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F1: Le pagelle del gran premio dell’Azerbaijan

Ecco la top ten dei piloti del Gran Premio dell’Azerbaijan
Oscar Piastri, voto 10 e lode
Il piede è pesantissimo e il pensiero altrettanto veloce e insolitamente freddo per un ragazzo così giovane, ma è soprattutto il suo “killer instinct” che ci fa capire come Piastri sia destinato a diventare un campionissimo. A Baku il pilota australiano decide di disobbedire al team, non per impazienza ma per sensazioni su pista, e la scelta dell’undercut paga nel momento in cui Piastri supera Leclerc, con una staccata rischiosa ma di pregevole fattura, allunga nell’ultimo stint di gara e confeziona la sua seconda vittoria in stagione.
Charles Leclerc, voto 10
Ci ha provato con tutte le sue forze a conquistare la seconda vittoria consecutiva. Forse se anche lui avesse disobbedito al muretto, strapazzando le gomme hard fin da subito, avrebbe potuto conquistare la vittoria, ma la condizione dei pneumatici, nonostante l’ottima gestione del pilota monegasco, dimostra che qualunque sforzo sarebbe stato vano.
George Russell: voto 7,5
Terzo a sorpresa (anche sua). Questa non era una pista favorevole alla Mercedes, che improvvisamente sembra aver fatto un passo indietro rispetto all’estate, ma l’inglese fa del suo meglio riuscendo a imporsi anche su Verstappen.
Lando Norris: voto 7
Completa una grande rimonta, conclusa al quarto posto davanti al suo rivale per il mondiale. Il pilota britannico paga il disastro delle qualifiche, ma la rincorsa compiuta in gara, in una pista che ha messo in mostra la forza a 360° della McLaren, ha permesso a Norris di continuare a lottare al vertice, e alla scuderia britannica di salire al primo posto della classifica costruttori.
Max Verstappen, voto 5,5
Solo un quinto posto per il pluricampione del mondo. In un periodo di completa difficoltà della Red Bull, termina al quinto posto, ma virtualmente rimane imbrigliato tra la quinta e la settima posizione. Paga una modifica sbagliata dell’ultimo minuto e del parco chiuso tra qualifica e gara. Primi segnali di poca lucidità dell’olandese e del team, che sembra iniziare a sentire la pressione degli avversari.
Fernando Alonso, voto 7,5
Un buon sesto posto con una Aston Martin per la verità un po’ anonima, ma lo spagnolo ancora una volta fa del suo meglio per portare a casa Aston quei punti che permettono il consolidamento della quinta piazza nella classifica costruttori.
Alex Albon, voto 8
Gran settimo posto dopo essere entrato anche in Q3. Per il thailandese si tratta dell’ennesima impresa, al termine di un fine settimana quasi perfetto considerando il piazzamento in qualifica. Altri punti portati a casa, per un pilota che sta reggendo quasi da solo la baracca.
Franco Colapinto, voto 9
La scommessa della Williams si presenta al mondo, con un punto storico per la scuderia e per la F1. Il pilota argentino è riuscito a convincere gli scettici nel suo debutto a Monza, a Baku Colapinto ha stupito il mondo, entrando in Q3 e finendo in maniera splendida all’ottavo posto. Quattro punti argentini che mancavano in F1 dal 2001.
Lewis Hamilton, voto 7
Paga la partenza dal fondo per avere sostituito la power unit, ma nonostante le modifiche apportate in Q3 perdeva 4 decimi da Russell. In gara la sua rimonta è parsa metodica ma non irresistibile. In attesa del passaggio in Ferrari, si attende il ritorno di “Hammer Time”.
Ollie Bearman, voto 10
Chiude la zona punti e inserisce il suo nome nella storia della F1. Dopo l’undicesima piazza delle qualifiche, divenuta decima al momento della penalità di Hamilton, il sostituto di Magnussen si presenta così alla sua futura squadra, rimanendo stabilmente davanti al compagno di squadra Hulkenberg in qualifica e in gara. Veloce, concreto e attento a non commettere il minimo danno. Primo pilota a punti nei suoi primi due GP disputati con team diversi.
