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Motogp: Top e Flop del Gran Premio della Thailandia

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foto: adnkronos

Il primo weekend della stagione MotoGP 2025, disputato al Chang International Circuit in Thailandia, ha offerto uno spettacolo entusiasmante, mettendo in luce le prime tendenze del campionato. Tra le conferme attese e le sorprese inaspettate, alcuni piloti hanno mostrato una prova di forza impressionante, mentre altri hanno deluso le aspettative.

La grande storia del weekend è senza dubbio quella di Marc Márquez, che ha conquistato sia la Sprint Race che la gara lunga. Il pilota catalano, ora in sella alla Ducati ufficiale, ha dimostrato di essere tornato ai livelli che gli competono, dopo anni segnati da infortuni e difficoltà. La sua gestione impeccabile delle gomme e la determinazione nelle battaglie in pista, anche contro il fratello Alex Márquez, evidenziano perché sia un otto volte campione del mondo. Dopo più di 90 weekend senza guidare la classifica generale, Márquez torna in testa al campionato piloti, lanciando un segnale chiaro ai suoi avversari: è di nuovo un contendente per il titolo. Non solo Marc, ma anche Alex Márquez ha offerto una prestazione straordinaria. Il pilota del team Gresini Racing, chiudendo terzo nella Sprint Race e secondo nella gara lunga, ha dimostrato una crescita costante. La sua determinazione lo sta portando a lottare stabilmente per il podio, anche se la concorrenza è altissima. La sfida con il fratello maggiore è un elemento affascinante di questa stagione: due Márquez in lotta per il titolo rendono il campionato ancora più avvincente. Tra le sorprese più piacevoli c’è Ai Ogura, che ha concluso entrambe le gare in zona punti e ha chiuso la gara lunga in quinta posizione. Il pilota giapponese ha battuto il miglior risultato di Pedro Acosta sulla tematica del debutto, dimostrando che la Honda sta lentamente tornando competitiva. Se il trend positivo proseguirà, Ogura potrebbe diventare una delle rivelazioni della stagione.

Non tutti, però, hanno vissuto un weekend positivo. Tra le maggiori delusioni troviamo Fabio Quartararo, che continua a soffrire con una Yamaha ancora lontana dalla competitività necessaria per lottare con i migliori. Nonostante l’impegno, il pilota francese non è riuscito nemmeno ad arrivare in zona punti, segno che il team giapponese ha ancora molto lavoro da fare per colmare il gap con Ducati e KTM. Anche la KTM ha vissuto un weekend disastroso. Il pilota di punta Pedro Acosta, dopo una caduta, è finito in diciannovesima posizione, un risultato molto deludente rispetto alle aspettative della squadra austriaca. Dopo una stagione 2024 in crescita, questo inizio di campionato non è stato incoraggiante per KTM, che dovrà reagire in fretta per non perdere il contatto con i top team. Un discorso diverso per Enea Bastianini, che partito dalla diciannovesima posizione, è riuscito a chiudere in zona punti con un’ottima rimonta. Un segnale positivo, ma anche una conferma che in casa Ducati c’è ancora da lavorare per garantire una competitività omogenea tra tutti i piloti.

Il primo appuntamento della stagione ha già regalato emozioni forti, confermando il ritorno ai vertici di Marc Márquez e mostrando un campionato che si preannuncia combattuto. Tuttavia, è solo l’inizio: le prossime gare ci diranno se Ducati continuerà a dominare, se Honda tornerà davvero tra i grandi e se KTM e Yamaha riusciranno a reagire. Il 2025 della MotoGP è appena iniziato, ma promette spettacolo.

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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Top e Flop del GP di Silverstone 2025: Impresa di Bezzecchi

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Il Gran Premio di Gran Bretagna 2025, disputato sul circuito di Silverstone, ha regalato emozioni e colpi di scena, con una gara segnata da incidenti, ritiri e una lotta serrata per il podio. Ecco i tre piloti che si sono distinti positivamente e i tre che hanno deluso le aspettative.

 Top

1. Marco Bezzecchi 

Bezzecchi ha conquistato una vittoria straordinaria interrompendo una lunga astinenza dal successo. Partito dalla decima posizione, ha saputo approfittare delle circostanze di gara, inclusi incidenti e ritiri, per rimontare e tagliare il traguardo per primo. Questa vittoria rappresenta anche il primo successo stagionale per Aprilia.

2. Marc Márquez 

Nonostante una caduta nella prima partenza, che ha causato una bandiera rossa, Márquez è riuscito a ripartire e a rimontare fino al terzo posto finale. Una prestazione che dimostra la sua determinazione e abilità nel recuperare posizioni in condizioni difficili.

