avrebbe potuto conquistare la vittoria, ma la condizione dei pneumatici, nonostante l’ottima gestione del pilota monegasco, dimostra che qualunque sforzo sarebbe stato vano.

George Russell: voto 7,5

Terzo a sorpresa (anche sua). Questa non era una pista favorevole alla Mercedes, che improvvisamente sembra aver fatto un passo indietro rispetto all’estate, ma l’inglese fa del suo meglio riuscendo a imporsi anche su Verstappen.

Lando Norris: voto 7

Completa una grande rimonta, conclusa al quarto posto davanti al suo rivale per il mondiale. Il pilota britannico paga il disastro delle qualifiche, ma la rincorsa compiuta in gara, in una pista che ha messo in mostra la forza a 360° della McLaren, ha permesso a Norris di continuare a lottare al vertice, e alla scuderia britannica di salire al primo posto della classifica costruttori.

Max Verstappen, voto 5,5

Solo un quinto posto per il pluricampione del mondo. In un periodo di completa difficoltà della Red Bull, termina al quinto posto, ma virtualmente rimane imbrigliato tra la quinta e la settima posizione. Paga una modifica sbagliata dell’ultimo minuto e del parco chiuso tra qualifica e gara. Primi segnali di poca lucidità dell’olandese e del team, che sembra iniziare a sentire la pressione degli avversari.

Fernando Alonso, voto 7,5

Un buon sesto posto con una Aston Martin per la verità un po’ anonima, ma lo spagnolo ancora una volta fa del suo meglio per portare a casa Aston quei punti che permettono il consolidamento della quinta piazza nella classifica costruttori.

Alex Albon, voto 8

Gran settimo posto dopo essere entrato anche in Q3. Per il thailandese si tratta dell’ennesima impresa, al termine di un fine settimana quasi perfetto considerando il piazzamento in qualifica. Altri punti portati a casa, per un pilota che sta reggendo quasi da solo la baracca.

Franco Colapinto, voto 9

La scommessa della Williams si presenta al mondo, con un punto storico per la scuderia e per la F1. Il pilota argentino è riuscito a convincere gli scettici nel suo debutto a Monza, a Baku Colapinto ha stupito il mondo, entrando in Q3 e finendo in maniera splendida all’ottavo posto. Quattro punti argentini che mancavano in F1 dal 2001.

Lewis Hamilton, voto 7

Paga la partenza dal fondo per avere sostituito la power unit, ma nonostante le modifiche apportate in Q3 perdeva 4 decimi da Russell. In gara la sua rimonta è parsa metodica ma non irresistibile. In attesa del passaggio in Ferrari, si attende il ritorno di “Hammer Time”.

Ollie Bearman, voto 10

Chiude la zona punti e inserisce il suo nome nella storia della F1. Dopo l’undicesima piazza delle qualifiche, divenuta decima al momento della penalità di Hamilton, il sostituto di Magnussen si presenta così alla sua futura squadra, rimanendo stabilmente davanti al compagno di squadra Hulkenberg in qualifica e in gara. Veloce, concreto e attento a non commettere il minimo danno. Primo pilota a punti nei suoi primi due GP disputati con team diversi.

 

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Attualità

Motori: Luca Salvadori ci ha lasciato inseguendo il suo sogno

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Luca Salvadori, noto content creator e motociclista, ha preso tragicamente la vita sabato scorso, durante una competizione motociclistica in Germania, nei pressi di Lipsia.

Il “Sir”, nomignolo ormai impresso su di lui, si trovava in Sassonia come Wildcard alla tappa dell’IRRC, l’International Road Racing Championship 2024, nella categoria Superbike. Il motivo della sua presenza lí, non era frutto solo dalla sua amata voglia di avventura sopra una moto, ma per prepararsi ad affrontare una delle competizioni che ha sempre aspirato, Tourist Trophy sull’Isola di Man. La dinamica dell’ incidente, è stata fin da subito chiara. Come anche riportato da diverse fonti, il pilota di casa, Didier Grams, avrebbe perso il controllo della sua moto ,durante il primo giro in una curva a sinistra, travolgendo Luca, riportandogli diverse lesioni che gli sono costate la vita. Già dalle prime ore dell’alba, tutto il paddock sapeva che,  il giovane talento italiano li aveva lasciati.

Milanese DOC, classe 1992, Luca ha da sempre dedicato la sua vita alle moto, era un talento innato, amava le due ruote sopra ogni cosa, come anche raccontato dal celebre artista italiano Lorenzo Cherubini in arte “Jovanotti“, nel tenero e doloroso post, condiviso nelle sue pagine Instagram. Nei suoi video sulle diverse piattaforme che contano quasi mezzo milione di followers, si mostrava per come era, una ragazzo umile nonostante figlio del celebre Maurizio Salvadori, proprietario non solo della Trident Music, ma anche della Scuderia Trident, impegnata nelle classi propedeutiche della Formula 1, che proprio nel weekend di Baku, hanno vinto entrambe le gare, in memoria di Luca.

Era solare, trasmetteva la sua voglia di vivere attraverso le moto, inseguendo il sogno. Riuscendo anche a disputare un mondiale di MotoE, durante la scorsa stagione. Amava ciò che faceva, e tutti se ne accorgievano. Nelle ultime ore, i messaggi da parte dei suoi colleghi, sono innumerevoli, dal campione del mondo Pecco Bagnaia, a Valentino Rossi e tutti i grandi amanti del Motorsport, compreso il suo grande amico e primo rivale in pista, Alberto Naska.

La sua scomparsa, rappresenta un enorme perdita non solo nel mondo dei motori, ma anche umana. Nonostante tutto, Luca sapeva benissimo quanto la sua passione  fosse pericolosa, ma le passioni non si scelgono, sono loro che scelgono te. Questa frase era un must have per lui, e tutti vogliono ricordarlo così, come un ragazzo che è scomparso facendo ció che più amava al mondo: Correre su una moto.

 

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