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Oltre il limite: Gran Premio D’Australia

Su i motori! Allo spegnimento il via del Gran Premio….
L’attesa è giunta al termine. La nuova stagione di Formula 1 è pronta a prendere il via sullo storico palcoscenico di Albert Park. Il Gran Premio d’Australia torna ad essere la gara d’apertura di uno dei campionati più attesi degli ultimi anni. All’alba italiana, sul circuito cittadino di Melbourne, prenderà il via una delle stagioni più emozionanti dell’ultimo decennio. In griglia saranno presenti ben sei rookie: Bearman, Antonelli, Doohan, Hadjar, Bortoleto e, infine, Lawson. Il più grande di loro ha appena 23 anni: ancora giovani, ma con grandi sogni nel cassetto, che grazie al loro talento potrebbero trasformarsi in realtà.
I top team raramente puntano su piloti esordienti, poiché l’esperienza è fondamentale per garantire una guida solida e costante. Tuttavia, la determinazione e il talento hanno spinto due scuderie a osare. Le Frecce d’Argento della Mercedes hanno deciso di puntare su un classe 2006: Andrea Kimi Antonelli. Il giovane pilota azzurro avrà l’opportunità di mostrare il proprio potenziale al volante di una vettura otto volte campione del mondo costruttori. Con Lewis Hamilton alle spalle e un sedile a disposizione, il team principal Toto Wolff ha deciso di giocarsi il tutto per tutto, affidandosi a un talento in cui la velocità scorre nelle vene. Ancora acerbo, ma pronto a darsi battaglia.
Nuovi orizzonti si aprono in questa stagione, soprattutto per Max Verstappen, che potrebbe finalmente avere un valido compagno di squadra. Il rapporto conflittuale tra la Red Bull e Sergio Pérez nella scorsa stagione ha fatto scalpore in tutto il paddock, complice anche la forte pressione mediatica che ha investito il pilota messicano. Tante voci, ipotesi di una possibile rescissione del contratto e, infine, il clamoroso licenziamento in tronco. Al suo posto, ecco di nuovo lui: Liam Lawson. Definirlo un rookie sarebbe riduttivo. Classe 2002, il neozelandese ha già disputato diverse gare in Formula 1, pur senza mai completare un’intera stagione. Ora, però, ha finalmente la sua grande occasione. La notizia che ha fatto il giro del paddock sin dal 2024 è l’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari. Ebbene sì, il sette volte campione del mondo è pronto a iniziare questa nuova avventura che lo porterà a difendere i colori della Rossa. Dopo aver lasciato la Mercedes, Hamilton ha un obiettivo chiaro: conquistare l’ottavo titolo mondiale e interrompere il lungo digiuno della Ferrari, che non vince un campionato piloti dal 2008. Durante i test pre-stagionali, il pilota inglese si è detto soddisfatto delle prestazioni della sua nuova monoposto, pur consapevole della forte concorrenza di team come McLaren e Red Bull.
Dopo il sorprendente addio alla Ferrari, Carlos Sainz si prepara a fare il suo debutto con la Williams, una scuderia storica che, nonostante un passato glorioso, ha vissuto un decennio di difficoltà. La sfida sarà tutt’altro che semplice: la monoposto inglese ha mostrato segnali di ripresa nella seconda metà della scorsa stagione, anche grazie all’arrivo di Franco Colapinto, capace di mettere sotto pressione Alex Albon. Tuttavia, problemi di affidabilità e strategie discutibili hanno continuato a penalizzare il team. A Melbourne, Sainz avrà l’opportunità di valutare il reale potenziale della sua nuova vettura su un circuito tecnico e impegnativo. La pista di Albert Park, con le sue curve veloci e i frequenti cambi di ritmo, rappresenterà un primo banco di prova cruciale per il pilota spagnolo. L’obiettivo? Portare la Williams in zona punti e dimostrare che la sua scelta non è stata un azzardo, ma una vera e propria sfida per rilanciare una squadra storica.