3. Johann Zarco 

Il pilota francese ha ottenuto un eccellente secondo posto, segnando un importante risultato per il team Honda. Una prestazione solida che conferma la sua competitività in questa stagione.

Flop

1. Fabio Quartararo 

Dopo aver conquistato la pole position e aver condotto la gara per diversi giri, Quartararo è stato costretto al ritiro a causa di un guasto tecnico al dispositivo di altezza della sua Yamaha. Un duro colpo per il pilota francese e per il team Yamaha.

2. Francesco Bagnaia 

Il campione in carica ha subito un’altra battuta d’arresto, ritirandosi dalla gara dopo una caduta. Questo risultato negativo lo allontana ulteriormente dalla vetta della classifica mondiale.

3. Álex Márquez 

Dopo aver vinto la gara sprint del sabato, Álex Márquez ha vissuto una domenica difficile. Una caduta nella prima partenza ha compromesso la sua gara, e nonostante sia riuscito a ripartire, ha concluso in quinta posizione, lontano dalle aspettative.

Silverstone 2025 ha riscritto gli equilibri del Mondiale: Bezzecchi trionfa e rilancia Aprilia, mentre errori e ritiri pesano sulle ambizioni di Bagnaia e Quartararo. La corsa al titolo è più aperta che mai.

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Top e Flop del GP di Monaco 2025: tra magia McLaren e delusioni strategiche

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Il Gran Premio di Monaco 2025 ha regalato come sempre un mix di glamour, precisione e tensione strategica. Sul tracciato più iconico del mondiale, la McLaren ha brillato, mentre alcuni big hanno faticato a trovare il passo giusto o sono incappati in errori costosi. Ecco i tre piloti top e i tre flop di questo affascinante weekend nel Principato.

Top

1. Lando Norris (McLaren)

Il pilota britannico ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale partendo dalla pole position e mantenendo la leadership per tutti i 78 giri. Con questo successo, Norris riduce a soli tre punti il distacco dal leader del mondiale, il compagno di squadra Oscar Piastri.

2. Charles Leclerc (Ferrari)

Il monegasco ha ottenuto un solido secondo posto, regalando ai tifosi locali una prestazione convincente. Leclerc ha mantenuto la posizione di partenza e ha espresso soddisfazione per il risultato, pur lamentando l’importanza eccessiva delle qualifiche nel determinare l’esito della gara.

3. Esteban Ocon (Haas)

Il francese ha ottenuto un eccellente settimo posto, conquistando sei punti preziosi per la Haas. La sua prestazione solida e senza errori ha rappresentato un risultato importante per il team, che ha faticato nelle prime gare della stagione.

Flop

1. Pierre Gasly (Alpine)

Il francese è stato protagonista di un incidente con Yuki Tsunoda al nono giro, danneggiando la sua vettura e perdendo i freni. Gasly ha percorso 500 metri senza freni, entrando pericolosamente in pit lane e rischiando un grave incidente.

2. George Russell (Mercedes)

Il britannico ha ricevuto una penalità per aver tagliato la chicane Nouvelle in un tentativo di sorpasso, terminando la gara in undicesima posizione. Un weekend da dimenticare per lui e per la Mercedes.

3. Max Verstappen (Red Bull)

Il campione del mondo ha tentato una strategia aggressiva rimanendo in pista sperando in una safety car, ma la corsa lineare ha mandato in fumo i suoi piani. Il pit stop tardivo lo ha relegato al quarto posto, lontano dalla zona podio.

Prossimo appuntamento: GP di Spagna a Barcellona, dove il mondiale potrebbe subire un ulteriore scossone.

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F1: La roulette si è fermata sul numero 4. Lando Norris vince sulle strade del Principato di Monaco.

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Se domandi ad un qualsiasi pilota quale gara vuole vincere in carriera, ti risponderà sicuramente Monte Carlo. Le strade del Principato non regalano niente a nessuno, muri sempre più vicini, curve sempre più strette e quella voglia di arrivare davanti a tutti in una gara che ogni volta sembra eterna. L’incognita delle due soste obbligatorie rimescola i dadi di ogni squadra, per tanto il finale non è già scritto. Una roulette che metterà davanti a tutti chi sarà lo stratega per eccellenza, perchè in questa edizione sarà proprio la pit-line a fare la differenza, ma a tirare le somme sarà sempre la bandiera a scacchi. 