Sul circuito di Melbourne caratterizzato dai suoi 5,278 km e 14 curve, Albert Park è una pista veloce e tecnica, caratterizzata da curve impegnative e rettilinei dove i sorpassi sono spettacolari, grazie anche alle quattro zone DRS. Qui, precisione e strategia fanno la differenza, mentre il grip dell’asfalto evolve nel corso del weekend, mettendo alla prova piloti e team. Per tanto non sarà il teatro escluso della classe regina, ma anche le sue classi propedeutiche. Dopo un campionato agguerrito fino all’ultima gara per entrambe le categorie si preannuncia un viaggio all’insegna delle emozioni e della velocità.
Venerdì 14 Marzo
- 22:50 Prove Libere F3
- 00:00 Prove Libere F2
- 02:30 Prove Libere 1 F1
- 04.00 Qualifiche F3
- 06:00 Prove Libere 2 F1
- 07:30 Qualifiche F2
Sabato 15 Marzo
- 01.15 Gara Sprint F3
- 02:30 Prove Libere 3 F1
- 04:15 Gara Sprint F2
- 06:00 Qualifiche F1
Domenica 16 Marzo
- 23.00 Feature Race F3
- 01:30 Feature Race F2
- 05:00 Gara F1
Motori
Oltre il limite: Gran Premio di Argentina

Questo weekend adrenalina e velocità si incontrano ancora una volta in pista per la seconda tappa del Motomondiale 2025, il Gran Premio di Argentina. Nello scorso weekend di gara in Thailandia con la Ducati protagonista assoluta e l’avvincente inizio di Marc Marquez nel team ufficiale, gli avversari hanno capito che dovranno superare i propri limiti per competere. Questo weekend sarà ancora out Jorge Martin, che prosegue il recupero dall’infortunio dei test. Quando tornerà in pista, dovrà dare il massimo per recuperare terreno. Inoltre abbiamo assistito anche all’ottimo debutto del rookie Ai Ogura che si è posizionato nella top 5 dando filo da torcere anche ai veterani di questo sport.
Il circuito che ospiterà la seconda tappa è il Termas de Río Hondo Circuit nella provincia di Santiago del Estero, in Argentina. Costruito nel 2007 e inaugurato l’anno successivo su un’area di 150 ettari, il tracciato è stato oggetto di una revisione nel 2012, che ha comportato una riduzione della lunghezza del rettilineo principale. Tuttavia, questo rettilineo rimane uno dei più estesi del mondiale, con una lunghezza di 1.076 metri. Le curve in totale che troviamo sono quattordici, tre delle quali sono state aggiunte con i lavori già menzionati. Nel corso degli anni, l’autodromo ha ospitato diverse categorie di competizioni e, a partire dal 2014, è diventato una tappa fissa del Motomondiale. Valentino Rossi ha stabilito il record della pista nel 2015 con un crono di 1:39.019, ancora imbattuto dopo tutti questi anni.
Le previsioni meteo per il fine settimana sono incerte, ma si prevede un graduale miglioramento. Questa condizione potrebbe favorire Marc Marquez, già considerato uno dei favoriti per il Gran Premio d’Argentina.
Gli orari di gara previsti sono decisamente più favorevoli per il pubblico europeo rispetto a quelli del Gran Premio di Thailandia. Di seguito, gli orari dettagliati (ora italiana):
Venerdì 14 Marzo
- Ore 14:45 Prove Libere 1
- Ore 19:00 Prove Libere 2
Sabato 15 Marzo
- Ore 14:10 Prove Libere 3
- Ore 14:50 – 15:30 Qualifiche
- Ore 19 Sprint Race
Domenica 16 Marzo
- Ore 13:40 Warmup
- Ore 19 Race
Motori
Motogp: Top e Flop del Gran Premio della Thailandia

Il primo weekend della stagione MotoGP 2025, disputato al Chang International Circuit in Thailandia, ha offerto uno spettacolo entusiasmante, mettendo in luce le prime tendenze del campionato. Tra le conferme attese e le sorprese inaspettate, alcuni piloti hanno mostrato una prova di forza impressionante, mentre altri hanno deluso le aspettative.
La grande storia del weekend è senza dubbio quella di Marc Márquez, che ha conquistato sia la Sprint Race che la gara lunga. Il pilota catalano, ora in sella alla Ducati ufficiale, ha dimostrato di essere tornato ai livelli che gli competono, dopo anni segnati da infortuni e difficoltà. La sua gestione impeccabile delle gomme e la determinazione nelle battaglie in pista, anche contro il fratello Alex Márquez, evidenziano perché sia un otto volte campione del mondo. Dopo più di 90 weekend senza guidare la classifica generale, Márquez torna in testa al campionato piloti, lanciando un segnale chiaro ai suoi avversari: è di nuovo un contendente per il titolo. Non solo Marc, ma anche Alex Márquez ha offerto una prestazione straordinaria. Il pilota del team Gresini Racing, chiudendo terzo nella Sprint Race e secondo nella gara lunga, ha dimostrato una crescita costante. La sua determinazione lo sta portando a lottare stabilmente per il podio, anche se la concorrenza è altissima. La sfida con il fratello maggiore è un elemento affascinante di questa stagione: due Márquez in lotta per il titolo rendono il campionato ancora più avvincente. Tra le sorprese più piacevoli c’è Ai Ogura, che ha concluso entrambe le gare in zona punti e ha chiuso la gara lunga in quinta posizione. Il pilota giapponese ha battuto il miglior risultato di Pedro Acosta sulla tematica del debutto, dimostrando che la Honda sta lentamente tornando competitiva. Se il trend positivo proseguirà, Ogura potrebbe diventare una delle rivelazioni della stagione.
Non tutti, però, hanno vissuto un weekend positivo. Tra le maggiori delusioni troviamo Fabio Quartararo, che continua a soffrire con una Yamaha ancora lontana dalla competitività necessaria per lottare con i migliori. Nonostante l’impegno, il pilota francese non è riuscito nemmeno ad arrivare in zona punti, segno che il team giapponese ha ancora molto lavoro da fare per colmare il gap con Ducati e KTM. Anche la KTM ha vissuto un weekend disastroso. Il pilota di punta Pedro Acosta, dopo una caduta, è finito in diciannovesima posizione, un risultato molto deludente rispetto alle aspettative della squadra austriaca. Dopo una stagione 2024 in crescita, questo inizio di campionato non è stato incoraggiante per KTM, che dovrà reagire in fretta per non perdere il contatto con i top team. Un discorso diverso per Enea Bastianini, che partito dalla diciannovesima posizione, è riuscito a chiudere in zona punti con un’ottima rimonta. Un segnale positivo, ma anche una conferma che in casa Ducati c’è ancora da lavorare per garantire una competitività omogenea tra tutti i piloti.
Il primo appuntamento della stagione ha già regalato emozioni forti, confermando il ritorno ai vertici di Marc Márquez e mostrando un campionato che si preannuncia combattuto. Tuttavia, è solo l’inizio: le prossime gare ci diranno se Ducati continuerà a dominare, se Honda tornerà davvero tra i grandi e se KTM e Yamaha riusciranno a reagire. Il 2025 della MotoGP è appena iniziato, ma promette spettacolo.
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Giero
17 Settembre 2024 at 16:53
Colapinto meritava 10 anche lui però… Seconda gara in carriera e va a punti con la Williams dopo quella qualifica…