Tutte le monoposto sono schierate in griglia, pronte al giro di formazione. L’attesa è alta, l’adrenalina si taglia con il coltello. Alla Curva 1 si vedrà chi avrà più cuore per accaparrarsi la testa della corsa. La partenza è perfetta per il poleman Lando Norris: uno scatto impeccabile, uno di quelli che arrivano quando servono davvero. Nonostante un leggero bloccaggio alla Saint Devote, l’inglese mantiene il comando. Anche Charles Leclerc parte forte, agguerrito come non mai, seguito da un Oscar Piastri determinato a riscattare una qualifica non brillante. Max Verstappen, da campione navigato, tallona chi ha davanti, pronto a farsi spazio tra le strettoie del Principato. Il primo colpo di scena arriva già nel corso del primo giro: Gabriel Bortoleto finisce a muro al Portier dopo una bagarre con Kimi Antonelli, ma riesce fortunatamente a ripartire. Approfittando della Virtual Safety Car, diversi piloti azzardano la prima sosta obbligatoria: Tsunoda, Gasly e Bearman giocano d’anticipo e smarcano subito un pit stop. Alla ripartenza, Leclerc punta Norris, ma la McLaren numero 4 si conferma una vera e propria astronave: inizia a fare il vuoto, mostrando tutta la sua supremazia. Il caos continua: Gasly sfiora il tamponamento su Tsunoda a causa di un problema ai freni, ma impatta con le barriere, creando scompiglio in corsia box, ma lasciando in pista solo una bandiera gialla. Intanto Verstappen alza il ritmo, cercando il varco su un Piastri non al meglio. Ottima gestione anche in casa Racing Bulls, dove Lawson permette ad Hadjar di guadagnare la posizione grazie al vantaggio della gomma nuova e al tempismo del pit stop. Tra i big, il primo a rientrare ai box è Lewis Hamilton, che riesce a effettuare una sosta “gratuita” su Hadjar. La Ferrari risponde con Leclerc, e subito dopo anche la McLaren richiama Norris, che rientra in pista davanti a Hamilton, mantenendo la posizione chiave. C’è chi effettua la prima sosta, chi addirittura la seconda, come Hadjar che prova una strategia coraggiosa, degna del casinò monegasco. Leclerc si ritrova leader provvisorio dopo il pit dei McLaren, ma la Red Bull indugia troppo con Verstappen, rischiando di farlo retrocedere su Piastri. I trenini di Monte Carlo si ripresentano anche quest’anno, ma molte squadre attendono colpi di scena per sfruttare bandiere gialle o Safety Car e smarcare pit stop senza perdere terreno.

In mezzo al gruppo, grande duello tra Lance Stroll e Oliver Bearman: l’inglese cerca il sorpasso sfruttando i doppiati, ma rischia grosso all’uscita delle Piscine. La Mercedes, in evidente difficoltà, non riesce a tenere il passo: Russell cerca di pressare Sainz, ma incappa in una penalità pesante: drive through per un contatto con lo spagnolo. Quasi una sorte simile per l’altra Mercedes, ma il contatto con la Williams viene risolto in pista con una cessione di posizione. Colpo di scena con il ritiro di Fernando Alonso, costretto a lasciare la sua Aston Martin in una via di fuga per un problema tecnico. Un addio amaro per il leone spagnolo, che saluta il pubblico del Principato troppo presto. Davanti, i primi quattro fanno il vuoto. Piastri rischia grosso sfiorando il muro, ma mantiene la vettura in pista. Leclerc tenta di nuovo l’undercut, rientrando prima ai box, ma Norris risponde e torna davanti con un pit perfetto. Verstappen inizia a faticare: l’usura delle gomme lo mette in difficoltà, e dietro a lui Norris e Leclerc si duellano, con il monegasco che si fa sempre più minaccioso negli specchietti dell’inglese. Gli ultimi giri sono da cardiopalma: Leclerc tenta il tutto per tutto per superare Norris, ma le curve del Principato sono strette e la McLaren è impenetrabile. Alla bandiera a scacchi è Lando Norris a trionfare, dominando Monaco con intelligenza e nervi saldi. Alle sue spalle un grande Charles Leclerc, secondo davanti a un solido Oscar Piastri. Max Verstappen chiude lontano dal podio in un weekend in salita per Red Bull, mentre Mercedes esce da Monte Carlo con più dubbi che certezze.

Il circus non si ferma: il prossimo appuntamento è già dietro l’angolo, con il Gran Premio di Barcellona, pronto a chiudere questo intenso trittico di gare consecutive.

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